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ma in iraq non avevno portato la democrazia ? Om Fahad, tiktoker irachena uccisa a colpi di pistola. Era stata condannata per i suoi video «contro pudore e moralità» ed altre storie

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    Om Fahad, tiktoker irachena uccisa a colpi di pistola. Era stata condannata per i suoi video «contro pudore e moralità» ecco a cosa è servità la guerra contro sadam hussein a portare la democrazia il caso di Om Fahad, tiktoker irachena uccisa a colpi di pistola. Era stata condannata per i suoi video «contro pudore e moralità» . Om Fahad, tiktoker irachena uccisa a colpi di pistola.  ©   Ansa Vitale, sorridente, paffuta, vestiti sgargianti: così appariva nei filmati condivisi la settimana scorsa in cui si era ripresa davanti a uno specchio e mentre guidava il suo suv. Ogni video visto centinaia di volte su  TikTok . Di  Om Fahad , vero nome  Ghufran Sawadi , influencer irachena da mezzo milione di follower resteranno immagini gioiose, nonostante venerdì sera uno sconosciuto le abbia sparato a bruciapelo uccidendola mentre era seduta in macchina davanti casa, nel quartiere Zayouna di Baghdad.  Quello di Om Fahadnon non è il primo omicidio di una influencer in Iraq. Lo

Contenuti o-Scurati Molto bella la condivisione in massa del monologo di Scurati, peccato che serva come applicare un cerotto su una ferita da motosega. LORENZO FANTONI

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  Contenuti o-Scurati Molto bella la condivisione in massa del monologo di Scurati, peccato che serva come applicare un cerotto su una ferita da motosega. LORENZO FANTONI APR 27   LEGGI NELL'APP   In queste ore mi sono visto  Civil War , che è senza dubbio un film sugli scenari possibili di una pressione politica, economica e sociale che sta montando da molti anni ma è anche, tra le altre cose, un film sul  giornalismo di guerra , sul bilanciamento tra raccontare ed esporre, sulla verità e la post verità e sui sacrifici e le compartimentazioni che sono necessarie perché determinate storie arrivino al pubblico. E perché i giornali campino. Uno dei più crudeli paradossi dell’informazione è che  un clima sereno è il più grande nemico della stampa . La guerra non è solo un grandissimo business per gli Stati, per i politici che sanno sfruttare le nostre paure e per molte aziende che ci sguazzano, ma lo è anche per l’informazione. Perché le immagini di guerra ci colpiscono facilmente (qu

Diario di bordo n 47 anno II .Gino Cecchettin: «Volevo vendicarmi di Filippo Turetta, quando sento la rabbia che cresce mi concentro su Giulia»., Nè uomo, né donna”, 27enne di fa togliere i genitali: piatta come una bambola., r BigMama a Domenica In: "Prima nascondevo la mia sessualità, la mia fidanzata mi ha aiutata"

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 fra  le storie   della settimana  ecco quelle  che  mi hanno  colpito   di più    ed  alcune  la  prima  ed  l'ultima  corrispondo  al  mio percorso      di cui   ho  parlato   qui  in :  <<  un vagabondo stanco sa che deve andare avanti >> Gino Cecchettin: «Volevo vendicarmi di Filippo Turetta, quando sento la rabbia che cresce mi concentro su Giulia Il dolore dentro, per sempre.  Gino Cecchettin   lo affronta ogni giorno dalla morte di sua figlia  Giulia Cecchettin , uccisa dall'ex fidanzato  Filippo Turetta . «Dopo il fatto avevo voglia di vendetta, ma poi mi sono concentrato su di lei che era amore ed è scomparso tutto il resto. Quando sentimenti di rabbia e vendetta iniziano a palesarsi mi concentro su di lei e ogni sentimento di odio svanisce. Per questo non ho voluto nominare Filippo. Nel libro volevo lasciare solo il bello. E non faccio “il firma copia”, scusatemi, perché per me è un memoriale», le sue parole dialogando con Viola Giannoli nel cortile d'