“Prof, mi dicono gay!”: così ho fatto coming out con i miei alunni
storia dedicata a chi vede il coming out solo come un gesto esibizionistico per mettersi in mostra , ignorando o non sapendo che molto spesso dietro tale gesto si nasconde una liberazione da sensi di colpa e sofferenze come la storia che propongo oggi da http://www.gay.it/blogs/dario-accolla/ «Non parlare con me. Se parli con me la gente penserà che sono frocio». Questa è stata una delle frasi che, quando ero adolescente, mi sono sentito dire più volte in classe, nei corridoi, nei bagni della mia scuola. A volte ciò succedeva di fronte gli insegnanti stessi, che si limitavano a invitare al silenzio. A volte imbarazzati, incapaci di reagire e di dire l’unica cosa possibile. Ciò mi umiliava due volte, come essere umano e come studente. E la mia vita è andava avanti così per diversi anni, fino a quando le cose si sono normalizzate. Ho fatto coming out e quel corredo di insulti e di parole acuminate si è dissolto nel nulla. La gente ha paura de