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Visualizzazione dei post con l'etichetta siamo tutti clandestini

Mandò la figlia sui gommoni per salvarla dall'infibulazione. Ora rischia di non vederla più in quanto la madre non ha il passaporto . verrà accettata o rimandata indietro . s'accettano scommesse

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i soffondo \ musica consigliata la versione di "Clandestino" con cui Manu Chao la preso parte al progetto "Playing For Change 3: Songs Around The World". Nel disco, pubblicato nel 2014 da http://www.repubblica.it/cronaca/ del 15 marzo 2017   Mandò la figlia sui gommoni per salvarla dall'infibulazione. Ora rischia di non vederla più Quattro mesi fa la piccola arrivò sola a Lampedusa dalla Costa d'Avorio, ora è in una casa famiglia ma la mamma non ha il passaporto e quindi teme di non potere venire a riprendersela.   di ALESSANDRA ZINITI PALERMO.  “Oumoh, attends moi, maman sera là bientot…”. Dallo schermo del tablet, via skype, il volto di Zanabou mostra un sorriso forzato, la voce squillante un’allegria che non ha. Ma dall’altra parte, la piccola Oumoh freme. Il suo sguardo è distratto, risponde a monosillabi, l’educatrice accanto a lei fatica a tenerla davanti allo schermo, poi quando la bambina si chiude in un silenzio as

Le difficoltà degli apolidi in Italia

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In Italia ci sono 15 mila apolidi ( ma le stime ufficiali spesso sono truccate , magari saranno di più ) : non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. Il fotografo Denis Bosnic ( una più bella dell'altra le altre le trovate qui ) ha raccontato le storie di alcuni di loro per la campagna ‪#‎NonEsisto‬, organizzata dal Consiglio italiano per i rifugiati In Italia ci sono 15mila apolidi: persone che per diverse ragioni non hanno cittadinanza e passaporto, e per questo non possono studiare, sposarsi, lavorare e non hanno accesso ai diritti fondamentali. La maggior parte degli apolidi in Italia sono persone fuggite dalla ex Jugoslavia durante la guerra. In Europa sono 600mila a vivere in queste condizioni. L’apolidia è una condizione che può diventare una condanna in un paese come l’Italia, dove il riconoscimento dello status è molto difficile. A causa di procedure burocratiche complicate in Italia

Non date soldi ai clandestini": il cartello sulla 130 ad Assemini

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anche il  nazismo e poi a  ruota il fascismo con le leggi razziali  iniziarono cosi  , questo è l'unio commento    che mi sento di fare   sui tale  fatto unione  sarda  Martedì 09 luglio 2013 13:34 Non date soldi ai clandestini": il cartello sulla 130 ad Assemini Legata a un cartello stradale la scritta contro chi vende mercanzia ai semafori. "Non date soldi ai clandestini, tanto vi entrano lo stesso a rubare in casa". Scritto nero su bianco su un pezzo di cartone poi legato con del fil di ferro a un cartello sulla strada 130, all'altezza di Assemini. Strada, appunto, molto frequentata dai "clandestini" cui si riferisce la scritta, gli stessi che cercano di vendere fazzoletti, accendini e non solo agli automobilisti. lascio  che a commentare  per me   sia  la mia amica  fb   Naza Xaxa    che  dice   quello che vorrei dire  io in questo momento  e  che  ho ripetuto più  volte  sia  in questo blog    quando ancora  si chiamava cdv.spli

MILANO CITTÀ APERTA LIBERA E ACCOGLIENTE

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SABATO 5 LUGLIO - DALLE 15:00 ALLE 19:00 in largo Cairoli, a Milano Siamo donne e uomini, cittadini italiani e cittadini stranieri che hanno deciso di essere in piazza insieme per offrire alla nostra città una occasione di festa, di riflessione e di conoscenza reciproca. Con tante voci vogliamo rompere il silenzio pesante che da troppo tempo incombe a Milano su episodi drammatici che per decisioni del Governo ricadono su individui e comunità che nelle nostre città hanno radicato le loro speranze di una vita migliore. Retate sui mezzi pubblici, ronde notturne, espulsione dagli alloggi, campagne contro le moschee, sgomberi violenti, schedature etniche di Rom e Sinti: sono solo alcuni esempi di un crescendo impressionante che vede misure legislative e scelte governative che vogliono l'esercito nelle strade, la reclusione nei Cpt fino a 18 mesi e la criminalizzazione degli irregolari. Eppure nella nostra città la società multietnica è ormai una realtà: italiani o stranieri, cristiani,

Senza titolo 503

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Lo  so che è un post non mio  ma tale  fatto , nonostante sia appassionato di storia  , a me ignoto , mi ha molto scioccato , soprattutto da sardo  perchè non credevo che  anche in italia  fossero successe cose  simili  . Ringrazio vivamente  il nostro compagno  di strada copperhead   Itri 1911: il colore del sangue  da wikipedia : << [...] Nel 1911 erano presenti nel comune cinquecento dei circa mille emigranti sardi arrivati per lavorare al V lotto della Direttissima Roma-Napoli . Nel contesto nazionale erano già presenti elementi di razzismo contro i sardi, chiamati sardegnoli , che non scomparvero fino alle imprese della Brigata Sassari nella Prima guerra mondiale Gli emigranti ricevevano un salario inferiore rispetto agli altri lavoratori, ma si rifiutarono di pagare ogni tangente alla camorra , allora infiltratasi nell'appalto, e per tutelarsi cercarono di costituire una lega di autodifesa operaria. Il 12 e 13 luglio, a seguito di futili pretesti, avvengono due imb

Un treno tanto

Ovvero la grande carovana, composta da circa duecentodieci persone che hanno vissuto una esperienza che definire storica non è certo una esagerazione: un lunghissimo viaggio, partito lo scorso 8 agosto da Mestre, e che toccando tappe come Budapest, Mosca, Ulan Batur, dopo venti giorni esatti si è chiuso con il ritorno in Italia. I protagonisti sono stati le delegazioni dei pazienti (complessivamente erano in sessanta) dei Centri di Assistenza Psichiatrica provenienti da dodici regioni, gli operatori socio sanitari (psichiatri, psicologi, educatori), i familiari, e tanti cittadini attivi nella difficile causa della lotta allo stigma che colpisce i sofferenti dell’anima. Sulla scia di quella temeraria traversata che ha ripercorso la storica rotta di Cristoforo Colombo è nata l’idea di un altro viaggio, stavolta specchio dell’itinerario seguito da Marco Polo. Destinazione, come detto, Pechino. Una esperienza estenuante quanto entusiasmante per chi, quotidianamente soffre e sostiene la

Senza titolo 1830

  Volevo segnalarVi  il programma del festival Intermundia 2007, la festa dell'intercultura,  a piazza Vittorio , Roma che comincia la settimana prossima : cliccare sul link http://www.finisterre.it/eventi/  In particolare  ci sarà  questa installazione dell'artista afroitaliana Veruska Bellistri, nonchè verrà presentato l'ultimo libro delle scrittriciafroitaliane Igiaba Scego e Ingy Mubiayi (vedere più sotto) .....     “Rag Dolls: Beauty and Blackness"     Installazione Multimediale    a cura di Veruska Bellistri, Stephanie Muller, Christine Kewitz        dal 22 al 25 Maggio * dalle ore 09:30 alle 22:00 * 26 Maggio * dalle ore 09:30 alle 13:00 25 Maggio Laboratorio “Beauty and Blackness” dalle ore 17:00 alle 19:00 presso Piazza Vittorio * Giardini Nicola Calipari * Festa Interculturale * INTERMUNDIA *    Descrizione Installazione Dieci bambole nere di pezza lavorate con differenti stili e materiali, sono sospese a mezz'aria. Questo è possibile grazie ad un filo

Senza titolo 1789

dalla nuova sarrdegna di  oggi  29\4\2007 La commovente storia di un marocchino arrestato dai carabinieri a Pozzomaggiore  «Sfida» la legge per assistere la sorella malata  Clandestino per esaudire il desiderio della madre morente: «Occupati di lei»     Rischia l’espulsione ma il giudice non ha ancora deciso SASSARI. Il sogno di raggiungere la famiglia, dopo avere attraversato il mare a bordo di un barcone della speranza, è svanito nello strazio di un addio. A gennaio Mohamed Ibnorida ha accarezzato per l’ultima volta il volto della madre Essalaha, stroncata da una grave cardiopatia a soli 43 anni. Da allora, a 26 anni, il giovane marocchino è l’unico punto di riferimento per la sorella diciottenne, bambina per sempre a causa di una grave patologia, e per il fratellino di cinque anni. Venerdì Mohamed è stato arrestato dai carabinieri di Pozzomaggiore, nella casa dove il giovane viveva nascosto da mesi.  Mimetizzato nell’attesa che il padre ritornasse dal Marocco, dove

Senza titolo 1481

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 leggo solo  ora  visto   gli impegni  salvo il fine settimana    di queste  due    news la prima  è   tratta  da www.repubblica.it <<   La rivolta dei rifugiati a Caltanissetta   "Prendono soldi per farci scappare dal Cpt" I 55 giorni nel centro siciliano degli scampati del naufragio del 20 agosto Hanno lo status di perseguitati politici e ora denunciano i maltrattamenti Nelle "evasioni" le responsabilità di interpreti e mediatori culturali dal nostro inviato  GIOVANNI MARIA BELLU AGRIGENTO - "Una notte ne ho visti scappare una trentina, poi un'altra volta cinque. Erano tutti africani come noi, ma di pelle bianca". Mekonem Kribrom