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mai 4 di copertina è cosi galeotta e veritiera . Madaleine Miller la canzone di Achille

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  Lo  so     che    si  dovrebbe    e  sarebbe  più  giusto  aspettare   a  leggere  tutto il libro, per recensirlo    cioè   poter definirlo valido   o meno  .  Ma se  una persona  -- come suggeriva Nicola Tanda  il mio  compianto  prof    universitario di letteratura   italiana  --  ha    gli  strumenti  critici o  s'informa  cioè  legge la  trama oppure   sente   dal  vivo l'autore ad  una  presentazione    della  sua opera  , lo sente  o legge  su  media  ,  o ha  la fortuna     ad intervistarlo  per  il suo sito  \  blog  ,  ecc  dovrebbe   essere  in  grado   gia   dalla  quarta  di copertina  o da primi  capitoli  farsi  al  90 %   un idea  in merito a  ciò  che  s'appresta   a  leggere  o regalare  \  farsi regalare   Io  ho  appena      iniziato    a leggere  i primi  due  capitoli  fin ora   ( trovate  a sinostra la foto dell'autrice e sotto la  copertina      )  di  La  canzone  di  achille  di  madeline   Miller , dopo averne sentito parlare

La letteratura è un lungo viaggio fra te e il mondo di nicola la goia fatto quotidiano del 19\7\2022

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  canzoni consigliate in quieto - Csi In viaggio  - Csi   Vorrei provare a fare un breve elogio della letteratura attraverso la sua capacità di colmare le distanze, cioè di viaggiare. Non un viaggio fisico, ma uno stupefacente viaggio interiore.Solo che il viaggio che la letteratura ci propone (alla sua essenza) non è un viaggio fisico, ma uno stupefacente viaggio interiore. Al tempo stesso si tratta di un viaggio che avviene salendo a bordo di una scialuppa molto particolare: il mezzo di navigazione più sofisticato e veloce fino ad ora a nostra disposizione: il pensiero, la mente umana. Certo, potremmo dire che la letteratura occidentale nasce nel nome del viaggio e della guerra. Anzi: della guerra e del viaggio, attraverso l’iliade (la guerra) e l’odissea (il viaggio). Attraverso le gesta di chi incarna l’istinto primordiale della guerra (Achille, la forza fisica) e chi incarna l’astuzia e l’intelligenza di cui deve armarsi chi intraprende un viaggio verso l’ignoto (Ulisse). Sarebbe

Siamo figli di Omero o della Bibbia?

Niente paura, stavolta non si parla di religione, ma di influenze artistico-letterarie. Ho ritrovato un saggio che avevo letto quando mi dilettavo di Storia delle Religioni . Il saggio è di Fortunato Pasqualino , i riferimenti sono a Mimesis di Erich Auerbach , ma il succo del discorso è: perché la letteratura nord europea (e americana a seguire) ha dato il meglio di se stessa nello scavo psicologico del personaggio (horror, thriller, gialli) mentre quella italiana (parliamo di classici) sembra totalmente priva di mistero? Le colpe vanno equamente ripartite tra Omero , la Controriforma , la mentalità epicurea del Rinascimento e una certa incuria, tutta italiana, per le cose divine. Sarà per questo che tra alcuni di noi e papa Joseph Ratzinger non corre buon sangue? Bah… Ma andiamo per ordine. Cito Eugenio Scalfari di qualche settimana fa: I poemi omerici rappresentano il punto di partenza della letteratura occidentale…Gli eroi dell’età del Bronzo raffigurati nell’Iliade, e gli dei