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8 settembre 1943: la città che salvò i soldati, La rinascita di Paraloup, prima borgata della reistenza in piemonte , Seppellire 2000 partigiani, la missione di Nicola Grosa

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 Lo   che  l'8   settembre è passato   e  quuindi   secondo alcuni\e  di voi   ed  la celebrazione  rituaslistica  sarei fuori tempo  . Ma   storie  e   vicende  non hanno una  data  fissa   e  sono   perchè    anche  chi  le usa  come  mezo strumentale  o   ideologico   sono  ancora  vive  a prescindere  dal  calendario  . Ma     sopratttutto   Anche la disperazione impone dei doveri E l'infelicità può essere preziosa Non si teme il proprio tempo, è un problema di spazio Non si teme il proprio tempo, è un problema di spazio Geniali dilettanti in selvaggia parata Ragioni personali, una questione privata Geniali dilettanti in selvaggia parata Ragioni personali, una questione privata La facoltà di non sentire La possibilità di non guardare Il buon senso, la logica, i fatti, le opinioni, le raccomandazioni Occorre essere attenti per essere padroni di sé stessi Occorre essere attenti  Ma  ora  bado   alle  ciancie  ecco  le  storie  8 settembre 1943: la città che salv

ALPINISMO: La pioniera dell’arrampicata che sostiene i diritti delle donne in Iran. Nasim Eshqi: “Tolgo il velo e arrampico con grinta” L’unica climber iraniana professionista racconta la sua impresa in un Paese che discrimina il mondo femminile

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    Sesto Pusteria, 7 luglio 2021 – Nasim Eshqi è l’ospite d’onore della quinta edizione della Vertical Arena a Sesto Pusteria. Il rinomato forum specialistico sull’alpinismo, organizzato dall’Associazione turistica di Sesto Pusteria e dalla guida alpina Lisi Steurer, si svolgerà sabato 24 luglio a partire dalle ore 20. Dopo la proiezione del documentario “Climbing Iran”, che racconta la vita piena di ostacoli di Nasim Eshqi, l’unica climber professionista iraniana prenderà parte a una tavola rotonda sul tema “pioniere in montagna” I In Europa e in molte altre parti del mondo è assolutamente naturale che delle giovani donne si aggrappino a una parete roccia e, con movimenti energici e allo stesso tempo eleganti, salgano verso l’alto, arrampicandosi per metri e metri. In Iran, però, le lancette degli orologi girano a un altro ritmo, anche nel XXI secolo. Lo sport femminile, quindi anche l’arrampicata, è malvisto nella società patriarcale. E quando possono, nella Repubblica Islamica – ch

A Cortevezzo è rimasto solo il Peppino Giuseppe Cisari ha 91 anni e vive nella frazione del Brallo da quando è nato. Il suo diario: «Mangio tanto aglio, per questo sto bene»

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  colonna sonora oltre alla classica   MA SOLITUDE ( con testo )  di GEORGES MOUSTAKI eccone altre Lentamente - Luvi De Andrè a me piace vivere lentamente   ( no ricordo la canzone di de andrè in sottofondo  ) Lentamente - Studio 3 autori o gruppo ignoto Francesco Stabile - Lasciami vento RESPIRANDOCI D'ASSENZA di Maria Grazia Vai Nient'Altro Che Macerie - Lentamente tale storia  che mi presto a  riprendere  mi  fa  rivenire   in mente    un discorso del grande  Fabrizio de Andrè   più precisamente   elogio della solitudine A Cortevezzo è rimasto solo il Peppino Giuseppe Cisari ha 91 anni e vive nella frazione del Brallo da quando è nato. Il suo diario: «Mangio tanto aglio, per questo sto bene» .   da http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca  del 3 03 gennaio 2016. All’età di 91 anni, l’alpino Giuseppe Cisari detto “Peppino” vive da solo come un’eremita a Cortevezzo, piccola frazione di montagna (950 metri) che si

storie varie di umanità ( generosità , ingratitudine dai beneficiari , barbiere alpinista, Avvocato in punto di morte salva un cliente )

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Iniziamo dala prima da   http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2015/12/15/ Pisa Muore e lascia eredità ad ateneo, ma da mesi attende funerale Da nove mesi ex insegnante è all'istituto di medicina legale L'ospedale di Cisanello PISA. Avere un patrimonio di tutto rispetto e compiere un gesto di grande generosità non basta per avere una degna sepoltura, per altro nel loculo precedentemente acquistato al cimitero. È la storia di Fiorella Fanali, ex insegnante elementare in pensione deceduta il 18 marzo scorso e da allora finita in una cella frigorifera dell'obitorio di Pisa. La signora, vedova di Piero Consani, docente del liceo scientifico cittadino e cultore di Pisa e della pisanità, non ha eredi congiunti e ha lasciato tutto il suo patrimonio (due case e altri beni mobili per un valore stimato di circa 800 mila euro) in eredità all'università di Pisa per l'istituzione di borse di studio per studenti meritevoli ma indigenti e a due associazioni d

L’ultima disfida della montagna “Basta elicotteri usati come skilift”

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  Leggo   sempre  più alibito  alla cretineria   che può arrivare la  smania  del  denaro e  dell'estremismo    da repubblica del  2\II\2015 Dilaga l’heliski: 250 euro per farsi portare in vetta e riprendere a valle. “Rischio slavine, vietiamolo” DAL NOSTRO INVIATO LUIGI BOLOGNINI TORRE SANTA MARIA (SONDRIO). Con ciaspole e pelli di foca per battere l’elicottero. È la protesta andata in scena ieri in provincia di Sondrio contro l’eliski,pratica che abbina lo sci su percorsi non battuti e l’uso dell’elicottero come skilift. Già il fuoripista può provocare valanghe, chiaro che la situazione si complica se lo si fa con un apparecchio che sposta masse d’aria e quindi di neve fresca, inquina zone incontaminate, terrorizza a morte gli animali in letargo e rende più spericolati anche sciatori poco esperti. Però questo importa poco a chi lo pratica: il costo non è basso (si parte dai 250 euro a persona,poi dipende a quante risalite si prenotano) ma muovendosi in gruppo

Sanluri: Alessandro Coni esporta l’esperienza in tutta Italia In un libro il percorso di un gruppo di dodici giovani pazienti «Meno farmaci e più trekking, questa è la mia cura»

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di Paolo Pillonca  USSASSAI «Veniamo dal Nord-est, il tour ci ha portato da Bologna a Parma, Bergamo, Trento, Padova, Oderzo, Treviso e la Slovenia. Abbiamo presentato il libro 'Non ci scusiamo per il disturbo', esperienza importante da narrare, può essere di aiuto a chi sta male». Alessandro Coni è tornato con i dodici pazienti del dipartimento di salute mentale (dipendenze) dell'Asl 6 di Sanluri. «Chi soffre di un disturbo psichiatrico vive una dimensione diversa, la comunità crea un confronto. Questo nostro cammino è diventato un movimento: il nostro libro ha già venduto duemila copie».I ragazzi hanno dimostrato che anche le persone più fragili possono dare risposte interessanti. «Sono coscienti della loro condizione e fiduciosi in una possibilità di vita con un suo senso preciso», spiega lo psichiatra che guida una terapia alternativa di ordine naturale: la montagna al posto dei farmaci.   «Del resto la normalità non è il non soffrire, al contrario. La condiz