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Franco Cardini inquadra il clima italiano : Non parliamo di razzismo è ostilità nei confronti del diverso . la normale diffidenza verso “l’altro” è diventata xenofobia

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Leggo su www.lastampa.it/2015/07/19/italia/cronache/ questa interessante intervista all'ottimo studioso Franco Cardini LAPRESSE Gli scontri di venerdì tra manifestanti e polizia dopo l’arrivo di alcuni profughi a Casale San Nicola MATTIA FELTRI ROMA Professor Franco Cardini, che sta succedendo fra italiani e immigrati? «Parafrasando un noto detto, anche stupido e banale, quando il gioco diventa serio bisogna che le persone serie si mettano a parlare. Vorrei essere serio perché la situazione è molto grave e non ci si deve parlare addosso». È una situazione grave, ma è razzismo? «No, non è razzismo e chi lo sostiene cambia le carte in tavola. Intanto la parola razza è ormai compromessa, nonostante sia stata usata in tutto l’800, che è un secolo di impronta scientifica. E infatti il razzismo è una teoria basata su presupposti scientifici, e non significa che siano presupposti veri». Bene, non siamo neonazisti. «Ma non bisogna pensare soltanto ag

RISORGIMENTO E REVISIONISMO

A proposito di Porta Pia di Franco Cardini - 24/09/2008 Fonte: Identità Europea [scheda fonte] Credo che in questo paese si debba ancora imparare a discutere e magari a polemizzare: ma con serenità e, possibilmente, anche con qualche argomento che vada al di là delle pillole di conformismo e di politically correct. Non riesco per esempio a capire perché nella nostra opinione pubblica e nei relativi mass media si debba sempre e per forza gridare allo scandalo ogni volta che qualcuno azzarda pareri dietro i quali sia sospettabile la presenza di di tesi o anche solo di proposte che appena appena escano dai solchi ben collaudati delle idées données e delle Verità Inconfutabili garantite dai manuali di scuola media e ripetute dai poligrafi travestiti da ricercatori che impestano le nostre librerie con best sellers regolarmente scopiazzati da vecchi libri di storia. Quelli col Barbarossa cattivo e i lombardi buoni, col Radetzky f