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i primi omaggi artistici ( ed il mio ricordo ) per i 50 anni de la ballata del mare salato - corto maltese di Hugo Pratt

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“Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese” Umberto Eco in sottofondo \  colonna sonora l'album  l'album "viva mama nera"   dei mau mau in particolare la  canzone      Corto Maltese    "Lascio a te questo finale, che non era il mio. Ti metto nei miei nuovi ricordi, tra le cose che sono state davvero e quelle solo immaginate."  (  da  @soldatodistagno ) Non potendo ,  andare  a vedere la  mostra  ( qui   sul sito ufficiale  della mostra  maggiori dettagli  ) che è  in corso   da novembre  2016   e   che  si  tiene  a  Bologna  fino al  19 marzo 2017 a Bologna, per ricordare , a  50 dalla pubblicazione    de   Una ballata del mare salato     ma  anche   la figura e l’opera del grande maestro del fumetto   Hugo Pratt , causa alti costi    dei trasporti   e  difficoltà ( non siamo in estate )  nei  trasporti  aerei  tra  l'isola e alla penisola  , posso scegliere  sol

In tivù senza biancheria intima? Il dolore e la rabbia di Melissa Satta o polemica creata ad arte per far parlare di se

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il  suo matrimonio con Kevin Price  Se  anche  una  come Melissa  Satta  che fa come professione la velina ( quella che una volta chiamava donna oggetto ) prende posizione contro tale fenomeno a meno , cosa  che non mi sembra   visto il suo post  su istagram ( vedere sotto )  , che non sia una polemica creata ad arte ( come succede nel mondo dei vip ) per far parlare di se creare un diversivo quando un tuo programma sta andando male Infatti  --   secondo la  nuova sardegna   del 23 febbraio  2017   --  La showgirl sarda affida ai social network il suo sconcerto per il dibattito che si è scatenato su internet per il suo abbigliamento durante una trasmissione televisiva: "Forse per la prima volte ho capito tante donne e ragazze che vengono colpite da bullismo mediatico e violate nella privacy" SASSARI. "Purtroppo in questi giorni è successa una cosa che mi ha colpito molto. Forse per la prima volte ho capito tante donne e ragazze che vengono colpit

dopo le palme adesso arivano i banani in piazza duomo a Milano

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in sottofondo azzurro - Adriano  Celentano   Continua a cambiare il volto di piazza Duomo a Milano.  Dopo le palme, che hanno suscitato polemiche e atti vandalici, ad arricchire la nuova area verde ci pensano i banani.  Le piante tropicali sono state piantate nella notte tra mercoledì e oggi.  Ora mancano le scimmie, temperature più alte e i leghisti potranno finalmente sentirsi a casa... tanto, di africani in giro per le strade di Milano, se ne vedono a non finire.  :-)                 (Foto Luigi Barnaba Frigoli per L'Unione Sarda) speriamo che non siamo  bruciate  o distrutte  , o facciano  campagne  ( vedere post precedente  ) idiote  .Ma 

Sesso fin dai 14 anni ma nessuno conosce rischi e malattie e poi ci si lamenta se ....

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un prof   fa  leggere  ai ragazzi   "Facciamolo a skuola" e "Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa" di Marida Lombardo Pijola, giornalista, già inviata del quotidiano "Il Messaggero". argomento censurato perchè considerato un semplice fatto di cronaca locale dai media ufficiali nazionali . meno male che c'è internet e qualche media non allineato e  nazionale se  occupa  da http://www.leggo.it/news/italia  Mercoledì 15 Febbraio 2017, 18:01 GENITORI IN RIVOLTA CONTRO IL PROF DI RELIGIONE: "LIBRI TROPPO SPINTI AI RAGAZZI" Scoppia la bufera in due scuole medie della Sardegna. Le famiglie si sono rivolte ai rispettivi presidi perché un docente ha suggerito agli alunni la lettura di due libri giudicati "spinti". Si tratta di "Facciamolo a skuola" e "Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa" di Marida Lombardo Pijola, giornalista, già inviata del quotidiano

ed io che credevo che tali storie fossero solo opere letterarie ed artistiche

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http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/ del 22 febbraio 2017 Il vero padre era l'amico di famiglia: modenesi chiedono maxi risarcimento Un medico facoltoso rivela al figlio di un amico poco prima di morire di essere il vero padre. Dopo il test del dna anche un fratello scopre la nuova paternità. I due avviano una causa civile per disconoscere il vecchio cognome e intanto fanno una seconda causa per ottenere il nuovo cognome e chiedono un risarcimento da 2 milioni di euro ciascuno alla erede. Ma i giudici li fermano: prima va riconosciuta e cambiata la vecchia paternità                         di Carlo Gregori MODENA. Un modenese ha scoperto di essere figlio di un facoltoso medico quando questi glielo ha confessato a pochi giorni dalla morte. La perizia del Dna ha accertato che lui e un fratello erano davvero suoi figli biologici, ma i due non hanno però potuto accedere alla cospicua eredità, anche se il padre naturale aveva confidato al primo di volerlo

intervista alle vincitrici italiane di ReAct 2016 [Informarsi, dentro e fuori la Rete E parlarne. Che si debba partire da qui per risolvere il problema ? parte II ]

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come accennato  nel precedente  post   Informarsi, dentro e fuori la Rete E parlarne. Che si debba partire da qui per risolvere il problema ? Ho ottenuto  l'intervista    con  (  anche  se   come    riportato nel precedente post   il lavoro alla realizzazione hanno contribuito anche Claudio Pitzalis, Pier Andrea Cao, Alessio Zuddas, Lucia Corrias e Jacopo Lussu ) le   5 ragazze di  Cagliari che combattono l’odio online (e   sono  state   premiate negli Stati Uniti) Alessia Dessalvi, Giulia Tumatis, Giulia Marogna, Luciana Ganga, Ema Kulova .  Le  quali  si  sono  classificate terze  a livello mondiale  in una competizione di Facebook ed EdVenture Partners . l'immagine ed  i video  sopra   riportatate  sono  tratte  da  https://react2016.org/ N.b L'intervista  è  stata  fatto per  motivi  d'organizzazione   e  tempo   collettivamente  e  non  singolarmente  1) vi conoscevate prima di questo progetto ? Essendo, il progetto, promoss

Qualcuno ci renda l’anima. I limiti della sottocultura omosessuale Dialogo di Daniela Tuscano con Mattia Morretta autore di “Che colpa abbiamo noi” (2013)

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“Che colpa abbiamo noi – Limiti della sottocultura omosessuale” (Gruppo Editoriale Viator, Milano, 2013, pp.345) è il saggio con cui Mattia Morretta, psichiatra-psicoterapeuta e sessuologo, ha voluto stimolare il dibattito all’interno della comunità omosessuale, e non solo, perché oggi «la libertà concessa ai gay è fatta di un miscuglio di banalizzazione e riduzionismo: li si lascia essere quel che si è sempre pensato che fossero, a patto di farne una specie di video-gioco per il tempo libero, senza rilevanza per l’interesse generale».  Daniela Tuscano, insegnante e scrittrice, ha voluto approfondire con l’autore alcuni dei temi, estremamente attuali, che attraversano le pagine del suo saggio. Ma lasciamo a loro la parola. - Sin dalle prime pagine si capisce di avere a che fare con un testo di portata generale, che si rivolge in maniera più diretta agli omosessuali ma parla a tutti indistintamente, con l’ambizione di esporre un vero e proprio sistema di pensiero. Ricordo di ess

L'elzeviro del filosofo impertinente /4

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Lo ammetto, detesto il periodo di carnevale e non ne capisco il senso. Non mi riferisco certamente ai motivi storici, bensì alla ragione di fondo che spinge i contemporanei a festeggiarlo. I bambini e le bambine hanno tutte le ragioni di questo mondo per giocare ad indossare i panni dei propri eroi ed eroine, ma qual è invece la causa nascosta che muove gli adulti a camuffarsi? Forse un'infantilità latente o un profondo senso di inadeguatezza? L'etimologia della parola persona deriva dal latino, e significa proprio maschera. La stessa maschera indossata dall'attore per impersonare un ruolo. Nella vita di tutti giorni ci mettiamo addosso i panni di personaggi che non ci rassomigliano. Utilizziamo i social network per rappresentarci nel modo in cui vorremmo essere. Costruiamo, quindi, la nostra immagine sull'opinione degli altri, e non su quello che sentiamo o avvertiamo di essere veramente. Seguiamo la massa amorfa senza porci alcuna domanda. Vedere tutti questi adul

Palme in piazza Duomo date alle fiamme: frutto della pseudo identitaria leghista ed affine

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   colonna sonora   il canto delle palme Premetto  che non sono  favorevole alle palme  ed  altre piante tropicali in piazza Duomo   sia per  la possizione   che è  un impugno in faccia  alla visualizzazione del monumento sia  perchè ci posso essere altre  soluzioni  per  il decoro urbano  piante    basse  , fioriere , ecc .Insomma mi lasciano perplesso come   la foto  ( poi modificata   ) di un famoso film   Ma soprattutto  non sono  d'accordo ,mi ricorda  quando l'inquisizione  nel caso di Savonarola   e poi i regime nazista  e fascista  bruciavano i libri in piazza  .  Ringrazio come sempre  l'amica   e utente   Daniela  Tuscano  che mi suggerisce la  risposta ANSA.it   Lombardia Palma sacra custodisce "punto zero" Milano Palma sacra custodisce "punto zero" Milano E' nella chiesa del S. Sepolcro, la volle Carlo Borromeo                                                              © ANSA (ANSA) - MILANO, 19 FEB - Nella polemica delle palme si