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Visualizzazione dei post corrispondenti alla ricerca viaggio nella frontiera

contro putin tra speranza , arresti , rinunce

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Fugge dalla guerra in Ucraina incinta al nono mese: nasce a Rho la piccola Nikole, "germoglio di pace"La giovane donna è riuscita ad arrivare in Italia con l'altra figlia di otto anni mentre il marito è rimasto a combattere. In Lombardia vive sua madre: così appena arrivata è andata in ospedale e ha partorito                     di Alessandra Corica E' riuscita ad arrivare in Italia dopo tre giorni di attesa al confine con la Polonia, al nono mese di gravidanza, soltanto con la sua bambina di 8 anni per mano. Ad accoglierla, a Udine, ha trovato la mamma, che da tempo vive in Lombardia, dove sono andate tutte insieme. Ed è qui che il 28 febbraio in ospedale a Rho, dove dopo ore di travaglio - alle 00.42 dell'1 marzo - ha dato alla luce la sua seconda figlia, Nikole. Che il papà, costretto a rimanere in Ucraina perche obbligato a combattere, ha potuto vedere per la prima volta solo in videochiamata. Attilio Fontana   h S 4 3 p 9 4 0 a 9 n u s c 7 o u 4   m e 6 3 h

alla ricerca delle proprie radici Dagli Usa al Salento, sulle tracce del nonno profugo ebreo: "Qui fu accolto e io ora rivivo la sua storia

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Di solito dopo aver letto una storia mi vengono in mente canzoni , stavolta mi sono venuti in mente libri . ecco la play list collegata a quest articolo . Essa è tratta daLa ricerca delle radici è un'antologia curata da Primo Levi scritta nel 1981 che raccoglie brani degli autori che più hanno contato nella sua formazione e conferma il carattere enciclopedico dell'autore che incrocia gli interessi scientifici con quelli umanistici. qui l'elenco https://it.wikipedia.org/wiki/La_ricerca_delle_radici a qaule mi permetto d'aggiungere tre libri di cui il primo riletto da poco ed in sintonia oltre che con i libri citati prima con la storia qui riportata . La frontiera scomparsa di Luis Sepulvera il profumo della speranza. Un viaggio nell'adozione alla ricerca delle proprie radicidi Paolo La Francesca Il senso di appartenenza. Alla ricerca delle proprie radici. Un viaggio essenziale per una vita più intensa e consapevole di Willi Maurer ma ora basta divagare

convivere e ricominciare con il virus

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Lo so che sono storie non narrate o rielaborate da me ma << Ci sono storie che ti rimangono impigliate nella testa anche se cerchi di evitarle e decidi di guardare altrove. E, quando meno te lo aspetti, mentre sei lì che attendi che il caffè salga, mentre sei in coda al supermercato, in quegli attimi vuoti e non previsti, tornano fuori e ti guardano. [....]  >> . ( da    questo post   della  buona  pagina , una  delle mie  preferite  Facebook    https://www.facebook.com/MarioCalabresiOfficial d al cui sito ho ripreso le storie d'oggi . Storie  che ti vengono   a prendere    e  ti dicono    : << Guarda il mondo coi miei occhi... \vai nel mondo coi miei piedi\ama il mondo col mio cuore…\ porta al mondo la mia vita \prendi in mano la mia storia… \prima che sia nebbia e stato [...] Guarda il mondo coi miei occhi…\ ruba al mondo il tuo futuro\ perche ciò che noi non siamo…\ è ciò che noi non vogliamo.>>( cit musicale ) . In questo   caso  ,

storie ai margini : tatuaggio per solidarietà al figlio con una malattia rara alla pelle ., ritorno al paese d'origine immigrazione al contrario

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   colonna  sonora  GUÈ PEQUENO - Indelebile ( inchiostro ) feat. Fedez (Audio) Entics - Sulla pelle (Videoclip) ft. Jake La Furia   tutto  il disco   riportando  tutto a casa   dei Mcr  dalla nuova  sardegna   di qualche  giorno  fa   Siniscola, un padre e un figlio uniti da un tatuaggio Il piccolo ha una malattia che gli provoca lividi: Marco Dalu se li è fatti tatuare per non farlo sentire solo SINISCOLA. Ci sono diversi modi per incidere sulla propria pelle l’amore che si prova per una persona. Marco Dalu, giovane siniscolese commerciante in un negozio di mobili, ne ha scelto uno per condividere con suo figlio una grande forza di volontà che si manifesta, giorno dopo giorno, da quasi quattro anni. «Ma non sono un eroe – sostiene Marco –, io non ho nulla in più rispetto a mio padre o agli altri padri che si alzano presto e che si spaccano la schiena per l’amore e per il futuro dei loro figli. Eroe è mio figlio, un combattente fin dai suoi primi giorni di vita. Ed eroica è Tiziana,

Il medico di Lampedusa, oggi europarlamentare, continua a essere presenza fissa sul molo Favaloro. Perché 30 anni non possono essere dimenticati, e tanto ancora si può fare

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da  https://www.vanityfair.it/news/storie-news del 31\8\2019   Da qualche anno a questa parte tutti i weekend  Pietro Bartolo  si mette in viaggio. Europa, Italia, nord, sud, isole. Scuole, circoli, convegni, associazioni, piazze. «Ufficialmente» Pietro Bartolo presenta i suoi libri (prima  Lacrime di sale , ora  Le stelle di Lampedusa ), ma in pratica racconta quel che ha visto e che non può (e non vuole) dimenticare in 30 anni da medico di Lampedusa. Si porta dietro un cd, Pietro Bartolo, e mentre parla chiede di proiettare alle sue spalle, immagini, brevi video.Sono un pugno nello stomaco, dice, ma servono a capire meglio, a rispondere alle peggiori ovvietà dei nostri tempi «perché non te li porti a casa tua?», «non possiamo accoglierli tutti». In questa strana estate di crisi di governo, di navi ONG che continuano a rimanere ferme, in attesa, Pietro Bartolo – reso noto dal documentario  Fuocoammare  di Gianfranco Rosi e che da qualche mese porta avanti la sua «battaglia» an