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Visualizzazione dei post con l'etichetta vita

Donna,vita, libertà contro la cultura della guerra e della morte /e basta retorica alla mimosa…. di Pier Luigi Raccagni

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  Piccolo contributo alla giornata dell’ emancipazione femminile in tutte le forme storiche ed esistenziali acquisite. Hanno ragione le militanti del movimento a reclamare meno mimose e più attenzione ai bisogni. Lo sfruttamento della forza lavoro femminile,ad esempio,in Italia non si è mai fermato, così come il senso di una società patriarcale a misura padronale e di possesso. E i femminicidi non sono di  certo diminuiti,dopo il caso orrendo di Giulia Cecchettin. E lo stupro delle donne israeliane ?  E il massacro delle donne palestinesi?  E le donne iraniane uccise per un velo?  E Ilaria Salis in catene?  L’ 8 marzo è  anche un dolore che deve essere condiviso, un invito  poi all’ unica rivoluzione possibile. E poi,poi ci sarebbe da sfoderare la retorica solita,di cui non si può fare a meno per cui da decenni l’8 marzo  è venduto come qualsiasi altro prodotto,con suggestioni più mercantili che culturali. Ma le donne,le ragazze sanno quello che devono fare .

Un bebè al posto dei gemelli: la coppia chiede alla madre surrogata l'aborto ma poi ipocritamente cambia idea quando lei lo mette al mondo e lo vuole crescere da sola

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Questà è la storia presa   dall' avvenire del 30 gennaio 2024     di una mamma in affitto americana che si rifiuta di sopprimere il "prodotto non desiderato", salvandogli la vita. E dando una lezione a chi pensava fosse solo un oggetto da comprare. Non riesco   ad esimermi  da definire   tali persone gentaglia    che   con  quale  coraggio  si definiscono  cattolici   e  poi   non solo  comprano   i bambini  ma se  il  prodotto non va bene  si lamentano ed   protestano obbligando  la persona  che hanno  sfruttato  a  sottomettersi  al  loro volere  per  poi  vista  la fiuguraccia pentirsene                                        Francesco Ognibene Volevano due gemelli, ma nel suo grembo di bambini ce n’era solo uno. E i “genitori committenti”, insoddisfatti della differenza tra ordinazione e prodotto finito, le hanno chiesto di abortire. È una storia drammatica ma a (parziale) lieto fine quella di “Heathyr”, nome scelto da una giovane americana per offrirsi su TikTok com

domande di nipoti che s'avvicinano alla vita autonoma cioè alla maggiore età

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< Sei un falito   >> dice   cugino  alla  cugina  .   La   cugina   : <<  non è vero  >>  e  si mette  a piangere  . Ecco  che intervengo io   la la consolo ma anziche   che  rimproverare   \  sgridare  il  primo    propongo  questa  vignetta  presa    dal mio  contatto    fb     Elvia Franco   risate     generali   due  due  birbanti    e  scuse  con abbraccio     finale     del primo  alla  seconda   .  e  poi abbraccio  tutte  e due  allo  zio  aquisisto  in quanto  cugino   di loro padre  Ma  veniamo     alla domanda ,  che  poi  da  il  titolo  al post  ,     fattami   non ricordo     da  chi  di loro due    Cosa   è la  fortuna  ? Scultura della  dea Fortuna , tradizionalmente bendata,  di  Annita Mechelli .  da lla voce  fortuna  di  wikipedia  Inizialmente    erano sorpresi   dal mio imbarazzo \  titubanza   perchè non  sapevo   , vista   la loro età (  6 e  12   anni  )   spiegarglierlo   senza  essere  troppo  nozionistico e   dogmatico  o  peggior e dei

Trecento anni in tre: a Nurallao la vita "lenta" di un gruppo di amici

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unioNe  sarda  30\7\2023 Sonia Gioia Una panchina, tre uomini e un secolo di storia che vive nei loro ricordi. Giuseppe Demurtas ha 101 anni, Danilo Atzeni un secolo tondo tondo, il più giovane Antonio Pintus ne ha "appena" 98. Sono l'orgoglio del paese di Nurallao. Ogni giorno si incontrano per trascorrere qualche ora insieme e ricordare il loro passato, fare un confronto con la vita trascorsa e quella presente. Dalla panchina vicino alla casa di Danilo, guardano il mutare di quel paese che li ha visti prima bambini, poi ragazzi, adulti e ora memoria storica. In gamba In tre hanno quasi trecento anni, la mente lucida, vivi ricordi, accesa la speranza di continuare a vivere con dignità e "onore". La loro esistenza è passata dalla misera patita prima della guerra, al progresso degli anni post bellici che hanno trasformato il loro paese rendendolo vivo, ricco e bello e portando il benessere. «Meno male che c'è stato il progresso», dice Giuseppe, noto Peppe, il

la storia di una coppia omosessuale ha scelto l'affido e non ha ricorso alla maternità surrogata

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Enrico e Samuele: l'affido è anche per noi    DA  https://www.vita.it/it/      del   3  maggio                                              di Sara De Carli  Stanno insieme da 19 anni e l'utero in affitto non fa per loro. Non immaginavano che anche una coppia dello stesso sesso potesse dare disponibilità all'affido e anche al termine del percorso formativo sotto sotto pensavano che i servizi avrebbero sempre preferito una coppia eterosessuale. Invece da quattro anni Enrico e Samuele hanno in affido due fratelli, che oggi hanno 9 e 14 anni. «Non è facile, ma le loro risate ci ripagano di tutto. Il cuore ti batte in modo diverso»   Quel giorno di autunno, quando suonò il cellulare, Enrico e Samuele non credevano che stesse succedendo davvero. Avevano fatto tutto il percorso formativo con il Centro affidi di Pistoia, ma quei mesi di attesa li stavano vivendo con i piedi di piombo, senza permettere che i sogni si prendessero troppo spazio. «Il nostro mood era quello di restare

che bisogno c'è de La giornata della Vita Nascente, proposta dal deputato Malan e dalla senatrice Rauti, quando ttale giornata esiste già e si chiama Natale ?

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La proposta d'istituire la giornata della Vita Nascente ,  richiesta  dal deputato Malan e dalla senatrice Rauti, esiste già e si chiama Natale. Esso  Cade a ridosso del solstizio d'inverno, quando le giornate ricominciano ad allungarsi e l'umanità, da molto prima che nascesse Gesù, celebra la sconfitta delle tenebre e il ritorno della luce. Il bambinello, come tutti i neonati, risplende nella sua culla ("astro del ciel") e allontana da ogni casa l'ombra della morte. È il momento nel quale il messaggio cristiano parla a tutti e diventa universale. Se anche i non credenti amano il Natale è perché la nascita è una festa per ogni persona, non solo per chi crede che quel bambino fosse il figlio di Dio. Ogni nascita (non solo umana ma  di ogni essere vivente) è una sconfitta del nulla. Illumina il mondo, e rallegra.Ecco quindi  che l'idea di una specie di doppione del Natale nel giorno dell'Annunciazione dell'angelo a Maria, al contrario, rabbuia e rat

Figurine che passione, ma sull'album a Montecchio si attaccano gli abitanti del borgo umbro

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  da  repubblica online   Una ragazza ha allestito la collezione dei suoi concittadini. Dal "Ceppetta" (l'immagine più rara) al "Lungo", in 428 sono finiti sull'album. Già vendute 150 copie e 13mila pacchetti in un centro di sole 1.600 anime. Il sindaco: "Che nostalgia, nell'elenco anche alcuni di noi che non ci sono più" Terni - Non solo i campioni in pantaloncini corti della raccolta Panini . E' la figurina di “Ceppetta” una delle più ricercate sulla piazza di Montecchio: vale almeno tre figurine comuni. Al centro del borgo in provincia di Terni non si parla d’altro da giorni, da quanto un album di fotografie adesive ha riunito i paesani “storici” e quelli attuali nelle pagine di un’antologia che racconta vita, memoria e identità del piccolo centro medievale inserito nel triangolo tra Todi, Orvieto e Amelia. Quei 428 campioni Quella sorta di Spoon River contemporanea, con un abito cucito sulla falsariga dei gloriosi album Panini, descriv

Cosa c'è che non va nella testa dei no-vax ?

editorialedomani  Giuseppe A. Veltri 22 dicembre Qualche giorno fa è uscito sul New York Times un articolo che metteva in relazione le credenze fortemente radicate sulla medicina tradizionale e gli atteggiamenti anti-Covid nella provincia autonoma di Bolzano. L’inchiesta giornalistica conferma ciò che sappiamo da diversi studi fatti nelle scienze sociali che, come al solito, sono ignorati da istituzioni e politica. Il quadro che emerge piuttosto chiaramente è che i no-vax siano caratterizzati da un certo tipo di stile cognitivo nel valutare il rapporto tra uomo, natura e la sua salute. Questo modo di pensare tende all’essenzialismo, vale a dire al mantenere una immaginata purezza e ‘naturalità’ dell’uomo. Negli anni passati abbiamo visto fiorire movimenti e credenze sul ritorno alla natura, spesso basati su una versione idealizzata di cosa fosse la vita in condizioni pre-moderne, che cercano di dare identità e sollievo esistenziale alle persone che ascrivono a questo modo di pensare. A

si può essere eroi senza andare a fare la guerra Belluno, la carabiniera che salva dal suicidio una mamma di tre figli

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   sfogliando repubblica     La donna, che aveva intenzione di farla finita, aveva scavalcato le protezioni laterali del ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo ed era praticamente nel vuoto. La carabiniera le ha parlato a lungo e alla fine è riuscita a convincerla a tornare sui suoi passi                                      di Enrico Ferro Erano da poco passate le 8 del mattino quando un cittadino, chiamando il 112, ha riferito di una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo (Belluno) che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri. A giungere sul posto è stata una prima pattuglia della compagnia di Cortina D'Ampezzo, con un graduato esperto e una giovane carabiniera. I due hanno lasciato il veicolo e hanno iniziato ad inerpicarsi lungo la strada forestale sino a raggiungere il ponte tibetano. Immediatamente si sono resi conto che la donna non era una escursionista in per

La seconda vita del carcere sull'isola , Il campo di girasoli dove si coltivano sorrisi , L'immortale Pulcinella del burattinaio giramondo

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La seconda vita del carcere sull'isola Santo Stefano è il penitenziario dove furono rinchiusi l’anarchico Bresci e poi Sandro Pertini. Ora diventa laboratorio culturale. E le celle si trasformeranno in museo di Camilla Romana Bruno Il campo di girasoli dove si coltivano sorrisi La chiamano “agricoltura delle relazioni”: alle porte di Foggia, quarantamila piante da fotografare e raccogliere, un progetto sociale all’insegna della bellezza di Gianvito Rutigliano L'immortale Pulcinella del burattinaio giramondo Gianluca Di Matteo è un napoletano che vive a Torino. Come un moderno mastro Geppetto dà vita ai pezzi di legno. E racconta favole senza tempo che incantano sempre

come fare a capire l'arte moderna degli ultimi 40 anni ?

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Vedendo alcune opere  d'arte moderne    alcune non comprensibili subito altre   dopo  in una società  sempre  più veloce   e  frenetica    .,  salvo alcuni resilienti  (  vedere  post  precedenti  e  i tag   :   le storie    , storie )    come queste  due  ,  la  prima  di   Tyson Grumm, artist f 2 5 t   u S m r S p i a o r n s g o c e r n e z o   g 2 0 g m 1 r 8 f d    ·  Interruttore di schiena II  la seconda   di Mario Pischedda  ero   soprattutto dopo  la  lettura   di quando   scrive   sul suo  fb lo stesso Mario  mio compaesano  ed   il mio compagno  di strada  ritrovato (  ogni tanto capita  di perdersi    per  poi ritrovarsi lungo il cammino  )  Mario Pischedda 1 a r t e d m S p 9 o   i u o t t f n s o r u o i b i g r t e   a l l e   d e o r u e   2 1 S d i : o h 2 d c 1 d h a s g    ·  L’arte contemporanea non ha senso e deve/dovrà averne sempre di meno perché viviamo in un’epoca senza senso o se preferite in un’epoca dove è difficile trovare un senso 32 Tu, Pierangelo San