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Donna: l'animale imperfetto?

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Sagge, streghe e befane, ieri e oggi Un percorso al femminile che muove dalla Milano e dall'Italia del '600 per giungere ai giorni nostri, per riflettere sulla discriminazione e la "cultura" della discriminazione. Ne parliamo con Daniela Tuscano, insegnante, blogger e scrittrice, rappresentante dell'associazione "Mondo Senza Guerre e Senza Violenza". www.mondosenzaguerre.org La serata è uno degli appuntamenti del progetto "Tutti insieme indiscriminatamente" e del progetto Artemisia, patrocinato dal Comune di Sesto San Giovanni. L'appuntamento è per domenica 18 marzo, alle ore 19.00, presso lo Spazio A, via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni. Per info: infoarcobaleni@gmail.com

Pat Patfoort a Milano, tre giorni dedicati alla nonviolenza

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    Dopo qualche anno di assenza l’antropologa belga, e mediatrice a livello internazionale nel campo della Trasformazione e della Gestione Nonviolenta del Conflitto, torna a Milano per presentarci e farci sperimentare il suo metodo. L’iniziativa è promossa nel contesto della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che sta attraversando il globo. Il 16 ottobre 2009 Pat Patfoort interviene insieme a Sofia Donato , Piero Giorgi e Federico Fioretto alla conferenza COSTRUIRE LA NONVIOLENZA , educare alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti nell’auditorium di viale Cà Granda a Niguarda. Pat ci spiega che la violenza, a tutti i livelli, si manifesta quando un punto di vista prevale sull’altro, nel sistema che lei definisce: “maggiore-minore” . E’ una condizione abituale e la maggior parte delle nostre risposte ricadono quasi inconsapevolmente in questo meccanismo. Piero Giorgi, laureato in biologia e co-fondatore del corso di laurea sulla pace presso l’Università del

2 ottobre 2009, Milano canta per la Pace

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  Ovunque. Ormai la Marcia Mondiale si è dilatata a macchia d'olio, con una velocità vertiginosa, e impiegherei giorni interi, forse anche mesi, a stilare lo sterminato elenco di eventi e di adesioni che abbiamo ricevuto. Per questo vi rimando al sito . Ma partiamo tutti il prossimo 2 ottobre . Da Roma a Madrid, dal Benin al Messico, dall'Australia al Medio Oriente, la Marcia c'è. In nome di Gandhi , della pace, di noi. Qui mi limito a illustrare il programma milanese, che si svolgerà appunto il 2/10 in Piazza Duomo . Per l'occasione, il luogo-simbolo della "capitale morale" si trasformerà in un immenso palco di pace e nonviolenza. Dalle ore 10 fino alle 18 si esibiranno compagnie teatrali , e stand di associazioni garantiranno la loro presenza per tutta la giornata. Dalle 18 si terrà un happening con testimonial e personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura ( Emma Re , Gianluca Pessotto , il Trio Medusa , La Pina e molti altri). Al

Qui non si denuncia nessuno

Il cartello appeso all'ingresso Questo cartello è appeso in bella evidenza all'ingresso di uno studio medico di Roma! Bisogna sapere che non ci sono solo le ronde leghiste e le leggi che qualcuno chiama erroneamemte fasciste. In realtà si tratta di disposizioni ottuse-becere- demenziali. Come l'idea che i prefetti controllino le banche. Magari potremmo far seguire i giornalisti dai sacrestani, i giudici dai bidelli, gli attori dai vigili, gli scrittori dai pompieri, i medici dalle guardie forestali. Accanto a un' Italia cialtrona che si diverte con le barzellette da trivio del capataz, ce ne è un'altra civile e dignitosa. Fa bene saperlo. Raffaele Mangano

libertà vado cercando

"La bella che è guarda il fiume ha un nome che fa paura la la la la la la/ a bella che è addormentata ha un nome che fa paura ibertà libertà libertà"              dal  film  Luigi Magni  "Nell'anno del Signore", con Manfredi e Sordi e Enrico Maria Salerno ritorno  a parlare dopo  qualche tempo   ancora  una  volta di libertà  . L'occasione non è  , il testamento biologico  o l'informazione   , ma    questa  news    tratta  da    max di febbraio .La  news   è quest'articolo ( da cui  ho tratto il titolo  del post  )  di  Andrea Rossi   : << Libertà vo’ cercando In un piccolo paese in provincia di Padova c’è un parco che si chiama Parco della Libertà. Un nome, diciamo, impegnativo. All’ingresso del parco c’è un cartello che ricorda, con puntiglio e precisione, tutte le cose che in codesto parco NON si possono fare. I divieti sono 18, gli obblighi nove e gli avvertimenti di pericolo quattro. Non si può: transitare con motocicli e veicoli a moto