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Prime nozze gay a Udine lontano dai riflettori Due donne hanno pronunciato il “fatidico sì” davanti al sindaco Honsell. Il primo cittadino: è un fatto epocale, un passo avanti verso l’uguaglianza

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leggi anche L'Arcigay: "La riservatezza non è un cattivo segnale" Due donne hanno pronunciato il “fatidico sì” davanti al sindaco Honsell. Il primo cittadino: è un fatto epocale, un passo avanti verso l’uguaglianza di Giulia Zanello da    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca del 14\9\2016 UDINE. Hanno coronato il loro sogno d’amore, scegliendo di farlo, però, lontano dai riflettori. A Udine, ieri alle dodici, è stato celebrato il primo matrimonio gay tra due donne. A ufficializzare l’unione civile il sindaco della città Furio Honsell, in una data che segna una giornata storica nel mondo dei diritti civili. La notizia è stata diffusa solamente nel pomeriggio, rispettando così la volontà della coppia di non ufficializzare dati anagrafici e altri dettagli, per evitare un ritorno mediatico che non avrebbero desiderato né per loro né per i loro familiari. Della coppia di donne friulana protagonista di una giornata da non dimenticare per la città si sa dunque poc

cristiani confusi Le sentinelle in piedi in preghiera per chiedere la grazia a Dio:”ti preghiamo perché la legge sulle cosiddette unioni civili non passi

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Segnalo questo bellissimo , ringrazio l'amico ritrovato Maurizio Benazzi per averlo messo sula sua bacheca, articolo preso da http://blog.retelabuso.org del 5\1\201 Le sentinelle in piedi in preghiera per chiedere la grazia a Dio:”ti preghiamo perché la legge sulle cosiddette unioni civili non passi” redazione web 5 gennaio 2016 Che l’aria che tira in questi ultimi tempi nel Paese nei confronti della questione LGBT non sia delle più liberali lo si è capito da tempo (basti pensare a cosa è successo agli amici di Gayburg), ma adesso stiamo toccando, permettetemi il termine, il fondo. Tutti conoscono le Sentinelle in piedi e tutti sanno che si fermano nelle piazze delle varie città italiane con in mano un libro per protestare contro il riconoscimento dei diritti civili alle persone LGBT. Dopo un periodo di silenzio, dettato anche al fatto che il loro modo di scioperare non attirava più l’attenzione che speravano, sono tornati all'attacco cambiando linea