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Le "dicerie" dell'untore d matteo tassinari

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Le "dicerie" dell'untore B ufalino: l'infelicità è umana           di Matteo Tassinari H a in mano solo un poker di parole e non basta a vincere nel gioco della vita. E allora Gesualdo Bufalino si cala negli oggetti della tenerezza, nelle memorie, nei vecchi film trasmessi dalla televisione, nel crepuscolare pianto di tante perdite. Del resto, è vero che  i vincitori non sapranno mai quello che si perdono. Leonardo Sciascia D icerie dell'untore   A ttore in un “ teatrino della seduzione ” Bufalino sa bene, stretto dall'inflessibilità dei giorni, che è meglio trascorrere l'esistenza come se fossero reali tutte le " larve " della fantasia, i p regiudizi, e le credenze o convinzioni infondate che è causa di idee, timori, sospetti non giustificato.  Scrittore rivelatosi tardivamente nel 1981 a 62 anni con il romanzo “ Diceria dell'untore ”, grazie anche al prezioso e qualificato incoraggiamento di Leonardo Scias

Eco ignora o fa finta d'ignorare che anche grazie ai social a loro la Rete è un luogo più democratico anche se arrischio di populismo

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ti potrebbe interessare  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2015/06/eco-e-gli-imbecilli-del-web.html Puntualmente    arriva  (  trovate  l'articolo  sotto  )   la  bellissima  ,  io non avrei saputo   scrivere  di meglio  ,   ad  Umberto  Eco    da   http://www.ilfattoquotidiano.it/   del  13\6\2015    il che dimostra  come   internet  ed  i social siano   Giulia Cecconi democratico ma stupido. perchè mentre molti intelligenti ci spendono il giusto,molti cretini passano giornate a scrivere cretinate. internet non ha filtro, è una fucina di cazzate e chiunque ci faccia un giro se ne rende conto. Un arma a doppio taglio   In principio era Indymedia. Nella sua declinazione digitale, per molto tempo l’attivismo mediatico è stato connesso principalmente a quell'esperienza; alla cui epoca, va detto, Internet era ancora primordiale nel suo funzionamento e soprattutto periferico nel circuito dei media. Le proteste alla riunione

Eco e gli imbecilli del web

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di  Giano , 11 Giugno 2015 20:40 Umberto Eco ha ricevuto la laurea honoris causa in “ Comunicazione e cultura dei media ” dall'università di Torino, la stessa dove, nel 1954, si era laureato in filosofia. Ne aveva proprio bisogno. Oggi una laurea honoris causa non si nega a nessuno, ce l’hanno cani e porci. E   visto che è esperto di “ Comunicazione e cultura dei media ” può, a buon diritto, esprimere il suo autorevole parere sul web. Ed ecco cosa dice: “ I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli  che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre  ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio  Nobel.  E’ l’invasione degli imbecilli .”.  Il nostro illustre semiologo forse dimentica che il fatto che tutti abbiano diritto di parola, compresi gli imbecilli,   non è un’invenzione dei social media, è un principio cardine della democrazia, garantito dalla nostra Costituzione .

O è Vero o è Falso". E invece non è né Vero né Falso di Sergio di cori modigliani : la casa degli italiani esuli in patria -

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sulle  note   della  cover di     https://www.youtube.com/watch?v=S7nJJ2hAhYI     di quesata  famosa  canzone   di  Gaber    ( qui  l'originale  )     Leggo   sulla  schermata  di   https://www.blogger.com/home   quest'anteprima di post   Circa 25 anni fa, nel Luglio del 1990, il più grande divulgatore culturale italiano, il prof. Umberto Eco, apriva nella Facoltà di Filosofia dell'Università di Urbino un convegno di studi internazionali -da lui fortemente voluto- che aveva come ospite eccellente colui che allora veniva considerato (e penso che lo sia ancora oggi) il più importante filosofo al mondo, l'epistemologo Hilary Putnam. Il fine di Umberto Eco non era quello consueto italiota di grande tradizione e squallido profilo: organizzare una grande riunione di spessore invitando ... continua  sul  suo blog     http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/