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lettera ai padri che ...

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é l'otto di dicembre del 2009 qui sulla Terra. Padre, comprerò il mio scampolo di terra, la mia abitazione, mi farò una famiglia. La famiglia ! No, padre, non vorrò mai, proprio, essere come te. Se non ci lasciavi soli in quell'inferno di debiti forse ora non avrei sposato una che non capisce niente di sentimenti e di amore, una idiota che crede di sapere tutto solo perché sa fare quello che le dicono di fare (serva) e che cerca sempre chi giustifica le sue cazzate! Una che non sa fare l’amore, non sa fare la moglie e nemmeno la madre. Una come cazzo le capita è …. Frigida, come il cuore di un Iceberg sopra il Circolo Polare Artico. Povero figlio mio. Ma tu non devi preoccuparti più per me, papà, io ritroverò l’amore e  la mia donna, una vera donna con tutti i sentimenti al posto giusto, e ci ameremo liberamente e per sempre. Ovunque tu sia sappi che ti ho voluto bene, per quello che non ti è mai interessato, nella vita, è già abbastanza. Solcherai mille universi pur di ritrova

Scusate, Signore! Da quale parte è la città dei Pazzi???

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Breve nota al testo : L'inizio della piece teatrale in atto unico "La città dei pazzi" scritta da Ugo Arioti già nel 2003, ad una rilettura più attenta, con la sua ironia tragica ci riporta, ahi noi, all'attualità ... per cui uscite dai vostri gusci e, se volete trovarla, cercate Eldorado o Atzum o Samarcanda, ma attenti.....chi vi garantisce che quella è la vostra meta e se lo è.........buona lettura!     Fratello, cosa è per te una tenda, una scena di teatro di posa? Vorrei darti un suggerimento per evitare che i tuoi occhi trasmettano alla tua mente il “pathos” della scena; forse dietro non c’è quello che tu pensi ora, con la tua semplicità di fumetto sopravvissuto. La luce ti inganna, fratello! Mette in risalto le ombre, le enfatizza, ti tira brutti scherzi, rendendosi complice della tua coscienza sudicia. Amico, distruggi lo spessore che ti impedisce di giungere alla verità, l’ostacolo più difficile nasconde l’insidia e la ipocrisia organizzata per mangiarti il f

LE ALI DEL CUORE racconto di Ugo Arioti @2009

  Breve descrizione un bambino cresce libero in una borgata contadina sui monti che contornano la Conca d'oro e da bambino è una creatura che appartiene al bosco, agli animali come alle case e alle persone care. Così impara a volare... Biografia dell'autore Nasce a Palermo nel 1955 e vive la sua prima infanzia nella casa dei nonni materni a Villagrazia di Palermo. si laurea in architettura e oggi è funzionario pubblico, la sua passione è scrivere, lui ama dire: raccontare. Dipinge e fa attività culturali con l'associazione Scuola di Ecologia Culturale Euro Mediterranea di Marsala di cui è cofondatore insieme alla sua musa ispiratrice:Daniela La Brocca; il suo amore ha sciolto l'amarezza della sua vita e lo ha restituito all'incontro con gli altri.

LIBERTA' DI STAMPA?

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Vorremmo capire se La LIBERTA' DI STAMPA , quella usata dal GIORNALE del Cavaliere e messa in pratica dal suo attachè,   è l'equivalente della parola  KILLER nel gergo mafioso ?! Domanda retorica? Non tanto visto quello che,  tra il Feltri del GIORNALE e il Direttore dell'Avvenire, sta succedendo. Questo al di là di ogni legittimo dubbio sulla moralità e sulla personalità dell'avversario. Non siamo schierati come tanti altri sulla squadra dell'uno o dell'altro e abbiamo sempre detto, anche noi, ma nel rispetto della persona e del diritto di replica, le nostre contestazioni al PENSIERO E ALL'AZIONE di chichessia! Oggi, invece, stiamo osservando il killeraggio giornalistico nei confronti di chi ha, WiWa Dio, ha scritto che un PRIMO MINISTRO, UN CAPO DEL GOVERNO, è l'immagine di un popolo e deve essere ESEMPIO DI MORALITA', GIUSTIZIA e BUON COSTUME, noi aggiungiamo di capacità di essere contro ogni CULTURA LIBERTICIDA E RAZZISTA DIFENSORE DEI DIRITTI

Povero il mio Bondì fischiato!!! Ragazzacci siete dei ragazzacci disubbedienti andatevi a vedere subito i tronisti!

  Leggo la notizia: ”Fischi in piazza per il ministro Sandro Bondi venuto a Bologna per commemorare la strage del Due Agosto a nome del governo. Sul palco davanti alla stazione colpita dalla bomba di 29 anni fa, il responsabile della Cultura ha dovuto interrompere più volte la lettura del discorso e ha smesso di parlare senza averlo completato. "Chi ha fischiato ha umiliato la memoria", è il suo commento lasciato ai giornalisti al termine della cerimonia.” e penso che siamo proprio alla frutta. Noi, comunque, continuiamo a battere sul chiodo dell'etica, della democrazia reale e dell'onestà intellettuale. Chi è Bondi? Un rappresentante del Governo italiano democraticamente eletto! Quale ruolo ha nel Governo? Un ragazzaccio mi suggerisce che ha lo stesso peso del due di mazze con la briscola a coppe, ma io rispondo che è il Ministro della CULTURA! Se poi volete sapere quale cultura vi risponderò : quella dei tagli e delle aggiunte! Tagli alle spese del Cinema che vuole

pensierino della sera!

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Caro Cardinal Bagnaso, Vorrei fare una domanda al Cardinale dei Cardinali, Bagnasco Presidente della CEI, perchè lo sento troppo sommesso dire che non si può giustificare tutto quello che il primo cittadino d'Italia fa in pubblico, facendo il piccolo, basso, dittatore della libera repubblica di bananas. La differenza è che quello era un film satirico del grande Woody, mentre questo è un piccolo e meschino bordello italiano. Mi chiedo come mai lui che tuona contro i gay è ha il 70% di preti omosessuali dentro bottega, che grida contro i maghi che vogliono salvare vite umane usando embrioni, invece destinati a sicura morte, che protesta per la scarsa moralità della società italiana, che è paladino della lotta al contraccettivo, tanto l'AIDS non è un problema suo, sia così pacato nell'avvisare in generale e senza riferimenti visibili che non si può giustificare tutto! Ma tutto chè! Portare a casa e fare festini con baldracche, oggi si chiamano escort, a cui poi, magari dare an

IL SENSO DELLE COSE

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Quante volte sentiamo dire che bisogna conoscere il senso delle cose. Ma cosa è il senso delle cose? E' un sesto o settimo senso? No. Siamo noi che tendiamo a dare un senso ad ogni cosa che conosciamo e ad ogni concetto che creiamo. Così c'è il senso delle maree, come il senso del bene e del male. Dare un senso alle cose risponde ad un preciso bisogno dell'uomo, che è quello dell'agire: "dare un senso alle cose è necessario all' AZIONE ".  Così le maree agiscono diminuendo o aumentando lo spazio del mare e della riva. Il bene agisce in una sua precisa maniera che produce un beneficio, il contrario fa il male e ogni cosa così ha un suo preciso e ben identificabile senso. Appare evidente, allora, che l'azione non può prescindere dalla conoscenza dello spazio in cui deve svolgersi (secondo il suo proprio senso) perchè il fine dell'azione corrisponde all'oggetto che soddisfa il bisogno che la ha motivato e tale oggetto sta nel campo dell'azione

La morte dell'hamburgher

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La morte dell'hamburgher! David LaChapelle, uno dei più grandi fotopoeti del nostro tempo. Ho scelto questa immagine perchè è l'icona del nostro "mondo", della "Cultura Occidentale", dualista e separatista che divide l'uomo dall'anima per tirarne fuori le sue doti peggiori, attraverso un processo che comunemente chiamiamo: CONSUMISMO. Tutto ha un tempo determinato, così anche i valori, la morale i principi recano scritto nell'etichetta  la data di scadenza. A questo altare si distruggono le culture e l'arte dell'uomo. Si distrugge la filosofia e la religione e si costruiscono sempre nuove sovrastrutture superficiali che hanno il compito di distruggere e fagocitare il concetto base al quale, come alieni, si sovrappongono. Tutto con il solo scopo di produrre sempre e ad ogni costo senza valutare o verificare l'impatto del "nuovo" sul "vecchio".  Non pensate che mi sia innamorato di un vecchio cammino filosofico del

Giuditta e Oloferne

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  Artemisia Gentileschi è una starordinaria pittrice del seicento che giustamente figura, per la sua sagace e forbita "pennellata" tra le allieve di scuola Caravaggesca. I suoi quadri, una grande produzione artistica di grande pregio, raccontano attraverso le storie bibliche e profane la sua vita di giovane donna che vive un ambiente maschile e che ne viene travolta in tutti i sensi. Bene e Male sono trattati e figurati con gli occhi di chi è stata tradita dalla vita e ha dovuto subire l'oltraggio più blasfemo e turpe per una donna. Il quadro che più rappresenta questa sua voglia di rivincita è per chi vi scrive, senza dubbio, Giuditta e Oloferne, che colpisce per l'elevata dose di violenza che lo contraddistingue, per l'immediatezza dei soggetti raffigurati, per il gusto teatrale tipicamente barocco e per la sapienza con la quale vengono impiegati i colori, una sapienza già messa in evidenza da Roberto Longhi in un suo famoso saggio del 1916, Gentileschi padre e

WiWa l'ITALIA e WiWa la LIBERTA'

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L a forma ha sovrastato la sostanza Viviamo in un mondo che guarda più all'apparenza, alla voce più forte, al gridatore di maggior fama, nessuno bada alla sostanza e ai valori che sottendono ogni nostro gesto. La parola in libertà, dicono, ma è un inganno. Troppe parole e slogan e atti dimostrativi nascondono il vuoto di pensiero e azioni eticamente corrette e oneste intellettualmente. Così succede che tutto diventi "ludos" e ogni cosa umana viene sovrapposta continuamente alle altre e in summitate il grido più forte che copre ogni opposizione senza vergogna e senza correttezza, senza ideali senza morale, puro grido di POTERE . Oggi la politica in Italia non è più il luogo delle scelte, ma sempre più il teatrino della vanagloria che serve solo a creare un popolo di tifosi ignoranti intorno a chi ha i mezzi e le possibilità di coprire con la sua voce la voce degli altri e con la sua forza, creata sull'inganno mediatico, il suo destino politico. Così passa la logica maf

il novello pulcinella, ve ne tira ... un'altra bella!

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"Pullecenella", la popolare maschera napoletana, ma direi la più nazionale di tutte, racconta di un popolo che con furbate prende in giro i potenti e tira a campare; naturale che ogni tanto ci scappi qualche "parola di troppo", ma in ogni ragionamento che fa mai niente è fuori posto, anzi, c'è sempre un filo logico da seguire. Oggi questa maschera si è buttata in politica e con furbate lancia slogan e costruisce divertimenti sui vizi della gente lucrando e creando intorno a se un aria da "vittima dei terroristi del fare". Lui, invece, fa e fa molto soprattutto per se e per distruggere quello che faticosamente dopo due guerre mondiali, il fascismo, il nazismo , l'ashoà e il terrorismo gli italiani erano riusciti a costruire: UNA DEMOCRAZIA POPOLARE ! Oggi il nostro pulcinella scaltro e in malafede lancia strali contro tutto e tutti e chi può impedirglelo? Noi cerchiamo, ci sforziamo, di dare ai nostri figli dei principi di vita, mentre lui con due r

CUI PRODEST?

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IL FASCISMO CHE I PARTIGIANI HANNO COMBATTUTO E SCONFITTO OGGI RIENTRA IN GIOCO ATTRAVERSO LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA CHE TOGLIE CONTENUTI E TRASFORMA TUTTO IN UNA GRANDE GIOSTRA LUDICO- MEDIATICA . CUI PRODEST? I valori sono falsati dal cortile mediatico di tronisti e troniste ... giovani donne  messe alla gogna da vecchie megere e da rapaci pupazzi da teleromanzo, sotto gli occhi del "PROFITTO". Si vuole fare apparire giusto quello che è semplicemente irreale e banale e si spettacolarizzano le peggiori doti dell'animo umano, facendo in modo che la DONNA diventi un oggetto da copertina, da salotto, o se vuole lei stessa può trasformarsi in uomo e dirigere con ferocia la giostra, da uomo. Poi qualcuno si chiede perchè i giovani sono così violenti e maleducati? Alla Famiglia e alla scuola si è sostituita la TELEVISIONE. Chi detiene la RETE TELEVISIVA è il capomafia che detta le regole a chi ci vuole stare, se no sei fuori. Questa si chiama MAFIA? NO. E' an

O CAPITANO! MIO CAPITANO!

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O CAPITANO! MIO CAPITANO! O CAPITANO! MIO CAPITANO! Di WALT WHITMAN (1865)   O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito, La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto, Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante, Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello; Ma o cuore! cuore! cuore! O rosse gocce sanguinanti sul ponte Dove è disteso il mio Capitano Caduto morto, freddato. O Capitano! mio Capitano! àlzati e ascolta le campane; àlzati, Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla, Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti, Qua Capitano! padre amato! Questo braccio sotto il tuo capo! É un puro sogno che sul ponte Cadesti morto, freddato. Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra, Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere; La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito, Tor

Era senza il casco

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Era senza il casco GENITORI E FIGLI Iniziamo oggi una nuova rivista e la principiamo da fatti di cronaca avvenuti e chiari a tutti,  parliamo del rapporto tra genitori e figli. Non vuole essere un manuale delle cose giuste e di quelle sbagliate ma un confronto serio su temi ricorrenti in una società come la nostra che si trova al suo crepuscolo e che deve ritrovare il senso di un ragionamento diretto e semplice tra i vari corpi sociali e principalmente all'interno di quel microcosmo che è la famiglia dove si avvertono e  si subiscono gli scivoloni e il degrado del mondo esterno, che, inevitabilmente, fa parte e deve far parte della nostra vita. Il dualismo corpo spirito porta ad una drammatica gestione dell'essere in termini di apparenza e di sostanza, guidato da un Grande Fratello, Orwell docet, che entra ogni giorno e ogni istante nella nostra vita, nella nostra coppia, nella nostra famiglia. Questo effetto spacca in due la nostra vita e la fa apparire una mera essenza biolog

terremoto in Abruzzo Aprile 2009

Il terremoto in Abruzzo Aprile 2009 Parlare di terremoto in Italia è come parlare di lava in un vulcano attivo, certo, ma intorno alla catastrofe naturale oggi si mette in moto un grande apparato masmediatico che divora ogni forma di pietas, anzi la fagocita e la ridistribuisce in buoni premio per chi sa gestire meglio la sua immagine durante il corso degli eventi. Peccato che non si tratti di un serial televisivo o di una boutade pubblicitaria di una "privata" o un G.F. della Natura....Quello che è successo è tutto devastantemente e disgraziatamente, soprattutto per chi l'ha subito, più vero di un reality. La prima cosa che ognuno dovrebbe fare, in questi casi, è Silenzio e Azione, cioè dare, come può  e meglio che può la sua solidarietà a chi ha subito questa "Tragedia". La seconda, non meno importante della prima, è capire perchè ancora oggi, in un Paese dove il grado di sismicità è un aggettivo più o meno distintivo, ma sempre caratteristico del Territorio,

Testamento di un bambino sconosciuto in un luogo troppo vicino e troppo lontano dalla nostra opulenta ignoranza

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Testamento di un bambino sconosciuto in un luogo troppo vicino e troppo lontano dalla nostra opulenta ignoranza   Oggi, che il grande Sole, sopra di me stampa le nuvole, poche, e la sabbia e le creature di terra vedo il cielo correre sul mio silenzio. Mi sono amici i piccoli rognosi e le mosche fan festa…su di me! Mentre resta una foglia appassita sulla mia pelle duna, rinsecchita, dove nemmeno la vita vuol restare….a cantare il suo disgusto.   Madre. Madre perché tu dormi ancora? Sono ormai vuote per me le tue carezze. È ormai spento il tuo seno, dormi? L’anima mia è in partenza, quanta pazienza. Sul mio involucro, vuoto e senza forza, gioca la morte e i suoi pagliacci nani. Ora vedo bambini, come me   correre su una spiaggia dorata e farsi di spruzzi e risate. Ora vedo la luce scomparire e poi farsi sfacciata. Ora, la mia testa è pesante. Madre tu dormi, con la tua mano appesa sulla mia gracile spalla ad imbuto. Apparteniamo a un grande popolo muto. Solo la terra capisce e copre con

Remember John Lennonn

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EPITAFFI    (Ugo Arioti)       Morto il giorno della Madonna (8 Dicembre) del 1980 per mano di un pazzo cecchino, ubriaco di morte che voleva avere una foto su un giornale e legare la sua stupida morte alla vita di un uomo che era troppo vivo e presente nel cuore della gente. Come quei lupi cetnici che giocavano, strafatti di eroina, con i loro fucili di precisione al tiro a bersaglio con i bambini e le donne di Sarajevo, lui che era già morto voleva un attimo di quella luce, ma scomparì inghiottito dal nulla e coperto da mille foglie d’amore e mille di dolore, il suo bersaglio si chiamava John Winston Lennon e, in appena quarant'anni di esistenza, con il suo impegno - prima con i  Beatles e poi da solista - ha aperto più di una coscienza sul senso della vita, della tolleranza e dell'amore. Il suo ricordo sta in un immagine che il suo cuore ha lasciato come una bandiera a tutti noi: Imagine !   Imagine there's no heaven It's easy if you try No hell below us Above us

Il venditore di cantari - 1

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Il venditore di cantari CANTARU (CANTARO, VASO DA NOTTE) stava, generalmente, vicino al letto Prima di parlare dei mestieri di un tempo, oggi scomparsi, nell'entrare così nella cultura materiale del popolo palermitano e siciliano in senso lato, è doveroso fare un cenno ad uno scienziato che ha, verso la fine del XIX Secolo, raccolto e sistematizzato una quantità enorme di documenti e oggetti relativi al folklore e alla vita della gente in Sicilia, di questo patrimonio si servirono letterati come Capuana e Verga e la sua intelligenza luminosa apri la strada ad altri come Salamone Marino. Giuseppe Pitrè, medico e scrittore palermitano, del 1800, nacque nel 1841 e morì nel 1916, raccolse con sistema da scienziato le memorie e il folklore popolare e la sua "scienza" che ancora oggi qualcuno chiama letteratura, a mio avviso ciò non è quanto il Pitrè, scienziato dell'etnoantropologia e del folklore ha elaborato, ha realizzato, comunque, e su questo tutti concordano  la str