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TURCHIA, QUASI EUROPA di © Daniela Tuscano

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Ankara, 10 ottobre 2015. La fine. Sono crollate sabato scorso, davanti ai corpi dilaniati d'un pacifico corteo, le speranze, o piuttosto le illusioni, sul futuro democratico della Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Qualcuno parla, probabilmente non a torto, di strategia della tensione, ben nota soprattutto ai miei coetanei (il corteo era formato da molti curdi, dei quali Erdogan è acerrimo nemico). S'accusa il solito Is/Daesh, anche in tal caso con fondatissime ragioni. Ma a me bastano quei centotrenta (per il momento) fatti a pezzi da una bomba infame: il più giovane aveva nove anni, la più anziana ottanta. Erano donne - molte -, ragazze, studentesse, lavoratrici, professori di liceo, casalinghe e muratori, laici e credenti. Era un popolo che manifestava, come tanti di noi, diverso da noi. Quanto l'ho respirato, in questi giorni, l'odore della libertà, il privilegio di poter vestire come mi pare, di contestare, sbagliare, pregare e bestemmiare, cantare e scriver

In Turchia via libera alla costruzione di una Chiesa a Istanbul, la prima in 90 anni

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Finalmente sembrerebbe che un paese islamico ha capito che la reciprocità non è a senso unico , cioè ebba essere solo l'occidente cattolico e cristiano a far costruire moscheee .       da www.adnkronos.com/fatti/esteri/2015/01/03/ Le autorità turche hanno autorizzato la costruzione di una chiesa cristiana a Istanbul, la prima dalla fine dell'Impero ottomano e dalla fondazione della Repubblica nel 1923. Lo ha annunciato il primo ministro Ahmet Davutoglu durante un incontro a Istanbul con rappresentanti religiosi non musulmani. La nuova chiesa verrà costruita su terreno statale nel distretto di Yesilkoy, vicino all'aeroporto di Ataturk. Finora in Turchia erano ammesse solo le ristrutturazioni di chiese già esistenti. Si stima che in Turchia ci siano solo centomila cristiani su una popolazione di 80 milioni di persone, quasi tutte musulmane. L'annuncio arriva a poco più di un mese dalla visita nel Paese di Papa Francesco. Tre giorni durante i qual

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vogliono fare entrare la Turchia in Europa. per anni ci hanno rotto i coglioni a noi itagliani, con la storia che avevamo il PIL, il disavanzo, la disoccupazione e chi più ne ha più ne metta, in netta DISSONANZA con i parametri europei, il mercato, la concorrenza. ancora facciamo i clown del teatrino europeo, con le corna del cavaliere, le sue goffe imprese da casanova con le filandesi, o con fazio che nulla riesce a smuovere dalla sua poltrona di pelle umana. intanto tedeschi e francesi hanno cominciato a fare gli itagliani e nessuno gli ha detto nulla. adesso voglio fare entrare in europa la Turchia, dove l'opposizione viene assassinata, gli studenti pestati e torturati se contestano il regime, i curdi sono ghettizzati e trattati come gli ebrei al tempo di zio adolfo... ma che razza di europa è questa? certo, le sinistre e le associazioni turche per i diritti umani dicono: fateci entrare in europa così tutto questo cambierà. ma entrare in europa non doveva essere condizionato al