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Visualizzazione dei post con l'etichetta tumore

DIARIO DI BORDO N°40 ANNO II comunità ebraica e israele dovrebbero fare pace con le loro contraddizioni il caso di Alessandro Orsini ., No’ all’agnello per Pasqua: la scelta di un ristorante di Battipaglia., lezione di kate midlenton all morbosità dei media .

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Dopo le denunce della comunità ebraica il pm della Procura di Roma, Erminio Amelio, ha aperto due fascicoli per istigazione all’odio razziale per il professore Alessandro Orsini e Gabriele Rubini, noto come Chef Rubio. L’indagine per istigazione all’odio razziale di Orsini e Chef Rubio Il 24 gennaio scorso la comunità ebraica di Roma, con il presidente e legale rappresentante della comunità, Victor Fadlun, assistito dall’avvocato Roberto De Vita, ha depositato in questura due esposti: «Per plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e per diffamazione aggravata». Le denunce effettuate dopo i post di Chef Rubio e Alessandro Orsini Al centro delle due querele ci sarebbero i post dello chef, compreso un: «coltello antisionista con manico in legno d’ulivo» pubblicato su X e poi anche il post in cui il professor Orsini, all’indomani del 7 ottobre, avrebbe definito «una rivolta» il mas

laura '75 dopo aver sconfitto un tumore ha fatto karate è arrivata a conseguire la cintura blu.

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 Dall'account stesso della protagonista Laura, classe 75, ha iniziato a praticare il Karate non più giovanissima, nonostante ciò dopo un percorso di formazione costante è arrivata a conseguire la cintura blu. Una strada non sempre facile considerando varie problematiche legate anche a problemi di salute seri a cui è dovuta andare incontro durante questo cammino. Un tragitto di grandi insegnamenti che, grazie al supporto dei due tecnici del "Martial Club Tempio Pausania" : Giuliano Addis e Pietro Manueddu, è riuscita a portare avanti nonostante le difficoltà. Questa esperienza vuole essere una testimonianza per tutte quelle persone che pensano non sia possibile seguire un percorso formativo, come quello del Karate, in età adulta e un'esortazione affinché si portino avanti i propri obbiettivi con determinazione e assiduità. Quello che sento di dire a tutte le persone che affrontano una difficoltà è di non arrendersi mai davanti ai problemi, fissare degli obiettivi e po

L’impresa trasmessa nei monitor delle sale d’attesa dell’Aou La missione della “Sassari” in Qatar Tre biker fra le dune del Marocco «Grazie per il vostro coraggio»

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 dalla  nuova  sardegna    del  2\11\2022    Nuova sfida vinta dopo il tumore, la chirurga Nonnis: «Esempio per tutti»                                 Nadia  cossu   Sassari “Lacrime libere di donne che non temono l’emozione”. Una breve didascalia che dice tanto. L’ha scritta Rita Nonnis, chirurga senologa dell’Aou di Sassari, sul suo profilo Facebook per accompagnare l’immagine del traguardo finale raggiunto dalle “sue” tre combattenti, innamorate della vita e pronte ad accettarne le sfide. In sella alle loro mountain bike, Paola Zonza, Daniela Tocco e Donatella Mereu hanno partecipato alla Marocco Expedition Women Challenge. Quasi quattrocento chilometri percorsi in bicicletta tra dune e terreni pietrosi, tra piste e sentieri del profondo Marocco, dalle montagne al deserto, attraversando piccoli villaggi e remoti insediamenti di popolazioni berbere. Senza però mai perdere di vista l’obiettivo: arrivare all’ultima tappa e urlare al mondo “Noi ce l’abbiamo fatta, potete riuscirci anc

cancro ai tempi del covid . “Operata a mie spese per guarire dal cancro ai tempi del Covid la storia di Marina Gazzini

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da repubblica online la storia che è riuscita ad affrontare un simile problema senza farsi prendere dal panico e dalla paura con intelligenza e coraggio. Tale signora ha Un carattere forte e solare. Lei comunque ha potuto pagarsi l'operazione (anche se non è giusto dovrebbe essere lo stato aiutare il cittadino non solo il privato ), lei è stata fortunata perchè purtroppo c'è chi muore perchè non può pagare di tasca sua non è solo sulla coscienza di chi ci amministra, ma anche di chi evade le tasse e/o ruba impunemente soldi pubblici. L'8 marzo non è solo la data del lockdown a Milano. È anche il giorno in cui Marina Gazzini riceve la diagnosi di tumore al seno. "Il secondo. L'altro l'avevo curato cinque anni prima. È un cancro nuovo, del tutto indipendente dal primo. Mi hanno spiegato che è un caso raro, non sono stata fortunata". Le sfortune, in quei giorni, Gazzini, 55 anni, di Milano, professoressa di storia medievale alla Statale, sembra raccoglierle

Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità

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Se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità e di leggere sulla fiancata, proprio il numero 25 allora ricordatevi della storia di Annalisa Venticinque, che un male incurabile  tumore  \  cancro  ha portato via venerdì 14 aprile ma il cui ricordo continuerà a viaggiare  Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità Annalisa Venticinque scomparsa a causa del cancro: una targa nella cabina del train manager del convoglio numero 25   da repubblica  di   GERARDO ADINOLFI Una storia triste, ma anche di amicizia e di lavoro. Di una giovane hostess dei treni Italo di 33 anni morta a causa del cancro e dell'affetto dei suoi colleghi che, per non dimenticarla, le hanno voluto dedicare un convoglio. Così se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità fate caso al numero scritto sulla fiancata, proprio sotto la cabina di guida. E se leggete il numero 25 a

testamernto di Oren Miller malato terminale

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da www.huffingtonpost.it 04/03/2015 15:08 CET Aggiornato: 05/03/2015 20:57 CET     Condividi 8155 Tweet 121 Commento 39 Venerdì 30 maggio 2014 ho scoperto di avere un cancro ai polmoni al quarto stadio. Le persone nelle mie condizioni non hanno una lunga aspettativa di vita e la cura si limita a renderlo solo più sopportabile. Ci sono altre opzioni da discutere più avanti, come i trattamenti sperimentali. Resto ottimista ma, sinceramente, credo di sapere a che punto mi trovo. Quattro anni fa, nell'estate del 2010, eravamo a Bethany Beach (città degli Stati Uniti) e tutti si divertivano un mondo. I membri della mia famiglia ed alcuni amici erano intenti a costruire castelli di sabbia, facevano continui bagni, insomma tutti erano rilassati... tutti tranne me, il solito ansioso. Avevo centinaia di

il destino e come una lotteria . Malata di cancro prepara il funerale ma .... la diagnosi si rivela errata la storia di Denise Clark

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da  unione sarda  Venerdì 25 luglio 2014 14:39 A Denise Clark era stato diagnosticato un cancro in stadio terminale: lei aveva organizzato il suo funerale e scritto lettere d'addio ai suoi figli. In realtà la diagnosi era errata. Le avevano dato pochi mesi di vita, quindi Denise Clark, 34 anni, di Aberdeen (Regno Unito), aveva pensato a tutto: organizzare il suo funerale, dire addio ai suoi figli con una lettera, godersi l'ultima estate con la sua famiglia. Si è però scoperto che quella diagnosi, che parlava di un tumore in stadio terminale, era sbagliata. La donna quindi farà causa all'ospedale. La storia, raccontata dal Telegraph, è iniziata 5 anni fa, quando era incinta del suo secondo figlio, Luca. Un esame aveva riscontrato un cancro al collo dell'utero e, per salvarle la vita, i medici avevano fatto nascere in anticipo il bambino e sottoposto la mamma a una serie di cure. La malattia, le avevano detto, era stata debellata. Due anni fa il problema si è ri

Cancro come Hiroshima . da http://mattax-mattax.blogspot.it/

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Pensare il cancro di Matteo Tassinari P ensare il cancro .  Come ogni grande e mortale malattia della terra e dell'uomo, il cancro è prima di tutto un "oggetto" da pensare per volgere ad un possibile miglioramento. Un corpo estraneo, vivace, sconosciuto prima, neoplasia (néos “nuovo”, plásis, “formazione”) o tumore (dal latino tumor, “rigonfiamento”), indica una massa anormale di tessuti che crescono in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali e che persiste in questo stato quando va bene, quando va male degenera fino all’approdo di buona speranza, all’epilogo della partita si spera giocata bene, come le poesie Marco di Van Basten o Michel Platinì nel rettangolo verde dove  il vento scombina i capelli, mai le idee. L'uomo nel sacco   Ripensando   alle bufere L' argomentare dell'oncologo   e della letteratura medica, non è sufficiente, come non fornisce neppure un modo di pensarlo, un modo non dico di discuterc