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qualunque giorno è buono per ricordare la Shoah e gli stermini dei Lager Nazi-Fascisti

 Il 27 gennaio del 2015 si celebrerà il 70esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz – Birkenau. Oggi  Alle 18,30  a Trieste, la comunità ebrica della città e l'editore  di  La compagnia del libro porteranno al teatro Miela - con il sostegno del Comune e della provincia - dei testimoni della Shoah che racconteranno la loro storia. Un'occasione per ascoltare le storie di alcuni  , degli ultimi  ,  sopravvissuti ad Auschwitz: Piero Terracina, Sami Modiano, Goti Bauer, Tatiana Bucci. Nel corso dell'evento sarà presentato il libro La ragazza che sognava il cioccolato di Roberto Olla, conduttore, regista e scrittore che da anni raccoglie le testimonianze dei deportati. Il romanzo racconta la storia di Ida Marcheria, rapita a 14 anni dalla sua casa triestina e deportata ad Auschwitz il 7 dicembre del 1943. Sopravvisuta, decise di trasferirsi a Roma, dove aprì una cioccolateria, simbolo di rinascita e luogo di ritrovo per i deportati scampati alla Shoah. Sem

si al ricordo del 4 novembre no alla festa delel forze armate

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ecco perchè  non mi piace  il 4 novembre   e preferisco il ricordo  alla celebrazione  .  Perchè  succede sempre  cosi   gli alti papaveri   scaricano le  loro  resposabilità anche  gravi   su  i loro  subordinati  come del caso sotto riportato     dall'unione sarda  del 3\11\2012   Paolo Gaspari ha ricostruito la verità grazie alle memorie di 16 mila prigionieri Le bugie di Caporetto. Sconfitta,non vile disfatta «Cadorna scaricò le colpe sull’esercito travolto» Il toponimo Caporetto è entrato nella lingua italiana come sinonimo di disfatta, ritirata in massa. Come Waterloo per i francesi,per gli italiani la cittadina oggi slovena è diventata il simbolo della più tragica sconfitta della Prima Guerra mondiale che vide l’esercito austro-ungarico e tedesco sfondare le  linee alpine sull’Isonzo e riversarsi nella pianura veneta.L’Italia fu a un passo da perdere la guerra. Ma da quella battaglia durata d