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SASSARI, UNA VITA DIETRO AL VOLANTE nel suo taxi star e criminali

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in sottofondo    Riummel  di  Francesco de  Gregori  ne  deve aver  vissuto  di storie    il taxista  Antonio Ruzzeddu     che giuda   da 33 anni ma ama il suo “mestieraccio”. Nel cuore il ricordo di una corsa speciale: «Che emozione l’incontro con la Fracci»                                                 da la  nuova sardegna del 5\3\2018 di Luca Fiori SASSARI. Una gelida notte di dicembre di 14 anni fa dal suo taxi fermo davanti a un hotel del centro di Sassari, scese una donna esile, avvolta in un cappotto bianco, che lo lasciò senza parole. Con un piccolo gesto quella donna elegantissima e minuta gli regalò una ragione in più per amare quel «mestieraccio» senza orari e con tanti disagi, che dopo 33 anni non lo ha ancora stancato. Un lavoro ereditato a 21 anni da suo padre Aldo, classe 1932, tra i primissimi tassisti della storia della città. «Signor Ruzzeddu, lei è sposato?» chiese quella donna infreddolita ma dai modi gentili, lasciando perplesso il tassista, a

intervista a Corben Sofia di www.psicotaxi.it

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 Musica  consigliata   preda  dal  suo blog  e  non  : 1) Bill Withers - Ain't No Sunshine  :,  2)  Five blind boys of Alabama - Sins forgiven  .,  3)  Five blind boys of Alabama - Sins forgiven  Inizio  questa  post  citando l'incipit o quanto meno  un pezzo del libro  in questione libreria Feltrinelli di Milano   .  foto dalla bacheca di facebok dell''autrice Appartengo a un'antica dinastia di stronze. La reincarnazione esiste. Sono la somma delle generazioni di vipere che mi hanno preceduto. Ero cattiva ancor prima di nascere." dal libro Psicotaxi - Ed. Unicopli di Sofia Corben ;) Ora cazzeggiando in  rete   e su facebook  scopro   che  la mia amica  del blog   psicotaxi.it  di  lei avevo    già  parlato  ( me  n'ero  anche  dimenticato    )  .  Colmoquesta mia lacuna  con   url   qui sotto   del mio vecchio  post   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2012/11/con-raffaella-e-il-suo-psicotaxi-in-una.html Or

Due viaggi al giorno, 300mila chilometri all’anno sulla 131 È il servizio di “noleggio con conducente a chiamata” Sassari-Cagliari e ritorno: vita in taxi dei fratelli Panai

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  musica  consigliata    io  cd  : riportando tutto a casa de Modena  city ramblers No  drection home    dio Bob Dylan dalla  nuova  sardegna del 21\10\2013 SASSARI Si chiama Roberto come il mito De Niro, il grande Robert che nel 1976 interpretò Taxi Driver di Martin Scorsese strappando Oscar, trionfando a Cannes e nelle sale cinematografiche di mezzo mondo. Ha pure alcuni tratti somatici del Robert giovanile di casa a Manhattan. E la simpatia e il sorriso. Ma nulla ha da dividere col marine Travis Bickle reduce dal Vietnam interpretato dall'attore neworchese. C'è sempre un taxi di mezzo (quello sassarese è oggi decisamente più elegante e confortevole). Ma la guerra del nostro tassista – tutta girata in Sardegna – è meno traumatica. È un percorso di vita quotidiana, per tutti i giorni dell'anno, da Sassari a Cagliari e viceversa. Anche quando a Campeda soffia la buriana e la neve ti blocca. Centocinquantamila chilometri all'anno per collegare le due più grandi

Con Raffaella e il suo psicotaxi, in una Milano noir piena di segreti e bugie

da http://max.gazzetta.it/lifestyle/ 11\10\2012 Tassista di notte e blogger di giorno, Raffaella, una laurea in filosofia e un lavoro "sporco", romanza e spiffera le vite degli altri. Le abbiamo chiesto un passaggio. Ci ha raccontato storie incredibili.  Gazzetta TV Share Mi dà appuntamento un lunedì, a mezzanotte: perché, dice, «è il giorno migliore per quello che cerchi». Mi torna in mente un post del suo blog  Psicotaxi   e penso che ha capito tutto: «La notte a Milano arriva di lunedì, quando  la gente per bene dorme , dentro le lenzuola che odorano di pulito,  mentre io lavoro dentro il mio taxi , bianco come un lenzuolo sudicio, sporcato dalla notte: dalla luce giallastra dei lampioni, dall'odore dei clienti, non come quelli del sabato, tosati e pettinati come aiuole». Chi scrive si chiama Raffaella ed è la nostra «guida ghandiana» alla notte, per questa notte. Stasera tocca a lei raccontarsi, lei di solito così abituata ad ascol