Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta stupro di gruppo

stupri : anche se noi ci crediamo assolti sdiamo per sempre coinvolti .

Immagine
   suggerimenti  artistici Canzoni I sing for my soul  - sara  zaccarelli Oscar 2016, Lady Gaga: "Una canzone per dimenticare lo stupro" „ Perfect Illusion -  lady  gaga  Luca   carboni  -  l'amore  rubato opere  teatrali Lo Stupro. (Franca Rame)   Era il 9 marzo del 1973, il giorno in cui Franca Rame fu aggredita da 5 neofascisti. Questi la portarono su un furgoncino e la violentarono, lasciandola poi sulla strada in uno stato di totale confusione mentale. La violenza fu raccontata dall'attrice nel 1975 attraverso il monologo "Lo stupro", senza dichiarare di averla vissuta personalmente, dichiarazione che fece solo nel 1987 alla trasmissione Fantastico della RAI. “ Potrebbe interessarti:  http://www.today.it/media/lady-gaga-stupro-canzone-oscar-2016.html Seguici su Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930 lo so che come me   srete stanchi di sentirne parlare  e leggere     e  volete  parlare  d'altro ma non  

E ADESSO PROTEGGETELA © Daniela Tuscano

Immagine
leggi anche  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/08/lo-stupro-sia-che-commesso-da-stranieri.html                      disegno di   Tiziano Riverso La chiamerò Luz, in omaggio a una mia cara amica, la peruviana che ha riconosciuto gli aguzzini di Rimini. Quelli che l'hanno presa, percossa, umiliata e stuprata. Vittima anch'essa d'una furia bestiale. Eppure, tendiamo a dimenticarla. Peggio: la mettiamo fra parentesi, come la sua vita precaria, scheggiata e oscura. Luz è una trans, una donna "di vita" - e qui, il vocabolo impiccolisce, si fa misero, quasi una fessura. Sarà. Noi non conosciamo i suoi attimi di gioia segreta, non sappiamo se lì, nel folto delle notti, abbia coltivato un sogno di variopinta pace, magari dei fiori in veranda, un languido occaso. Mi piace chiamarla Luz, luce, perché l'hanno relegata nel buio, ma senza lei, senza la sua sfrangiata sofferenza, gli assassini non avrebbero un volto. Ricorda ogni sguardo, ogni c

L’ANNO ZERO © Daniela Tuscano

Immagine
la sdentenza in questione https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/23/firenze-testo-sentenza-di-assoluzione-per-stupro-di-gruppo-alla-fortezza-da-basso/ Non mi dilungherò troppo. L’ho già fatto in altre occasioni. Con quali risultati, è facile verificarlo. Non ho letto per intero l’ignobile sentenza assolutoria dei sei stupratori fiorentini (quindi italiani, di buona famiglia, cattolici). Né l’affranta lettera aperta della ragazza, oggi ventinovenne. Non ne avevo bisogno. Lei è sola, disperatamente sola. Nessuno potrà capirla, tranne un’altra donna. E non so se potrà bastarle. Non doveva scrivere. Non doveva discolparsi. Non doveva giustificarsi.  Eppure è stata spinta – da sé medesima – a farlo. Ognuna di noi, nelle sue condizioni, si sarebbe comportata come lei. Non ho letto, perché già so. Quando, tra le motivazioni dell’assoluzione, si ricorre alla “leggerezza” della vittima, ai gusti sessuali, alla presunta promiscuità, all’abbigliamento, allo stile di vita, già sappiamo