Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta storie d'immigrazione

perchè parlo \ riporto storie d'immigrazione ed emigrazione Giovane, istruito e del Nord Italia Ecco l'identikit del nuovo migrante [lungo [

Immagine
canzoni  consigliate che sarà - ricchi e poveri Stornelli d'esilio  - (Nostra patria è il mondo intero) di Pietro Gori - Versione integrale  Mamma  dammi cento lire  che in America devo andare -  Traditional italian folk song, about emigrants. Giuditta Scorcelletti: voice Alessandro Bongi: guitars and elctronic instruments. Inizio  il post  con questa  citazione  : << La forza della memoria è nella sua latenza: la memoria emerge, appare, si manifesta fuori d'ogni previsione. >> presa  da L'EMIGRAZIONE COME PATRIMONIO SOCIALE Il Crotonese: 11-13 ottobre 2005 di Emiliano Morrone http://www.emigrati.it/Emigrazione/Emigrazione_cultura.asp  dall'unione sarda   di qualche tempo fa  Migrante (foto simbolo) dall'unione sarda del28 novembre 2013 16:57 insieme all'articolo riportato sotto Uno studio presentato oggi a Barcellona descrive il prototipo delle persone che decidono di lasciare l'Italia per raggiungere altri Paesi in ce

Costretti a radersi in gabbia "Così evitiamo atti di autolesionismo" Al CIE di Lamezia Terme. Gli immigrati-detenuti a rischio rinchiusi in una cabina metallica dove possono fare le loro pulizie personali, sotto gli occhi di tutti. La denuncia è dell' Ong Medici per i Diritti Umani1(Medu).

Immagine
repubblica  online del 27\9\2012 di RAFFAELLA COSENTINO Lo leggo dopo APPROFONDIMENTI LINK Mondo Solidale. LAMEZIA TERME  - In gabbia per radersi la barba davanti a tutti. È la "sconcertante pratica di umiliazione dei migranti detenuti" scoperta, fotografata e denunciata dall' Ong Medici per i Diritti Umani  2 (Medu) dopo una visita nel Centro di identificazione e di espulsione (Cie) di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. I Cie sono prigioni amministrative in cui vengono rinchiusi, fino a un anno e mezzo, gli immigrati senza permesso di soggiorno che dovrebbero essere espulsi dall'Italia. Si tratta di un illecito amministrativo, non di un reato. A causa della lunga reclusione, i migranti vivono un profondo disagio psichico e commettono frequentemente atti di autolesionismo, ingerendo oggetti come pile, penne, cerniere oppure tagliandosi il corpo con qualunque tipo di lama. Per questo non gli vengono consegnati rasoi con cui tagliarsi la bar