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Rom: Daniele, sei anni e un futuro scolastico segnato dalla nascita perchè discriminato dalle linee guida del mistero dell'istruzione

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ringrazio   Daniela  Tuscano  l'amica  e  utente    del blog  e  dei miei Facebook ( pagina  e  account  ) per  averlo riportato sulla  nostra  pagina  Fb   che (  v'invito a visitare  in quanto contiene   materiale  extra  che raramente  causa  impegni finisce qui  sul blog  e  , se  vi va mettere  mi piace  ) ecco  \  riecco  l'indirizzo  internet    https://www.facebook.com/compagnidistrada/ Premetto  che  non sono  d'accordo su molte  cose   dei rom \  zingari  , tipo  picchiare  i bambini    d se non portano i  soldi o altro a casa  ,  picchiarli    e  bruciarli le mani  per  impietosire la gente  quando  chiedono l'elemosina  ,   mandarli a rubare  ,  ecc . a  come   dimostra  la storia   riporta  sotto  essi   sono la sola comunità in Italia vittima di pratiche istituzionali pensate e realizzate su base etnica e per lo Stato. Infatti  Daniele, ancor prima di essere un bambino che si affaccia alla scuola dell’obbligo, è un rom, incasellato in un paragrafo a

Il 5 aprile anche Retescuole sarà in Piazza Scala

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Per noi che facciamo scuola è più facile. La storia e la memoria ci sono compagne; sono arnesi del mestiere. Conosciamo le persone che l'hanno fatta questa nostra Repubblica, gli uomini e le donne che ce l'hanno lasciata come un´eredità preziosa, sacrificando molto della propria vita negli anni belli della loro gioventù, perché allora quel che contava era fare in modo che l'incubo del fascismo e del nazismo, de l razzismo e della violenza contro i deboli non pesasse sul futuro di chi sarebbe venuto dopo. Per noi e più facile perché il nostro mestiere è educare alla cittadinanza nella scuola della Repubblica e sappiamo che la libertà di pensiero sancita dalla Costituzione trova il suo fermo limite quando sconfina nella proposta di violenza, nel vilipendio e nell'offesa contro altri esseri umani. Per questo non comprendiamo come il Comune di Milano potrà consentire l´incontro previsto il 5 Aprile nella nostra città di formazioni neonaziste, negazioniste, xenofobe, omofobe

libertà vado cercando

"La bella che è guarda il fiume ha un nome che fa paura la la la la la la/ a bella che è addormentata ha un nome che fa paura ibertà libertà libertà"              dal  film  Luigi Magni  "Nell'anno del Signore", con Manfredi e Sordi e Enrico Maria Salerno ritorno  a parlare dopo  qualche tempo   ancora  una  volta di libertà  . L'occasione non è  , il testamento biologico  o l'informazione   , ma    questa  news    tratta  da    max di febbraio .La  news   è quest'articolo ( da cui  ho tratto il titolo  del post  )  di  Andrea Rossi   : << Libertà vo’ cercando In un piccolo paese in provincia di Padova c’è un parco che si chiama Parco della Libertà. Un nome, diciamo, impegnativo. All’ingresso del parco c’è un cartello che ricorda, con puntiglio e precisione, tutte le cose che in codesto parco NON si possono fare. I divieti sono 18, gli obblighi nove e gli avvertimenti di pericolo quattro. Non si può: transitare con motocicli e veicoli a moto