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Visualizzazione dei post con l'etichetta sicurezza

Finge una rapina per farsi arrestare: “Non ho dove dormire e voglio allontanarmi dalla droga” ., "Mimmo l'egiziano" il custode che vigila in quartiere: "In tanti anni ho fatto arrestare 36 persone"., Supereroi si calano dal tetto dell'ospedale per salutare i bambini malati: “Il coraggio è il loro"

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   da    https://www.fanpage.it/ Un 40enne è stato condannato per rapina: aveva agito con l’unico obiettivo di farsi arrestare dai carabinieri e andare in carcere. A cura di Giorgia Venturini A distanza di quasi due anni è arrivata la condanna a cinque mesi e dieci giorni per un 40enne marocchino ritenuto responsabile di una rapinata. Rapina messo a segno con l'unico obiettivo di farsi arrestare dai carabinieri e andare in carcere. "Sono io, maresciallo!", avrebbe detto appena visto arrivare il carabiniere. La rapina due anni fa La rapina risale al 16 dicembre 2020. Quaranta minuti dopo mezzogiorno a Carate Brianza (Monza), l’allora 38enne aveva fatto irruzione dentro il negozio "2m parrucchieri"  di via Milano, proprio dinanzi alla locale caserma dei carabinieri.Ai proprietari del salone di bellezza aveva mostrato il taglierino e ad alta voce aveva gridato: "Questa è una rapina, chiamate i carabinieri". Così i militari si erano precipitati subito sul

LA GIUSTIZIA FAI-DA-TE È IL SINTOMO DI UN CANCRO di http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/

mi fa piacere che a destra qualcuno cominci a ragionare.  Infatti  tra  i soliti articoli  ed  interventi malpancisti    finalmente  uno che fa un discorso  equilibrato http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/    Nessuna simpatia per i ladri, ma anche una certa resistenza a legalizzare la giustizia fai-da-te. Perché la morte violenta di un 22enne è sempre una sconfitta per lo Stato. E se il suo uccisore non può essere considerato un eroe, forse è altrettanto ingiusto affibbiargli l’etichetta di assassino. Più probabilmente è a sua volta una vittima, il sintomo di un cancro che pian piano sta divorando la società italiana, ogni giorno più insicura, disincantata, cinica e dunque ingiusta. Ammalarsi è stato inevitabile, se si pensa a qual è la situazione di impunità, scarsa meritocrazia e sostanziale anarchia alla quale intere porzioni di territorio e di cittadinanza sono condannate. Persino le reazioni successive al grave fatto di cronaca di cinque giorni fa – quando un pe

IL FIGLIO MUORE IN UN INCIDENTE. CHIESTI 700 EURO ALLA MADRE PER PULIRE IL SANGUE

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Lo so  che  dovrei accettare il fatto  che purtroppo  succedono e  continueranno a  succedere  simili cose e  che parlarne    è ormai cosa  ovvia  e scontata   cioè il classico   sparare sulla croce  rossa   ma   io  non  ci riesco  forse   per la mia sensibilità   o forse perchè applico alla mia opera  d'arte   questo detto   Infatti  ecco  che .leggendo simili  news , da  http://www.leggo.it/news/cronaca/  di   Venerdì 04 Gennaio 2013 - 14:32 ROMA   Suo figlio è morto in un incidente stradale. È caduto dallo scooter a 15 anni ed è rimasto riverso in una pozza di sangue. Come se il dolore non fosse già un prezzo altissimo da pagare, per Alessandra Mazzetti, la mamma di Valerio Leprini, è arrivata a casa una richiesta assurda, come racconta a Repubblica. "Pensavo di averla sognata la lettera di Sicurezza e Ambiente: settecento euro per ripulire la strada dal sangue di mio figlio, non era un sogno era una beffa, allora piansi".   Sono passati quasi t

Uno spazio per noi donne

Care donne lettrici di Compagni di Viaggio, se aveste la possibilità di ideare e progettare uno spazio dedicato alla cura, alla tutela, all'assistenza ed all'accoglienza delle donne , nella vostra città, nel quartiere in cui vivete, quali elementi e quali prestazioni giudichereste fondamentali, importanti ed idonei per la realizzazione ed il buon funzionamento di questo servizio? Quali sono i problemi e le difficoltà , anche quelle più piccole, semplici e quotidiane, che oggi affliggono noi donne? Che cosa desideriamo , di cosa abbiamo bisogno , e che cosa le istituzioni ed i servizi pubblici e privati sul territorio non sono ancora in grado di offrirci? MariLouLou, curiosa, spera di ricevere tante risposte, non solo dalle lettrici, e vi augura una buona giornata. Se volete leggermi, la mia dimora è sita in   http://trattidanima.splinder.com    Salut à tout le monde!

Pacchetto sicurezza

"Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica" . Scorrono le immagini del video di Vieni a ballare in Puglia , brano in cui Caparezza , con l'acida affabulazione che lo contraddistingue (un bravo anche ad Albano per il cameo), punta il dito sulle morti da taluni, inspiegabilmente, definite bianche. A me son sempre sembrate nere, nerissime. Acri e primitive come il paesaggio del video, arrostato da un sole implacabile, d'un furore malato, metallico, inquinato. Non è il Sud patinato delle agenzie di viaggio, è la periferia africana dei bus scalcagnati e tossici. E' l'Italia. Avevo condiviso questa canzone con gli amici di Facebook, qualche giorno fa. E ieri, la notizia, l'ennesima, maledetta, intollerabile: non in Puglia, ma in un'altra Africa, cioè la Sardegna: Saras . E Saras si aggiunge alla Torino della Thyssen Krupp, alla Milano del ferroviere cinquantenne, alla terra desolata di Michele e i suoi compagni (fratelli). All'

Pacchetto sicurezza a Milano

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zona Rogoredo Milano (fotografia fatta da Donatella C.) Dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza” gli interventi a tutto campo della polizia si sono intensificate. Spesso controllori e vigili salgono sugli autobus a far dei controlli diretti in particolare contro gli immigrati. Ora è anche arrivato l’esercito. Tutti accusano i cittadini immigrati di essere clandestini ma nessuno dice che la clandestinità è tutta responsabilità del governo. Quelli che governo, mass media e settori di popolazione chiamano “clandestini” sono persone che lavorano ma che non possono regolarizzarsi perché la legge sull’immigrazione non lo permette. Molti italiani che si lamentano (ipocritamente) del pericolo “clandestini” hanno poi un “clandestino” alle loro dipendenze che lavora nelle loro fabbriche, cura i loro figli e i loro genitori. Questo testo è un intento di far conoscere ai cittadini immigrati, ma non solo, cosa la polizia può fare e cosa non può fare affinché si possano denunciare gli eventuali

Ma cosa intendiamo per sicurezza?

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La sicurezza andrebbe intesa come un sistema di garanzie per difendere i diritti umani: il diritto alla salute, all’educazione, al lavoro, alla casa, alla libertà di espressione in altre parole il diritto alla vita. La sicurezza è uno dei mezzi principali della realizzazione della politica sovrana che risponde agli interessi di ogni persona e di tutta la società in generale. La sicurezza comprende la pace e lo sviluppo stabile e progressivo della personalità e della società. I regimi autoritari confondono l'orientamento della sicurezza, attribuendole il senso contrario di conservazione dello status quo mediante qualunque mezzo. Questo si esprime chiaramente nel “pacchetto sicurezza” varato da poco, che cerca di giustificare le proprie violazioni ai diritti umani, mascherando gli interessi dei gruppi dominanti ed esaltando pregiudizi, xenofobia e militarismo. Questo “pacchetto sicurezza” che sta minando alla base i diritti civili della nostra società, assomiglia troppo alle leggi ra