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Cantiere o esercito? La sostituzione etnica funziona solo coi lavori di merda da l Fatto Quotidiano3 Apr 2024 ALESSANDRO ROBECCHI

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  Ma chissà perché con salari fermi da trent’anni, l’inflazione che si mangia il carrello della spesa, i giornali che invocano la guerra, i diritti in ritirata, la sanità pubblica gravemente ammalata e un dieci per cento della popolazione che balla intorno alla soglia di povertà, gli italiani fanno sempre meno figli. È davvero un mistero, porca miseria, chi l’avrebbe mai detto? Vabbè, comunque auguri ai 379.000  piccoletti nati nel 2023, pochi ma buoni, benvenuti! E mentre loro se ne stanno beati e ignari nelle loro culle e carrozzine, noi, qui, dobbiamo fare i conti con i giovani italiani che mancano, dannazione. Questo è un problema che ci esporrà a enormi rischi, per esempio quello di leggere altri tweet del ministro Valditara, una specie di incontro di wrestling con la grammatica e la sintassi, dove la grammatica e la sintassi hanno la peggio. Oppure – altro rischio molto sbandierato – di essere vulnerabili ad assalti stranieri all’arma bianca. Nel caso qualcuno ci attaccasse, il n

Maltrattata perché lesbica, il giudice condanna a tre mesi il caporeparto della Lidl Insultata e umiliata sul posto di lavoro perché omosessuale, Sara Silvestrini, 40enne di Lugo, ha vinto la battaglia in tribunale contro coloro che l’hanno derisa e contro il sindacatoi che faceva filone con il padrone

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Non è la prima volta che vengono registrati insulti omofobi sul luogo di lavoro: questa volta è toccato a Sara   Sara Silvestrini . La  sua  è una storia di ordinaria vergogna, omofobia e grande  Da sinistra, Federica Chiarentini e Sara Silvestrini  con l’avvocato Alfonso Gaudenzi da  https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna coraggio.Per anni Sara, magazziniera della Lidl di Massa Lombarda (Ravenna) di 42 anni, ha subìto ogni genere di angheria, vessazione, mobbing puro da parte dei suoi superiori. La sua “colpa”, tra le altre: essere lesbica. Il supermercato Lidl al centro del ciclone Una donna che ha avuto la forza di reagire. Non tutti\e ce la fanno purtroppo. Ultimo il caso dell'insegnante che si è data fuoco nel suo camper. E tutto questo a causa dell'odio della gente. Ma come si fa a calpestare i diritti delle persone in questo modo? me lo chiedo ogni santo giorno…come si fa?! Per fortuna lei non era sola ma aveva accanto una compagna che l’ha sostenuta… se penso  a Cloe

si cerca personale per la stagione estiva ma non se ne trovano ”. Imprenditori e chef si lamentano sui giornali, ma senza dire le condizioni proposte

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  Fanpage.it   51 m    ·  "I ragazzi hanno perso il valore del lavoro: io da giovane raccoglievo le mele per due soldi, e lo facevo con passione. Adesso l’obiettivo è opposto, non lavorare. Lo ripeto: colpa del reddito di cittadinanza, una vera catastrofe" Flavio Briatore si schiera con Alessandro Borghese dopo le polemiche per le frasi su giovani e lavoro. Poi svela quanto paga i suoi dipendenti: https://fanpa.ge/Inqup Alessandro Borghese: “Lavorare per imparare non significa per forza essere pagati. I ragazzi vogliono compensi importanti, da subito” Garavaglia: “Il reddito di cittadinanza affossa il turismo, ha tolto dal mercato gli stagionali”. Ma tutti i dati smentiscono il ministro DI FRASI come queste se ne trovano decine: è il racconto del lavoro nella ristorazione che viene premiato sui media tradizionali. Poi c’è la realtà, l’altro lato della barricata. I numeri: nell’italia in uscita dalla pandemia, il settore alberghiero e della ristorazione è penultimo nella class

Da fattorini a rider SO-DEIl delivery etico è possibile?

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discutendo   con  un amico   sui rider   ho  trovato cercando  online    quest  articolo    diu   https://www.linkiesta.it/ Una riflessione sul passato e sul futuro delle consegne a domicilio, per capire la centralità di questo servizio nel presente e immaginare soluzioni per renderlo sostenibile nei prossimi anni                      Aldo Palaoro Il dibattito sul delivery dura da tempo. Gli ingredienti della miscela che compongono questo servizio la rendono, da sempre, potenzialmente esplosiva, ne abbiamo scritto più volte anche su queste pagine. É un servizio che, già prima della pandemia che l’ha reso spesso imprescindibile, era amato e conosciuto dai clienti, che ne facevano ricorso per comodità, perché poco abili in cucina, o per concedersi qualche piccolo lusso senza uscire di casa, perché soli, per convivere con ritmi lavorativi stringenti. Dunque, la domanda dei consumatori si può considerare il primo ingrediente ormai ineluttabile. Il secondo è l’offerta e non è una novità, i

"Meglio la escort che le avances del capo almeno la mia umiliazione è ben pagata"

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Come  a  repubblica  inchiesta ,dopo il mio precedente  post    in cui pubblicavo un inchiesta sulla prostituzione  fatta repubblica  online  ( trovate  il link   nel post  precedente  )  mi sono  arrivate  alcune critiche con chi fa la escort per vivere, altri più indulgenti. Ed  altri ancora   del tipo : <<  è per gente  come    tollera  come  te    che vuole  legalizzare la prostituzione   che  la  domanda  continua e continuerà   ad  esistere  >>  e menate  simili  tipo questa  arrivatami poco fa  via email   (  a  cui   non rispondo  in maniera  particolareggiata  --  dico    solo questo   che almeno  non sono ipocrita   dicendo  di odiare la prostituzione   e  poi   magari andarci  anche solo a  guardare   cioè  fare il puttan tour    e  faccio come  è chiaramente  esposto  sotto distinzione fra  chi  lo fa  volontariamente  o  e chi lo fa  perchè sfruttata   dai gruppi  mafiosi  \  malavitosi  ovviamente    senza  condannare   chi offre il proprio corpo    --- pe

In mutande e in pantaloni

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Due capi d'abbigliamento estremi. I primi ridotti all'osso, i secondi castigati per antonomasia (eppure, come scriviamo più sotto, qualche testa bacata è giunta a considerarli indecenti). I primi, non solo simbolici (alcuni disoccupati e precari della scuola hanno davvero protestato in questo modo); ma sicuramente anche segno d'una spoliazione, d'una perdita non solo del lavoro, ma della di gnità. Ebbene in questi giorni, molti lavoratori, al Nord come al Sud, sono in mutande. Per lo più nel chiassoso silenzio dei media, in tutt'altre faccende affaccendati. "Devi attirare l'attenzione delle telecamere, altrimenti non esisti" : frase che suona grottesca perché non esce dalla bocca di Fabrizio Corona, ma da uno degli operai della Esab di Mesero , alle porte di Milano, che da giorni, coi compagni, grida sui tetti - il Vangelo coglie sempre nel segno - la sua lotta e la sua resistenza ai licenziamenti. Il regime videocratico impone leggi ferree: tanto val

Pacchetto sicurezza

"Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica" . Scorrono le immagini del video di Vieni a ballare in Puglia , brano in cui Caparezza , con l'acida affabulazione che lo contraddistingue (un bravo anche ad Albano per il cameo), punta il dito sulle morti da taluni, inspiegabilmente, definite bianche. A me son sempre sembrate nere, nerissime. Acri e primitive come il paesaggio del video, arrostato da un sole implacabile, d'un furore malato, metallico, inquinato. Non è il Sud patinato delle agenzie di viaggio, è la periferia africana dei bus scalcagnati e tossici. E' l'Italia. Avevo condiviso questa canzone con gli amici di Facebook, qualche giorno fa. E ieri, la notizia, l'ennesima, maledetta, intollerabile: non in Puglia, ma in un'altra Africa, cioè la Sardegna: Saras . E Saras si aggiunge alla Torino della Thyssen Krupp, alla Milano del ferroviere cinquantenne, alla terra desolata di Michele e i suoi compagni (fratelli). All'

Vrindavan, in India, la città-lager delle vedove bambine....

Nella CASA DELLE VEDOVE, le più coraggiose vi arrivano da sole, sognando di raggiungere il paradiso dove saranno   liberate dal ciclo della morte e della rincarnazione. Ma la maggior parte viene accompagnata, o meglio «scaricata» a sua insaputa, dalla famiglia del marito, ormai defunto. Con lui del resto hanno perso tutto, persino il cognome da sposate. Eppure a portare a Vrindavan migliaia di donne ogni anno non è tanto la fede, ma la disperazione. Questa cittadina dell' Uttar Pradesh, 150 chilometri a sud-est di Nuova Delhi, da 500 anni è un rifugio per le donne spogliate di tutto che qui vivono, se va bene, di elemosine e offerte.   Un lungo purgatorio in terra, un viaggio senza ritorno verso l' oblio: a casa non arriverà neanche la notizia della loro morte. Vrindavan, una città santa quasi tutta per loro: su 56 mila anime, quasi 15 mila sono vedove. Un abitante su quattro. Cinquemila in più rispetto a dieci anni fa. A lanciare l' allarme è il rapporto del Fondo di svilu

OIL documentario del regista indipendente Massimiliano Mazzotta. e la dignità violata del popolo sardo

 Ringrazio www.censurato.splinder.com   per  avermi ricordato   di questo film , che  fra   convalescenza  ed  ultimi esami   avevo dimenticato  .  Ora mi  chiedo   se devo essere i "  continentali  " ad  aprirci gli occhi  sulla nostra terra   ?  .  Quindi  ecco che ciò smetisce un luogo  comune  e  un pregiudizio  da  parte  dei  moivimenti  indipendentisti   e  autonomisti sardi  , specie  sardigna  natzione  che  vedono   " la nazione Italai  "    come  potenza  colonizzatrice  . Ma  d'altra parte  come non  essere   d'accordo  ,  non  li biasimo  , perchè stuiiando   storia  contemporanea  della sardegna  oltre  che  a vedertlo e viverlo  sulla mia pelle   quando  prendo  o  una nave  o un aereo   o nelle  ML \ Nw   a  cui  sono iscritto essendo responsabile di  www.censurati.it  per la sardegna   lo stato  ci tratta  effettivamente cosi  , se  non adirittura   peggio   vedere  , ora  non ricordo  l'url preciso  , ma  lo trovate  cercando all