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"Sembri un maschio": la squalifica di Mili, piccolo talento del calcio In Nebraska, un taglio troppo corto e un piccolo errore di battitura sono costati l'espulsione dal torneo dell'intera squadra di calcio femminile in cui gioca la bambina di 8 anni

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http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/09/ "Sembri un maschio": la squalifica di Mili, piccolo talento del calcio In Nebraska, un taglio troppo corto e un piccolo errore di battitura sono costati l'espulsione dal torneo dell'intera squadra di calcio femminile in cui gioca la bambina di 8 anni. Negli Usa, l'episodio ha suscitato ondate di indignazione e la solidarietà di alcune stelle dello sport  di VALENTINA BARRESI Uno sguardo vivace condito da un taglio un po’ troppo sbarazzino: tanto basta a mettere alla porta una giovane calciatrice, squalificata da un torneo calcistico in Nebraska. Otto anni appena, Mili Hernandez, sognava invece di centrare quella porta avversaria, nel torneo dello Springfield Soccer Club, cui doveva prendere parte domenica scorsa. Ma le sue sembianze “troppo da maschio” e un errore di battitura nell’elenco delle partecipanti non le hanno consentito di essere protagonista di quell’appuntamento tanto importante, in

e poi dicono che gli islamici non fano costruire chiese o luoghi di culto alle altre religioni Interfede: in Burkina Faso gli islamici costruiscono chiesa protestante

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da  https://ecumenici.wordpress.com/ del 15\1\2016 Interfede: in Burkina Faso gli islamici costruiscono chiesa protestante In Burkina Faso una chiesa battista costruita grazie alla comunità musulmana Nel villaggio di Mana la donazione di un terreno consente la nascita di un nuovo luogo di culto E’ il pastore Henri Yé, presidente dell’Unione delle chiese battiste del Burkina Faso, a raccontare la storia in un’intervista concessa al portale francese “Regard protestants“. Nel villaggio di Mana, nei pressi del confine con il Niger, lui e il suo gruppo di fedeli erano in procinto di chiudere la locale missione di evangelizzazione per carenza di fondi e conseguente difficoltà di gestione. «Il responsabile del villaggio, di religione musulmana ci ha convocati e ha voluto conoscere la natura dei nostri progetti – racconta il pastore Yé – : una volta compresa la serietà delle nostre iniziative e il rischio concreto di nostro ritiro dalla zona, ci ha comunicato che la comun