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Rudolf Raftl, il portiere che rimase senza patria

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  da   http://carotenuto.blogautore.repubblica.it/ La sera dell’11 marzo del ’38  sono andato a dormire ed ero austriaco. Quando mi sono svegliato avevano fatto di me un tedesco. Anschluß. L’annessione di Hitler. Ero andato ai Mondiali del ’34 in Italia come portiere dell’Austria, quella mattina in cui mi svegliai senza patria mancavano tre mesi ai Il Wunderteam era Bican, Josef Bican, attaccante, l’uomo che ha segnato due gol più di Pelé. Li ha contati la rivista argentina El Gràfico, escludendo quelli delle amichevoli.   Bican 759, Pelé 757 . Da bambino giocava senza scarpe, per questo era diventato così bravo. Una volta sua madre invase il campo e picchiò con un ombrello l’avversario che gli aveva fatto fallo. Finì a giocare per la Cecoslovacchia. Il Wunderteam era stato Hiden, Rudi Hiden, portiere. Il mio modello. Respingeva con i pugni e andava incontro agli attaccanti urlando, aveva fatto il fornaio. Poi giocò per la Francia. Il Wunderteam era Sindelar, Matthias Sindela

Una decisione scellerata, tanto patetica quanto razzista

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Una decisione scellerata, tanto patetica quanto razzista. Una nuova vergogna va ad aggiungersi alle tante altre che l’Italia da un paio d’anni a questa parte si carica dietro. Per un attimo la mia mente è tornata al Vangelo, in particolare a quelle parole di Cristo che affermavano “ho avuto fame e mi avete dato da man giare, ero forestiero e mi avete ospitato, malato e mi avete visitato” . Mohamed Ba ha ricordato il dramma degli immigrati nello spettacolo Traslochi andato in scena lo scorso aprile al Teatro Officina di Milano. Ciò che mi stupisce e addolora allo stesso tempo, è che buona parte dei cattolici sono addirittura favorevoli alla decisione del Ministro Maroni di rimpatriare 227 immigrati venuti in Italia per cercare un po' di pace. Francamente provo un profondo senso di vergogna per questo tipo di cattolici. Da sempre la Chiesa, ma ancor prima di essa lo stesso Cristo, c’insegnavano a vedere Lui in ogni nostro fratello più piccolo ed indifeso. Ma mentre la Lega festegg

La festa del padre

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Anniversario . Il 19 marzo 1994 cadeva di sabato. Lo ricordo benissimo perché, il giorno dopo, il placido, mite e sonnacchioso cristianesimo della nostra cittadina di provincia subì una sferzata imprevista. "Assassinato in chiesa" , titolarono a caratteri cubitali i maggiori quotidiani. L'assassinato era don Giuseppe Diana , don Peppe per gli amici. Non era la prima volta: nel settembre '93 l'aveva preceduto un suo omonimo, don Pino Puglisi; e poco tempo era trascorso dal martirio di mons. Oscar Romero , in un Salvador così maledettamente uguale al nostro Sud. A lui, ne sono sicura, non piaceva la definizione "prete anticamorra"; e lo stesso potrebbe dirsi di don Puglisi e monsignor Romero. Un prete "anticamorra" (o antimafia, antidittatura, antirazzista ecc.) è infatti, o dovrebbe essere, una tautologia. Un prete "anticamorra" è un prete che fa il prete . A don Peppe bastava la Bibbia. "Per amore del mio popolo non tacerò"

L'ultima dell'anno

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  Gerusalemme: il Monte degli Ulivi e la Valle di Giòsafat.     Senza il Gruppo Emmanuele non avrei mai visitato la Terra Santa: Israele. Se lo sapesse, papa Benedetto potrebbe accusare un colpo fatale. Lo vedremmo aggirarsi smarrito nei sacri palazzi, con lo sguardo sbilanciato e roteante di chi avverte sgretolarsi il suo mondo cristallino. Degli omosessuali credenti e, per di più, in pellegrinaggio:  il concretarsi, per lui, d'un mondo rovesciato, forse dell'Apocalisse prossima ventura. E io, al loro fianco, ancor più inspiegabile! Ma lo lascerei volentieri ai suoi impolverati fantasmi di eugenica spirituale. Gesù era il rifiutato e tra i suoi avi contava prostitute, trafficoni, in altre parole tipi sghembi. Il mito della "purezza" non è cristiano nella sua origine. Ma l'angolo di Dio è anche l'angolo più pagano .   Presso il Muro della Spianata del Tempio, conosciuto come Muro del Pianto.   Assieme ai miei amici ho ripercorso, durante i mesi estivi, le tap

Memoria, speranze e futuro

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PELLEROSSA E MERIDIONALI Con questo articolo vorrei rievocare la memoria di alcune terribili esperienze storiche in cui sono stati consumati veri e propri eccidi di massa, troppo spesso dimenticati o ignorati dalla storiografia e dai mass-media ufficiali. Mi riferisco allo sterminio degli Indiani d’America e ai massacri perpetrati a danno dei “Pellerossa” del Sud Italia, vale a dire i briganti e i contadini del Regno delle Due Sicilie. Dopo la scoperta del Nuovo Mondo ad opera di Cristoforo Colombo nel 1492, quando giunsero i primi coloni europei, il continente nordamericano era popolato da circa un milione di Pellerossa raggruppati in 400 tribù e in circa 300 famiglie linguistiche. Quando i coloni bianchi penetrarono nelle sterminate praterie abitate dai Pellerossa, praticarono una caccia spietata ai bisonti, il cui numero calò rapidamente e drasticamente rischiando l’estinzione totale. I cacciatori bianchi contribuirono così allo sterminio dei nativi che non potevano vivere senza que

Senza titolo 1432

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In questi. giorni durante la festa    cittadina pr amria bambina   chiaccherando con gli amici  i di uomini e donne. Mi viene in mente  la Ursula Hischmann, vissuta a Berlino negli anni '20. Era straordinaria. Ecco perché . Come  afferma nell' ultimo  numero del  inserto settimanale  D  ( qui  la versione online  )  del  gruppo repubblica  - espresso    la   bravissima Concita de  gregorio  : << L e donne contengono, gli uomini espellono. Le donne conservano ogni cosa insieme, gli uomini distinguono e archiviano per parti separate. Le donne - anche per morfologia, per il ruolo che è loro assegnato dal corpo - condividono, agiscono dentro. In generale accolgono. Gli uomini per la stessa ragione selezionano, temono la contaminazione e ne diffidano non conoscendo -che privazione - l'incanto originario delle vite che si mescolano e che nello scambio si arricchiscono, crescono. Procedono per analisi, protesi in fuori, difettano nella sintesi. Si faceva in tarda estate qu