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Rom: Daniele, sei anni e un futuro scolastico segnato dalla nascita perchè discriminato dalle linee guida del mistero dell'istruzione

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ringrazio   Daniela  Tuscano  l'amica  e  utente    del blog  e  dei miei Facebook ( pagina  e  account  ) per  averlo riportato sulla  nostra  pagina  Fb   che (  v'invito a visitare  in quanto contiene   materiale  extra  che raramente  causa  impegni finisce qui  sul blog  e  , se  vi va mettere  mi piace  ) ecco  \  riecco  l'indirizzo  internet    https://www.facebook.com/compagnidistrada/ Premetto  che  non sono  d'accordo su molte  cose   dei rom \  zingari  , tipo  picchiare  i bambini    d se non portano i  soldi o altro a casa  ,  picchiarli    e  bruciarli le mani  per  impietosire la gente  quando  chiedono l'elemosina  ,   mandarli a rubare  ,  ecc . a  come   dimostra  la storia   riporta  sotto  essi   sono la sola comunità in Italia vittima di pratiche istituzionali pensate e realizzate su base etnica e per lo Stato. Infatti  Daniele, ancor prima di essere un bambino che si affaccia alla scuola dell’obbligo, è un rom, incasellato in un paragrafo a

20 anni e passa di caccia alle streghe e di malpancismo stanno danno i frutti il caso di Terni ( Terni, lite a scuola per una catenina a forma di croce ) e il caso di Pisa, lettere anonime razziste a ragazzina di 14 anni, nata in Italia da genitori senegalesi,: “Mai visto una negra che prende 10 in Diritto”

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Una semplice lite tra ragazzini ( stata trasformata in uno scontro tra religioni. In nome di quel crocifisso di cui l'italiano medio si ricorda a fasi alterne, cioè quando fa comodo. ovviamente senza generalizzare La bassezza morale e l'ignoranza di questo popolino e dei nostri politicanti  malpancisti      è tale da coinvolgere anche i bambini, che sono gli unici veramente in grado di non etichettarsi a vicenda in base alla religione o al colore della pelle.Infatti Il papà del ragazzino accusato: "La religione non c'entra. Come fa a dire qualcosa contro, se non parla italiano ?". >> (   vedere  qui  l'articolo  )  Ma la mamma della dodicenne aggredita non molla: "Vogliamo le scuse". Ma nonostante le versioni contrastanti la destra non risparmia i commenti, da Salvini alla Meloni passando per Alfano Questo atteggiamento è quanto di più lontano ci sia dall'essere cristiani. La  seconda  storia   invece  è oltre

ecco perchè l'italia è allo sfascio con una classe politica imbelle ., corrotta e marcia i fatti di bullismo a Verrcelli e Treviso e l'indifferenza dei prof

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l'argomento del post d'oggi avrebbe dovuto essere una mia recensione del film il giovane favoloso film su leopardi di Marti Martone Ma l'aumento di atti di bullismo e di violenze nell'ambito scolastico testimoniato da queste due fatti di di cronaca che riporto sotto mi hanno fatto cambiare proposito . Quindi il post  originatrio è destinato a data da destinardsi . Dopo questa premesa    veniamo   ai casi in questione  Il primo da http://www.ilfattoquotidiano.it / del 13\3\2015 Protagonisti dell'aggressione un ragazzo e una ragazza di sedici anni. Una compagna ha ripreso la scena: nel video compare l'insegnate che non interviene. I Carabinieri denunciano, non è esclusa un'indagine interna della scuola. Sputi e botte in classe, a una ragazzina disabile, davanti all’insegnante che non interviene. L‘aggressione, in una scuola di Varallo, nel Vercellese, è stata ripresa e poi diffusa su Whatsapp e sui social ne

.Chi lo dice che le autogestioni delle scuole siano solo vandalismi ignora il cadso di Torino, studenti in autogestione ristrutturano la scuola: “Qui cascano i muri”

  Stiamo restaurando la nostra scuola , giusto per starci qualche altro mese e non ritrovarci sotto le macerie ”. Gli studenti dell’ istituto per geometri Alvar Aalto di Torino hanno iniziato lunedì un’ autogestione molto particolare: fra un’assemblea e un’altra hanno iniziato a fare manutenzione “Le istituzioni non sono presenti, i muri ci cadono addosso – racconta Stefano , uno dei rappresentati degli studenti – Quest’anno ci siamo voluti mettere in campo per dare una mano alla scuola”. Ovviamente i fondi non bastano nemmeno per comprare i materiale “Quindi- spiega il prof. Eugenio Chiambretto – studenti e docenti si sono autotassati per comprare i materiali”                                          di Cosimo Caridi