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La banalità dello scrivere di matteo tassinari

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La banalità dello  scrivere             di Matteo Tassinari M ettiamo subito in chiaro su ciò che ho scritto e leggerete, consapevole del fatto che questo post mi creerà alcuni “nemici”, ma non è certo un problema questo, ognuno la pensi come vuole, concetto basico. Poi è opportuno specificare che coi soldi propri, ognuno di noi ci fa quello che vuole, scriverlo mi rende pure banale ma è necessario. Ognuno è libero di sfamare i propri vizi e virtù come crede meglio, anche in riferimento alle cose che fanno male. E questa l’abbiamo detta una volta per tutte.  P oi vorrei mettere in chiaro le sciocchezze invidiose, compagne inseparabili, le maestrine “sotuttoio” e persone insopportabili che si credono geniali e le donne che si ritengono delle gran gnocche. Da adesso, metto sul tavolo anche il cinturone con tutti i proiettili pronti all’uso e verrà fuori la vanità della sciantosa ubriaca o chanteuse alcolisticamente ebbra. D etto ciò, che nessuno avrà capito, en

Ma dove sono gli altri scrittori italiani ? hanno lasciato solo Erri de luca unia eccezione Fabio Geda e Laura Pariani,

Ma dove sono gli altri scrittori italiani?????? Se fosse capitato a loro di essere incriminati per le loro parole??? Questo silenzio è imperdonabile. Personalme nte, non spenderò più' neanche un centesimo per comprare e leggere chi non difende il diritto di parola contraria in Italia. ‪#‎ iostoconerri‬ "Fosse capitato a un altro scrittore, poeta, filosofo, scienziato, di essere incriminato per la sua parola contraria, sarei andato al suo processo. Avrei voluto ascoltare gli argomenti della pubblica accusa e della parte civile, per sapere in che tempo e in che paese mi trovo. Nell’aula 52 del Tribunale di Torino il 28 gennaio 2015 c’era, fitta in piedi come in tram, una piccola folla di lettori. Di scrittori erano presenti un uomo, Fabio Geda, e una donna, Laura Pariani, a nome personale e non delegati di una categoria assente. Fuori di quell’aula e nei giorni precedenti altri gruppi di lettori si riunivano per leggere a voce alta le pagine di uno scrittore i

Saviano: «La Costa Smeralda supermarket della droga». e poi dicono che in sardegna non c'è mafia

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Mi sa  che  Pino Arlacchi   dovrà  riscrivere o aggiornare   il suo   libro  (  copertina  a destra  tratta  dal suo sito  in cui  trovate   il libro in pdf  )   . Infatti questa intervista a   la  nuova sardegna   di  Roberto Saviano  in tour in sardegna in questi giorni pere presentare  il suo ultimo libro  e l'arresto di Graziano Mesina    ex bandito  per  estorsione  e  droga    testimoniano il contrario  L’autore di “Gomorra” analizza il ruolo di Graziano Mesina nel traffico della coca. «Lui era solo uno dei terminali, l’isola è per le cosche una piattaforma girevole» SASSARI. La droga muove il mondo. La cocaina, in particolare, muove il mondo. Il traffico di stupefacenti è il cuore di un’economia criminale che ha infiniti collegamenti con quella legale. Niente sfugge al meccanismo infernale. Nessuna parte del mondo globalizzato ne è esclusa. Quindi neppure la Sardegna. Roberto Saviano, che queste cose le dice e le scrive,capita nell’isola mentre centinaia di carabin