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Visualizzazione dei post con l'etichetta rock

LIBRI Il fuoco dentro. Janis Joplin – Barbara Baraldi

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 Esso   è il mio  primo  libro    di barbara  Baraldi  che  leggo. MaXi solito se un libro mi attrae , cime questo , nel giro diuna massimo sue lo finisco . Ma qui ci ho impiegato  un estate. Infatti esso è  scritto magistralmente /  talmente  bene   che   si  legge tutto  d'un  fiato  un   capitolo  dopo  l’altro,  salvo  che  non siate sensibili  ed  impressionabili    alle storie   tristi  da leggerlo  con lentezza  .  Durante  la lettura     sembra   di  riascoltare  (  a  scoltare  per  chi  non la  conoscesse  o non  la  ricorda  ) la sua voce  della  Joplin    che   esplode in un torrente di colori e sensazioni, è ruvida e levigata allo stesso tempo, possiede la solennità del gospel, la grinta del rock e il dolore del blues. Un romanzo   avvincente  con  punte   di poesia . Sembra   se vogliamo essere  fiscali \  pignoli    nonostante  il genere  sia  diverso , una eccellente  sceneggiatura  cinematografica  del  tipo  di   ray  donovan  [ serie  di netflix ]  o    di un una

Crosby, un'Odissea americana di © Daniela Tuscano

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Alla fine, incredibile ma vero, il traguardo degli 80 l'aveva raggiunto pure lui. L'aveva addirittura superato d'un pelo, come Ulisse dopo aver avvistato il monte del Purgatorio. E hai voglia a dannarlo nelle Malebolge, intanto l'inosabile l'aveva acciuffato, coi suoi occhi umani, eternando l'attimo. David Crosby è stato l'eroe di un'Odissea americana, sognata, sognante, ma con un lascito di cruda malinconia.  Uno dei primi successi recava un titolo europeo, francese, "Déjà vu", peraltro legato ad alterazioni transoceaniche. Ma Crosby non fu solo sesso, droga e rock'n'roll. Come Ulisse si perdette e sbalestrò, si riprese, ricominciò e cadde. Gli ultimi tempi voleva tornare "per l'alto mare aperto" ma si era poi arreso all'età e alla ragione. Déjà vu anche per questo senso del limite, oggi così raro, e in fondo eroico; non si è indispensabili anche perché lui, nel tempo, aveva già fissato i suoi capolavori. Due su tutti

ascoltando “I contain multitudes” e “Murder most foul” di Bob dylan si capisce perchè il nobel è meritato

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Anche  se  tale articolo   è  troppo   duro  perchè :  stronca  sul nascere ogni critica ed orientamento  culturale diverso volendo  avere  per forza   ragione  e  che  tuytti  debbano pensarla  cosi     e  guai  a  contestare   il pensiero ufficiale  e  dire  qualcosa  che non va    ,    demolisce \ stronca ingiustamente  con i   soliti schemi del passato uno scrittore  che  non condivide  .  Stavolta  a  fottutamente  ragione  in  quanto la maggior  parte  delle critiche   alla  giuria  del premio nobel  erano  fallaci   e poco costruttive   . Ecco quindi    che   spesso i mezzo alla merda   ci sono  , ovviamente vanno ripulite   e liberate  dallo  sporco e  dalle incrostazioni  .  da  il foglio.it  el  28\4\2020 Si pentano coloro che criticano il Nobel a Bob Dylan Le due nuove canzoni dylaniane sono letteratura alta e vertiginosa, piene di citazioni esplicite e occulte di Camillo Langone Si pentano, coloro che criticarono il Nobel a Bob Dylan. Si pentano e si cospargan

La musica pop? È sempre più triste. E il rock in via d'estinzione ?

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  per  approfondire  https://it.wikipedia.org/wiki/Musica_pop purtroppo è vero http://www.repubblica.it/scienze/2018/05/18/news Sì, è vero: ai piani alti delle classifiche arrivano soprattutto i brani con un alto tasso di “felicità” ma la realtà è che, nell’arco degli ultimi trent’anni, il tenore medio delle canzoni che accompagnano le nostre giornate si è fatto più oscuro, fuligginoso e depressivo. Lo svela una massiccia indagine appena pubblicata su Royal Society Open Science che arriva appunto a queste conclusioni. I ricercatori dell’università della California, sede di Irvine, hanno scoperto che "la felicità è in ribasso, la brillantezza sta calando mentre la tristezza cresce" spiega Natalia L. Komarova, una delle coautrici insieme a Myra Interiano, Kamyar Kazemi, Lijia Wang, Jienian Yang e Zhaoxia Yu. E il punto è che c’è perfino un’apparente contraddizione, visto che “le canzoni di successo stanno diventando più ballabili e con ritmi da party”. Festa mesta,

Umberto Palazzo: ‘In Italia il rock è morto’

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  ti potrebbe interessare    http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/11/musica-il-rock-stona-con-la-morale.html   dal ilfattoquotidiano   Umberto Palazzo, poeta del nostro tempo Edoardo Bennato, una vita di rock arrabbiato Il perché oggi esser DJ fa molto ROCK  Questo articolo  conferma   quanto diice  l'articolo di letter43  (  vedi primo url  sopra  )    e  non è     si  legge contestualizando i  insieme i  due articoli    con qwuanto dice  il mio utente  facebookiano  Piergiorgio Palese ecco…questo ci mancava… questi del Fatto Quotidiano hanno iniziato una nuova crociata! E vai di metodo Boffo pure contro il rock...  il fattoquotidiano    di    Marco Pipitone   |   15   novembre 2013 Agitatore di masse, nel senso che su Facebook “le spara” e ciò che ne consegue è vincolato a un ritorno di “ like ” davvero impressionante. Lo ricordiamo anche per aver  messo in scacco la Siae; la class action  da lui

Notti Notturne: "The rocky horror picture show"

Notti Notturne: "The rocky horror picture show" : Non sognatelo. Siatelo! di Matteo Tassinari Apoteosi dark. Il "Rocky horror picture show" , ha portato in scena... Saluti cangianti!

lo schifo resta la bellezza muore . 5 aprile, triste giorno per il grunge

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a volte fra lavoro e cazzeggio mi sfuggono news importanti .Ma va beh non sempre si può stare dietro a tutto o per rimanere in musica :<< Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento? Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento. >> ( una famosissima canzone di Guccini non riporto il titolo perchè è talmente famosa e stra nota che anche mia nipote che ha 6 anni la conosce ) da http://fabiocaironi.wordpress.com/ 5 aprile, triste giorno per il grunge Sono morti entrambi il 5 aprile. Entrambi sono stati grandi alferi del grunge, e sono scomparsi al termine di un percorso di autodistruzione, spia di un profondo malessere. Kurt Cobain e Layne Staley, rispettivamente leader di Nirvana e Alice in Chains, condivisero i successi in vita, e il giorno della morte. Cobain se ne andò nel 1994, Staley otto anni più tardi, nel 2002. Paladini di un movimento, il

Il Rock, questo ambiguo compagno di viaggio...

Rabbia e speranza. Inganno e purezza. Illusione, denaro, successo. Utopia e mercato. Fiera delle vanità e tormento. Cambiare il mondo: è l'eterna speranza che consuma il cuore  di chi, guardandosi intorno, non riesce a trovare conforto. E' il mito di Prometeo all'albore di tutti i tempi che rifugge dalla divinità per donare la scintilla del fuoco al mondo che vaga nell'oscurità e nel freddo. E nel ghiacciaio moderno, una delle tante forme di fuoco è una parola che ha mille facce: il Rock. Il Rock che è o può essere poesia e purezza, ma al tempo stesso truffa, business, inganno e finzione. Che viene dato periodicamente per spacciato e puntualmente risorge. Strumento di cambiamento o mezzo per la ricomposizione? Dietro l'estetica c'è l'industria o esiste un'etica? E' impossibile dirlo... le cose oggi sono complesse e bisogna abituarsi a capire le sfumature, perchè il bianco ed il nero non esistono più e forse non sono mai esistiti. Il Rock a volte è un