Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta ritorno alla vita

La nuorese Pierpaola Porqueddu si rimette in gioco per il pubblico a 47 anni Venti anni fa lo stop alla carriera. Oggi conquista la copertina di “Amadeus”

Immagine
queesta  vicenda    conferma   come già  dicevo nell'introduzione del precedente post  : <<   Cagliari, aveva chiamato i carabinieri per interrompere il violinista: ora lo invita a suonare all’inaugurazione del negozio .... >>  l'importanza  e   la base  musicale   critica  o  acritica  che  sia     è  contenuta  nella  vita  di tutti  i  giorni  da  lanuova  sardegna  del  19\6\2023 Ha un tono di voce che il suo racconto sembra un preludio in sol minore. Le parole, le vibrano. Modulate, leggere, decise. L’accordatura è perfetta, la stessa frequenza di un diapason. Dita lunghe e affusolate, pronte a danzare, a carezzare e picchiare, a esultare lungo i tasti bianchi e neri. Sorride, soprattutto. Ha un sorriso grande così, vero, profondo. È un sorriso felice. «Sì, ora sono pronta» gioisce Pierpaola Porqueddu. «Ci sono voluti venti anni, ma adesso non vedo l’ora di tornare sul palcoscenico» dice la pianista nuorese. È così che rinasce una musicista: a 47 da co

8 settembre 1943: la città che salvò i soldati, La rinascita di Paraloup, prima borgata della reistenza in piemonte , Seppellire 2000 partigiani, la missione di Nicola Grosa

Immagine
 Lo   che  l'8   settembre è passato   e  quuindi   secondo alcuni\e  di voi   ed  la celebrazione  rituaslistica  sarei fuori tempo  . Ma   storie  e   vicende  non hanno una  data  fissa   e  sono   perchè    anche  chi  le usa  come  mezo strumentale  o   ideologico   sono  ancora  vive  a prescindere  dal  calendario  . Ma     sopratttutto   Anche la disperazione impone dei doveri E l'infelicità può essere preziosa Non si teme il proprio tempo, è un problema di spazio Non si teme il proprio tempo, è un problema di spazio Geniali dilettanti in selvaggia parata Ragioni personali, una questione privata Geniali dilettanti in selvaggia parata Ragioni personali, una questione privata La facoltà di non sentire La possibilità di non guardare Il buon senso, la logica, i fatti, le opinioni, le raccomandazioni Occorre essere attenti per essere padroni di sé stessi Occorre essere attenti  Ma  ora  bado   alle  ciancie  ecco  le  storie  8 settembre 1943: la città che salv

L'esclusione, la solitudine e poi la gioia che esplode. Diventare genitori ai tempi del Covid

Immagine
Messaggi, foto, videochiamate, filmare ogni istante con il neonato in camera non basta, non è confrontabile con l'emozione della realtà. Stavolta la tecnologia non può replicarla. Le voci di neo genitori da Napoli e dalla Campania di Tiziana Cozzi 12 SETTEMBRE 2021  Tommaso Oliviero, docente di Economia bancaria alla Federico II, ha visto il suo Lorenzo, esattamente due settimane dopo la nascita. "E' stata un'esperienza traumatica, prima la gravidanza e poi il parto in pandemia - racconta - quando l'ho visto, ho pianto tantissimo, la tensione accumulata in quei giorni è stata tanta. Ho aspettato davanti all'ospedale per ore che nascesse, sul marciapiedi davanti alla Clinica dei Fiori di Acerra. E, mentre aspettavo, pensavo ai racconti gioiosi dei miei amici, la nascita è uno dei momenti più belli della vita. A me tutto questo è stato negato. Un periodo meraviglioso è stato trasformato in un incubo dal Covid . Da ottobre non ho assistito più alle ecografie, non

chi lo dice che la Techno sia sia solo femminile la storia di flavia flaus ed altre storie

Immagine
 la tecno  genere   nato maschilista    come  dice  wikipedia alla  voce  Techno     sta diventando o è solo un eccezione anche femminile ?   come dimostra  quest'articolo   dell'unione  sara del 13 settembre  2018   e la  storia della dj flavia laus un icona di energia ed eleganza,  come  l'ha definista sempre l'unione  sarda   in  questo articolo   . Essa  da poco trapiantata a Berlino dopo aver lasciato Milano, sua seconda casa per alcuni anni, in vista di prestigiosi progetti originali. La DJ algherese ha --   sempre  secondo  l'ìunione ---  entusiasmato la platea  del Rkomi  festival  a Porto Cervo  con la sua capacità di trasmettere emozioni e coinvolgere il pubblico(  come di mostrato  anche  dai suoi account  facebook   ed  istangram  )   che era rappresentato da ascoltatori eterogenei affascinati dalle selezioni di un'artista sarda già molto apprezzata a livello internazionale. La seconda è

Genoveffa, storia a lieto fine di una tartaruga marina sfortunata. da prigioniera all'acquario d'alghero a libera in mare

Immagine
  Unione sarda   Martedì 09 luglio 2013 17:53 Prioginiera" per 35 anni in una piccola vasca dell'acquario di Alghero. Adesso per Genoveffa, così era stata ribattezzata la tartaruga marina, inizia una nuova vita con la speranza che presto possa tornare tra le onde del mare. Ha un lieto fine la travagliata storia di un esempplare di Caretta caretta che nei giorni scorsi è stata sequestrata dal Corpo forestale dello Stato all'acquario di Alghero. Dopo le visite e i controlli alla clinica veterinaria Duemari di Oristano, adesso Genoveffa si trova al Cres di Torregrande (il Centro di recupero delle tartarughe del Sinis), dove sarà rimessa in sesto con l'obiettivo di liberarla in mare, non appena le sue condizioni lo consentiranno. LA STORIA - L'esemplare femmina di Caretta caretta era stata catturata nelle acque del Mediterraneo nel 1977, prima che entrasse in vigore in Italia la Convenzione di Washington (Cites) per la tutela di specie animali