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DIARIO DI BORDO N 15 ANNO I .Maurizio de Giovanni dice addio a convegni e presentazioni: «Mi chiamano zecca, tuttologo, presenzialista. Basta così» ., Turista distrugge statue romane nel museo: «Sono contro la mia religione»., ed altre storie

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mi sa , ma non riesco a trovare nè il coraggio nè un equilibrio per non passare per egoista , farò pure io una cosa del genere   da    Maurizio de Giovanni dice addio a convegni e presentazioni: «Mi chiamano zecca, tuttologo, presenzialista. Basta così» | Corriere.it  del 4\10\2023 Lo scrittore e l'annuncio su Facebook: «Ho continuato a dire di sì, nonostante chi mi chiedesse aiuto non mi abbia sostenuto quando mi sono lanciato in crociate sociali» Per uno scrittore che sa usare la parola (ed è molto generoso) quelle definizioni così banali forse sono il colpo definitivo. E così Maurizio de Giovanni ha deciso di dare un taglio a convegni e presentazioni altrui: «A partire da oggi, con esclusione degli impegni già assunti che cercherò di mantenere e delle occasioni di carattere sociale e di beneficenza che non si sovrappongano al mio lavoro, vi prego di non invitarmi, convocarmi, chiedermi o pregarmi di fare cose a supporto del lavoro degli altri. Noi zecche, sap

andare avanti senza cadere nella nostalgia

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  canzone  suggerita   un  altro  giorno  è  andato -  Francesco  Guccini    Leggi  anche   https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/08/conservare-tutto-o-eliminare-qualcosa.html Mi è capitato  in chat  o dirette  facebook    a discussioni   tra  autori ed  lettori   di  saghe   tv  o di  fumetti  ,  spesso molti  di noi  ,  sottoscritto compreso , nelle proprie passioni   finiscono sempre  ( o  quasi  )   con l'indetificare  una  serie   con l'età  dell'oro a  cui  rimanere    indissolubilmente  legati  .   Può  trattarsi   : dei vecchi valori , del vecchio modo di fare politica ,delle cose ( vedere la foto al centro sopra ed al lato destro ) ,della produzione artistico letterario  di un detterminato periodo  in cui s'è cresciti grandi autori.Nel  caso i fumetti )   qualche  scuola  artistica  particolare   o  quache  ciclo di storie   che  ha  lasciato un segno . IL risultato   , indipendentemente  dalle  generazioni   ,  è  sempre  lo stesso  :  qualcosa  &q

'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DELLE BANANE O DEI DATTERI ?

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  Lo stesso Paese che per anni ha onorato Falcone e Borsellino ora sostanzialmente tace. Berlusconi mira al Quirinale: condannato, amnistiato, prescritto, tuttora indagato e imputato, osa farsi avanti. Secondo la Cassazione ha finanziato la mafia, quella associazione criminale che ha ucciso Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica. È una vicenda che ci copre di vergogna. Non solo per la sfrontatezza del candidato, ma per la flebile voce dei partiti, taluni tristemente consenzienti, altri distanti da Forza Italia ma appena balbettanti in questa occasione. Tuttavia non basta: la passività di fronte alla proposta indecente riguarda anche la stragrande maggioranza dei cittadini. Le firme raccolta , quasi 300 mila  ,  dal Fatto Quotidiano sono il frutto della reazione di una minoranza illuminata. Ma l’esperienza quotidiana ci mostra una blanda perplessità, un pigro cinismo, una distaccata rassegnazione nella gran parte delle persone. Colpa della pandemia? In parte fors

arancia meccanica di matteo tassinari

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A rancia meccanica I l film "Arancia meccanica" è stato, è, e rimarrà, sempre una fonte inesauribile   di  contraddizioni         di Matteo Tassinari N onostante molti critici l'abbiano letto come la più lucida analisi in forma di film sulla violenza e sull'aggressività dell'essere umano - quindi, non certo come un'opera a favore della violenza. Qualche anno fa lo stesso Stanley Kubrick decise di ritirarlo dalla circolazione in Gran Bretagna, impressionato dai fenomeni di imitazione che suscitava, effettivamente furono numerosi. P ersino in Italia una gang di malviventi romani, ribattezzata "banda dell'" Arancia meccanica ", e curiosamente su di loro è appena uscito un film, “ L'odore della notte ” di Claudio Caligari. Oggi, a distanza di oltre 25 anni dalla sua uscita, la contraddizione più curiosa a proposito di "Arancia meccanica" riguarda la sua modernità. Girato all'inizio degli anni '

ma va !!! Il giurista Rodotà sabato a Cagliari per partecipare al Festival della filosofia «L’Italia corre il rischio di una svolta autoritaria»

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in sottofondo   linea  gotica -  Csi-Prg e cara  democrazia   - Ivano Fossati  Lo so  che  come dice la mia vecchia  dovrei essere   modestia . Ma  ci  sono anche dei casi , come questo  ,  in cui   si dicono cose ovvie  ( a chiunque   ) basta vedere  un tg  o  aprire un giornale  o farsi un   giro per la rete  e per i social  per  accorgesene   \ per rendersene  conto  .  Niente  di nuovo sotto il sole   quindi   non è  una  novità  .E '  dal 1948 ( quel periodo  che va  sotto l'orripilante espressione prima repubblica    )    fino ad  essso  , salvo alcune  scosse    che rischiamo  fra alti e bassi , sangue  e bombe    che rischiamo   la  svolta autoritarià  . Non è che quello  del  giurista  Rodotà   sarà l'ennessimo  , come lo definicono  molti , al lupo al  lupo ? (  .. )  noi siamo tutti in fila davanti al bagno, e noi siamo tutti in fila davanti a un segno, e noi siamo tutti al fiume a trasformare l'oro in stagno. Ma prima di aver finito faremo un buco