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celebrare o non celebrare questo è il problema

sto pensando per  quest'anno  voi potete  scegliere  se  aderire  o meno  ala mia provocazione  (  ma  è  probabile che cambi idea  e  lo faccia come   ho sempre  fatto  e   chi mi ha sengue seguito lo sa benissimo a mente  fredda    , qualche  giorno dopo   per  evitare  retorica  celebrativa   e\o   accuse  da  una parte    culturale  e  ideologica    di strumentalizzazioni  o post  a senso  unico   e  copia  ed  incolla  ripetivi  )   di non celebrare il 27 gennaio [1] e il 10 febbraio [2] date che si prestano soprattutto in questi ultimi tempi   a strumentalizza zioni e uso politico dela storia coem potete  vedere  da quando detto qui sotto da  MarinaCaffiero, docente di storia moderna all'università di Roma La Sapienza, presenta il libro scritto con  Micaela Procaccia per la Donzelli editore.   "Vero e Falso - L'uso politico della Storia" alla trasmissione "Diario Italiano" di Corrado Augias, in onda dal Lunedì al Venerdì alle 12 e 45

Contributi regionali al mutuo per le giovani coppie

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Contributi regionali al mutuo per le giovani coppie Cosa ne pensate della seguente iniziativa che favorisce l'insediamento delle giovani coppie dando dei contributi regionali sui mutui!!! visitate per approfondimento il sito www.contributicasa.it

UNA DOMANDA MOLTO IMPORTANTE-APPELLO

Una domanda importante... M esi fa lessi su Tuttosport,di una tourneè o comunque di un viaggio in Sud America di una Nazionale italiana anni 60/70 e di un calciatore sconosciuto e  forse senza squadra che in una partita di allenamento (forse e dico forse,in Venezuela..) con gli Azzurri aveva umiliato la mitica difesa,segnando più di un gol e rivelandosi da solo imprendibile per i nostri e vincendo tutti i dribbling.Alla fine del primo tempo il fantomatico giocatore non scese più in campo e ciò fece molto felici i nostri.Questa "storia" vera è stata riportata da un giornalista italiano che incontrò,molti anni dopo,questo "campione celato" su di un aereo.Il giornalista a tutta prima non credette a quest'uomo,pensando ad una sparata,ma tempo dopo incontrò l'ormai-già-in-pensione-capitano (di cui non ricordo il nome!) e quest'ultimo gli disse che era tutto vero e che per lungo tempo la Nazionale e la Federazione tacquero a proposito di questo umiliante segre

queste sono bestie non gli animali

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 dal bellissimo blog   di antonelladpblog.splinder.com/ Importare cuccioli di razza dai Paesi dell’est Europa per rivenderli illegalmente in tutta Italia: è questo il nuovo business delle organizzazioni criminali: «Prima pensavamo che il commercio illegale di cani celasse quello di droga e armi», racconta il maresciallo Marco Mandrelli del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, in realtà ci siamo subito accorti che era il cane la fonte di reddito». E i conti sono presto fatti. Maggior margine di guadagno e minori rischi rispetto ad altre importazioni illegali. Questa terribile speculazione ha visto coinvolti, in cinque anni, oltre 70.000 cuccioli per un giro di affari complessivo di diversi milioni di euro. I cani, acquistati in Paesi come Romania, Ungheria e Repubblica Ceca a una media di 60 euro l’uno venivano svezzati precocemente, maltrattati e rivenduti nel nostro Paese a un prezzo che variava dai 500 ai 1500 euro. Molto spesso le loro condizioni erano così gravi da farli

Senza titolo 1870

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  dal sito  gemello  www.censurati.it Ancora fango sul Capitano Ultimo. Sta uscendo un film su Totò Riina, costato 15 milioni di euro. Un film basato su un libro di uno degli accusatori del capitano Ultimo, Attilio Bolzoni (ricordate? quello che non ricordava niente davanti al giudice? Lui! Evidentemente gli è tornata la memoria). Se davanti al giudice non parlava per tutelare le fonti, adesso parla tramite una fiction, che ri-insinua il dubbio su come andarono le cose. Ovviamente non hanno messo il dubbio ricorrendo in appello davanti a un tribunale (perchè si rischiava forse di riperdere la memoria). Il processo ora diventa mediatico (come da copione. Leggi I 4 processi del Capitano Ultimo )   "Sei andato a scuola, sai contare?" "si so contare" "E sai camminare?" "so camminare" "E contare e camminare insieme lo sai fare?" "credo di si" "Allora forza, conta e cammina.   da cento  passi dei modena city ramblers   qui

Senza titolo 1822

dal  blog bastardcontrario.splinder.com/ al di fuori dell'orario di lavoro era solito vestirsi da donna ed uscire per le vie del centro. " FIRMA L'APPELLO PER IL REINTEGRO IN SERVIZIO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SCUSAMI SE UTILIZZO QUESTO MEZZO PER SENSIBILIZZARTI AL MIO PROBLEMA, MA IL MOTIVO PER CUI ATTIRO LA TUA ATTENZIONE CREDO SIA IMPORTANTE, E SONO CONVINTO CHE QUANTO E' ACCADUTO NON POSSA NON PROVOCARE UN SINCERO SENTIMENTO DI INDIGNAZIONE IN TUTTE LE PERSONE ATTENTE AI DIRITTI CIVILI E CONTRARIE AD OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE. PRESTAVO SERVIZIO PRESSO LA POLIZIA DI STATO, A VENEZIA, E NE SONO STATO ESPULSO A CAUSA DELLA MIA CONDIZIONE SESSUALE, PERCHE' SONO STATO VISTO DA ALCUNI COLLEGHI CON ADDOSSO DEGLI ABITI FEMMINILI, NEL MIO TEMPO LIBERO, AL DI FUORI DELL'ORARIO DI SERVIZIO. MOLTE PERSONE SONO SOLITE ASSOCIARE QUESTO FENOMENO ALLA PROSTITUZIONE, MA IN REALTA' QUELLO E' SOLO L'ASPETTO PIU' ECLATANTE DI

La tetta ed il pudore

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La tetta ed il pudore Recentemente mi è capitato di leggere una notizia che mi fa ricordare un film spagnolo del 1994 di Bigas Luna dal titolo " La teta y la Luna" . Una mamma a Roma (Caput Mundi), entra in bar-sala da tè in prossimità del mercato Trionfale, con il figlio di 5 mesi e la madre, per consumare qualcosa. Dato che probabilmente i bambini quando hanno fame hanno fame, inizia a dar di latte al figlio, al che la titolare del bar, una vecchia bacchettona sessantenne, sbraitando le dice che certe cose non si fanno nel suo locale, che tra l'altro era vuoto (l'ambiente probabilmente già da sé stesso ispira poco...). La mamma paga, esce e termina l'allattamento iniziato al bar in auto. La vecchia titolare bacchettona, ha un senso del pudore veramente lodevole! La mamma, rimasta male per quanto successo, ha inviato una serie di lettere a vari organi di stampa, compreso l'Avvenire, raccontando il fatto. L'Avvenire ha pubblicato la lettera e Dino Boffo