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Visualizzazione dei post con l'etichetta racconti

FACEBOOK... di margherita todesco

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Mi piace. Non mi piace. Pollice su. Pollice giù. Anzi, nessun pollice, nemmeno una faccina. Erano giorni che continuavo a sfogliare il maledetto "Faccialibro" senza trovare la versione di te che mi andava a genio. Una ricerca estenuante che mi aveva spossato anima e corpo. Ero esausto. Tu mi tenevi la mano, e io sentivo il pulsare del tuo cuore fluire lungo il mio corpo come un piccolo martello pneumatico. La tua pazienza mi stupiva. Distesa sul divano da giorni senza dire una parola, senza mai lamentarti, una santa. Lo facevi perché mi amavi, e volevi che io trovassi la versione migliore di te, quella da amare... per sempre. Ma io non ero convinto. Ogni volta che giravo una pagina del "Faccialibro" trovavo qualcosa di nuovo in te, qualcosa che non avevo mai notato prima, e che mandava a rotoli tutto quanto avevo costruito sfogliando quel maledetto libro. Cosa volevo, in realtà? Non lo sapevo. E tu, cosa volevi? Me, l'unico uomo della tua vita. Lo avevi ripetuto

ORGIANAS di Daniela Bionda

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 ORGIANAS  di Daniela Bionda ISBN 88 87393 23 -0 edito dalla P:T:M Editrice aprile 2006 il libro da me scritto dal titolo "Orgianas" è composto da tre novelle,  ambientate in Sardegna , la prima, ambientata  nella Sardegna  nuragica degli Shardana,  parla della ribellione di Ampsicora e di suo figlio Iosto, all'invasione romana   ed è intitolata "Orgians" la seconda novella è ambientata durante l'invasione della Sardegna da parte del Vandali, ed è intitolata "Selene e l'ultimo rifugio " la terza novella è sugli Shardana in Egitto  ed è intitolata  "Il viaggio di Kia"Questo libro scritto nel 2006, è nato dalla mia passione per gli Shardana, popolo del mare, e dall'influenza che provavo in quel momento per le teorie di Leonardo Melis, sebbene le sue teorie non siano state confutate dall'archeologia tradizionale, o comunque solo parzialmente,  hanno esercitato in me il desiderio di scrivere tre racconti stile "Fantasy "

IL guardiano del faro Racconto di Daniela Bionda

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                        IL guardiano del faro    Sbarcò in un giorno assolato da un battello a vapore. Sembrava un fuggiasco, uno che scappava dai posti affollati, dai chiacchericci di vecchie comari, dagli strali di un prete, dai vicoli della città. Il nostro non è che un villaggio fatto da piccole case, campi coltivati, orti e bestiame. Portava con sé solo una sacca con pochi vestiti, un rasoio affilato, una saponetta, un piccolo pettine ed un mondo fatto di libri, le pagine consunte, frutto di ripetute letture ed un fiore secco come segnalibro. Disse al capo villaggio di voler diventare il guardiano del faro, che spiccava lassù in alto, arroccato sulla scogliera, con i gabbiani che ci volavano attorno, per poi fiondarsi sul mare. Si chiama Jonathan, divenne il guardiano del faro, con lo sguardo poteva abbracciare l' immenso azzurro del mare. Indicare ai naviganti rotte sicure. Un giorno, salii su una piccola barca, raggiunsi l'altra sponda e mi inerpicai sulla scogliera, s

Le Balene d'agosto racconto di Daniela Bionda

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Tratto dal 2° concorso letterario "una storia sbagliata"- Associazione culturale Carta Dannata presidio di Tempio Pausania in collaborazione con la libreria Max 88 Presidi libri Sardegna Edizioni Mediando Copyright 2007 Mediando- ISBN 978 -88-89502-17-4   Durante il tragitto Sha iniziò a pensare alle sue balene, nel Mare del Nord, ai salvagenti arancioni, ai suoi compagni stipati come sardine in piccole barche o in gommoni che si scagliavano contro le baleniere impedendone il passaggio. Al compagno più ardito, che riusciva ad issare il loro emblema sull'alto pennone. Pensò alle canzoni gridate, alle marce per la pace. Infine come in un caleidoscopio d'immagini, ai tralicci saltati; Alle cariche della Polizia; Alle vetrine infrante, alle bandiere bruciate. Robin avrebbe voluto stringerla a sé ma si limitò a chiederle :"Sei proprio sicura, possiamo ancora tornare indietro". Sha scosse la testa, uscendo dal suo torpore. Giunti alla meta scese dal furgone, lenta

la storia e' anche la gente non solo gli eventi [ perchè racconto storie ]

potrebbe interessarti  lifestyle.tiscali.it/socialnews/salute/Zurzolo/7718/articoli/Storie-favole-e-racconti-come-e-perch-leggerle-ai-bambini.html Come  ho già detto  nel titolo  la  storia  è fatta  non solo di : date , eventi  , ideologie  \ pensieri  , ma  anche  dalla  gente  . Infatti :  [--- ] La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,  siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.  E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)  quando si tratta di scegliere e di andare,  te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,  che sanno benissimo cosa fare.  Quelli che hanno letto milioni di libri  e quelli che non sanno nemmeno parlare,  ed è per questo che la storia dà i brividi, perchè nessuno la può fermare.[---]  Ora  almeno all'inizio  credevo  bastasse  solo   questa  canzone  per spiegare\  rispondere alle  domande  che  mi vengono  , nonostante  le faq  ed i rispettivi aggiornamenti  (  a cui vi rimando  ) , continuament

Escluso il cane. [di Romina Fiore]

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             Escluso il cane. [di Romina Fiore]   - Abbiamo concluso così, senza nemmeno un saluto, i nostri 25 anni insieme! – ha detto mentre portava alla bocca una forchettata di spaghetti grande quanto il nido d’un condor. E, visto il pathos dell’argomento trattato, che spesso chiude inaspettatamente la gola con improvvisi scioperi dell’epiglottide, ho pensato che quegli spaghetti l’avrebbero strozzata. - Aveva una storia con la sua segretaria, come la più banale delle barzellette! – - Come l’hai scoperto? – le ho chiesto desiderosa di sapere. Però mi sono immediatamente pentita di quella domanda che, sebbene sintomo di sincero interesse, era una vagonata di sale sulle ferite. - Lui, solitamente allergico a sms e cellulare, d’improvviso non staccava gli occhi dal display. Stava sempre lì a scrivere, scrivere e scrivere. Quando gli ho chiesto lumi su quest’abuso improvviso si è giustificando dicendo che doveva istruire la nuova segretaria sulle mansioni ed incombenze dell’ind

lu cantu di la 'ita

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  “Tante cose segnano una vita e tante vite segnano qualcosa, qualcosa che verrà”                     (da una poesia di Carlo  Giuliani )  La suggestiva scalinata di Sant’Antonio farà da scenario a una serata in cui diverse forme d’arte, unendosi, racconteranno le stagioni della vita, i tormenti, le gioie, le emozioni dell’essere umano, che per non perdersi ha bisogno di ritro vare le proprie radici, di ascoltare il suono del passato, per potersi proiettare nel domani carico della ricchezza che questo ci ha lasciato. Poiché ognuno di noi è una storia dentro la storia, che attende di essere ascoltata. Vi aspettiamo, il 19 Luglio, alle ore 21.30. Sperando di trasmettervi emozioni.

a volte basta un niente per sboccarti [ riprende il mio racconto vbiaggio nella frontiera ]

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Ascoltando le colonne sonore di  questi  film   :   per un pugno di dollari  ,  per qualche dollaro in più   ,   c'era una volta il west  ,   giù la testa  che  hanno caraterizzato  ( come credo  anche per  voi  genmerazioni precedenti   )  la mia  infanzia  e la mia adolescenza    mi ritorna il proposito di riprendere  e  portare  al termine   il racconto  "  viagfgio  nela  frontiera   " intgerrota  per  la tesi  , cambio blog   e  specialmente  blocco creativo . Ora   chi mi segue sia  quando  ancora  il blog  si chiamava  cdv.splinder.com e sia  adesso     che  si chiama ulisse-compagnidistrada.blogspot.com avrà letto le puntate precedenti ( che  trovate  qui     e qui   se  non avete  voglia   di cercare    fra i risultati  del "  motorino  " di  www.ulisse-compagnidistrada.blogspot.com )  del racconto   viaggio nella frontiera ambientato nel west .  Tornato  dal mercato   solo andato  a cercami  le  puntate precedenti   ne trovate  sotto il riepilogo

Oltre il muro

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"Qualunque". Odiava quell'aggettivo appiccicato a un giorno. "Qualunque". Cioè inutile, slabbrato. Da dimenticare. Che avrebbe potuto esser gettato nel cestino, senza soffrirne troppo. Solo che, trattandosi d'un lembo di vita, le sembrava uno scialo. Ore rubate allo stupore, al miracolo e al ringraziamento. Persino all'aria che respirava. Eppure Milano era davvero qualunque. La solita. Grigio su grigio. Silenzio, intorno alla diaccia periferia; e pennellate di deserto, un deserto di seppia, dilatato. La ragazza attendeva, ormai mancava poco. Sarebbero arrivati gli amici, il pomeriggio risolto. Ma, in quegli istanti di solitudine, quasi malediceva sé stessa, il suo eccessivo tempismo, quel rimaner là, in una virgola di tempo vuota, sospesa nell'ubbia. Poi, d'un tratto, un tramestio di voci. Uno stormo di voci. Improvvise, all'unisono. Levò lo sguardo: non vide nessuno. Voci senza padrone. Alla fine, capì. Provenivano proprio da q

Nessuna Nobiltà – di Dario Greco

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Nessuna Nobiltà – di Dario Greco     Chiedono pietà al mondo e chiederanno perdono/ Strisciando… Le informazioni corrono frenetiche sulla Rete. Sfreccia una moto di grossa cilindrata e la sua scia crea un rombo di vacuità. Soltanto la mia mente, che non regge i colpi duri, non più… (In quella stanza) C’era un silenzio capace di spaccare i vetri e far vibrare le molle di un umido materasso ai confini del mondo e del mio periferico universo. Reprimo un breve sospiro e metto in tasca un accendino, ne avrò bisogno in questa notte di vaselina e candore. E’ come se la mia anima cruda vagasse in giro, senza il mio permesso. Ogni cosa avanza nella notte sorretta dall’oscurità. Un ambiguo senso di vuoto ci rende liberi e prigionieri nello stesso tempo e io mi ritrovo solo su questa strada a contemplare i barbagli della notte…   Tutto è consumato, anche il tuo destino (*). Troverò risposte in ogni fessura e m’infilerò con vigore investigativo. Soltanto la mia anima lasciata a bruciare in questa