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sul discorso di Damiano dei Maneskin

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sono  d'accordo con  Alessandro Cordella 2 2   h    ·  Leggo dei Maneskin e del discorso del leader, preso in prestito da Charlie Chaplin e dalla sua interpretazione cinematografica " Il dittatore ". Forse i Maneskin non sanno che in Amerika Chaplin fu inquisito dalla Commissione per le attività anti-americane, accusato di filo-comunismo. Periodo storico-politico americano conosciuto come " caccia alle streghe", in particolare con democratico zelo, cacciavano i comunisti. Chaplin scappò in Gran Bretagna, rifugiandosi poi successivamente (1962) in un tranquillo angolo della Svizzera. La condanna decisiva nei suoi confronti era arrivata infatti il 19 settembre del 1952. Il punto é che prima di citare qualcuno, per difendere l'indifendibile, bisognerebbe approfondire la storia di quel qualcuno, in questo specifico caso Chaplin, diversamente si rischia di schierarsi con la "democrazia" sbagliata.

non si possono paragonare i politici d'oggi con quelli odierni ma .... queli d'oggi ti portano a farlo . Nostalgoia di Almirantre , di Berlinquer , di Moro

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Questa poesia  contenuto   nell'editoriale  d'oggi di repubblica       Un ricordo sentimentale  la ricerca di un'altra esperienza, Un passato e un futuro, Parole che t'aiutano Ad amare il tempo che corre Verso il.passato che t'aspetta Con nostalgico incanto                                             Eugenio Scalfari Giuseppe Scano 41 min · La fabbrica di supposte Mi piace 3 h  ·  per non dire di Berlinguer ai suoi "eredi" Angelo Zarrillo Catapultare politici del passato nel XXI secolo e come paragonare Puskas a Dibala o Di Stefano a Messi Mi piace · Rispondi · 26 min Giuseppe Scano vero . ma un po' di rimpianto te lo fanno venire 'sti odierni politicanti . si ce n'erano anche allora ,e tu che sei di una generazione precedente alla mia dovresti saperlo meglio di me , ma avevano un po' di dignità e di valori e se vogliamo cultura rispetto a quelli d'oggi Angelo Zarr

“Qui in Sardegna anche il suicidio è un lusso

Arrivi a Portovesme per l’incontro di ascolto de il Fatto Quotidiano nel Sulcis e lo capisci fin dal primo intervento che aria tira, quando Giuliano Marongiu ci dice: “Voi oggi, giustamente, titolate sull’operaio che si è dato fuoco per i debiti. Se qui non è ancora accaduto è perché qui la gente non ha più nemmeno i soldi per i cerini”. Benvenuti nel Sulcis Iglesiente, benvenuti nella provincia più povera d’Italia. Benvenuti Sulcis in fundo, come abbiamo scritto sul nostro giornale due anni fa. Qui, dove un tempo c’erano le miniere, è arrivata l’industrializzazione all’italiana, quella parastatale che ti dava lo stipendio e un po’ ti avvelenava. Ma che fino a dieci anni fa garantiva lavoro. Poi le aziende sono passate prima nelle mani di privati predoni, poi in quelle delle grandi multinazionali mordi e fuggi. Qui c’è l’Alcoa, con la proprietà americana in fuga per i costi dell’energia. Qui c’è l’Eurallumina con i russi. Silvio Berlusconi disse: “Le multinazionali sono in cris

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E' morto un Eroe A ottantanove anni si è spento Alexandr Solzhenitsyn. Sarà sepolto in un convento. Il cordoglio della Russia   Alexandr Solzhenitsyn è stato un grande scrittore, forse uno dei più grandi dell’ultimo secolo e le sue opere ci hanno permesso non solo di conoscere, ma di capire (la differenza non è da poco) le vicende russe a partire dalla Rivoluzione Bolscevica. Ma il vero grande merito di Solzhenitsyn non è quello di essere stato uno scrittore, ma quello di essere stato un Eroe. Un Eroe con l’iniziale maiuscola, come meritano di essere chiamati coloro che fanno di tutta la loro vita un unico ininterrotto atto di sublime eroismo. La sua testimonianza contro il comunismo - pagata con anni di campo di concentramento e con l‘esilio che per lui, innamorato della sua Russia, è stato forse più duro del Gulag- è nota. Meno noto è il fatto che la sua posizione non era fondata sui cosiddetti valori delle democrazie occidentali. Anzi, a differenza di altri dissidenti esiliati c