Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta punti di riferimento

tempio pausania A 98 anni è il più anziano commerciante ancora in attività in Italia

Immagine
  Siamo oramai avvezzi ad osservare serrande chiuse delle principali attività commerciali che fino a qualche anno fa erano fiorenti, animavano i nostri corsi principali e davano fiducia nel futuro di chi voleva restare in questa terra.  << Oggi  >>  pur  non condividendo in toto   l'impostazione estremamente   nazionalista  o  sovranista  ed un po'  troppo  neoliberista    come  si  direbbe  oggi   non biasimo e in parte  concordo  quanto  dicono   :    dice  https://moliseprotagonista.it/il-commerciante-il-declino-di-un-mestiere-che-ha-fatto-grande-litalia/ e  BELLOTTI SRL  (  non  ho trovato sul  loro     sito   l'articolo originale  e  quindi    faccio  riferimento  al sito  )  il mestiere del commerciante è uno dei più tartassati dal Governo. Tasse, pensione da fame e scarsi affari per l’avvento dei cinesi e delle vendite on – line dei colossi quali Amazon, hanno ridotto al lumicino la speranza di sopravvivenza di qualsiasi commercio al dettaglio. Illumina

che ne dite d'estendere "il buonismo " del natale e delle sue feste anche oltre

Immagine
  Cercherò di far e mia  la proposta    dell'editoriale di     Angela  Lantosca     per il  numero di dicembre  2018  la  rivista  gratuita  di    https://www.ioacquaesapone.it   C’è chi si lamenta, chi lo attende con ansia, chi vorrebbe addormentarsi fino al termine delle feste e chi vive per quel giorno. C’è chi lo aspetta per ricevere soldi da spendere in modi poco leciti, chi ha dimenticato perché lo aspetta, chi non vede l’ora dei regali, chi del pranzo, chi di quella quiete di quando vanno via tutti. Poi c’è chi vorrebbe, ma non può. Chi ricorda come era e come non sarà più. Per me il Natale ha acquisito negli anni tanti significati diversi. C’è stato quello dell’infanzia, quello ‘casalingo’. E poi quello passato alla mensa dei poveri o quello in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Natali forti, pieni di amore, pieni di senso. Natali lontano dalla famiglia, sia per me che per loro, ma così intensi da farmi sentire più che mai amata e innamorata. Natali

Biblioteca dei Girolamini di Napoli, i precari che la salvarono rischiano il licenziamento. Denunciarono il saccheggio di libri

Immagine
Leggendo questo articolo de  L'Huffington Post del  17/12/2014 10:33 I precari che salvarono la più antica biblioteca di Napoli, aperta nel 1586, dove si ritirava per i suoi studi anche Giovan Battista Vico, rischiano il licenziamento. Come scrive Tomaso Montanari su Repubblica, la direttrice generale per le Biblioteche del Mibact Rosanna Rummo ha chiesto alla direzione dei Beni culturali della Campania se sia davvero "necessaria la prosecuzione della collaborazione dei signori Berardi e Caracciolo". O comunque se "non si possibile una riduzione dell'orario".  la biblioteca  in questione Le persone che rischiano di perdere il loro posto di lavoro sono Mariarosaria e Piergianni Berardi e Bruno Caracciolo, i tre bibliotecari custodi [ come riassunto nella vicenda ] di quel tesoro della cultura italiana che è la Biblioteca dei Girolamini, di cui si è parlato molto nel 2012 non tanto per i volumi che ospita, ma per quelli che sono

i miei punti di riferimento nella tempesta della vita

Immagine
il primo  è il primo canto  dell' Oddisea  d'Omero  Trad. di Ippolito Pindemonte   (    1753  –    1828  )  da wikipedia Testa di Odisseo - Particolare di gruppo marmoreo del II secolo a.C. Museo archeologico nazionale di Sperlonga                                                     Musa, quell'uom di multiforme ingegno  Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra  Gittate d'Ilïòn le sacre torri;  Che città vide molte, e delle genti  L'indol conobbe; che sovr'esso il mare  Molti dentro del cor sofferse affanni,  Mentre a guardar la cara vita intende,  E i suoi compagni a ricondur: ma indarno  Ricondur desïava i suoi compagni,  Ché delle colpe lor tutti periro.  Stolti! che osaro vïolare i sacri  Al Sole Iperïon candidi buoi  Con empio dente, ed irritâro il nume,  Che del ritorno il dì lor non addusse.  Deh! parte almen di sì ammirande cose  Narra anco a noi, di Giove figlia e diva.  Già tutti i Greci, che la nera Par