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Luoghi comuni e politica Dei luoghi comuni, della loro formazione e del loro ruolo nel discorso, specialmente quello persuasivo o dilemmatico, ne avevo già parlato ( 1 , 2 ). In estrema sintesi, per chi non volesse rileggere i link che ho proposto, i luoghi comuni sono quelle conoscenze universalmente condivise che usiamo nel discorso; il loro ruolo è particolare, perché in base alla cultura e alla sua omogeneità, possono essere presenti nella mente del parlante un luogo comune in grado di falsificarne un altro in base alla necessità discorsiva. Sinteticamente si possono considerare i luoghi comuni, come la conoscenza naif che Einstein avrebbe sul giardinaggio. Essi sono la base del relativismo culturale e al tempo stesso della produttività del discorso garantita dalla loro manipolazione e dall'assenza di staticità; Mosconi [1990] li considera magmatici, polimorfi, vaghi quanto una metafora. Una analisi dei luoghi comuni e della politica promette di restituire un ruolo centrale ai