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Lettera agli amici

I tempi della profezia sono maturi Nella Bibbia quando Dio vuole mandare un castigo al suo popolo, gli toglie «la Parola» e la siccità diventa sinonimo di mancanza di profeti e profezia. Quando invece vuole benedire il suo popolo, manda i profeti e la Parola scorre come la pioggia e ne impregna tutta la terra. Il profeta Gioele (sec. IV a.C.) annuncia che l’era messianica vedrà una abbondanza straordinaria di profezia: «Sopra ogni carne effonderò il mio Spirito. I vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani vedranno visioni»(Gl 3,1). Questo testo  non distingue tra Israeliti e non Israeliti (credenti e atei), ma afferma che lo spirito di profezia sarà effuso su tutti: «su ogni carne». Pensavo a queste parole profetiche, quando lessi l’e-mail di Maurizio Chierici il quale mi comunicava che oltre tre mila persone in quattro giorni avevano letto la mia «Lettera aperta al cardinale Angelo Bagnasco: “Senza la profezia rimane la complicit

21 dicembre 2012... e se avevano ragione i Maya?

La cultura Maya era considerata la più importante cultura amer-indiana. I suoi aspetti distintivi erano le conoscenze astronomiche, matematiche (soprattutto per l’uso dello zero) e l’urbanistica, coniugate all’uso di un precisissimo calendario e a un sistema di scrittura dapprima ideografico (glifi) tradotto solo parzialmente e poi a un sistema punto e linea. Geograficamente il popolo Maya occupava le zone del Messico orientale, la penisola dello Yucatan, il Belize, alcune zone del Guatemala, dell’Honduras e del Salvador. L’area dei Maya comprende numerosi siti nei quali possiamo ammirare a tutt’oggi i resti di questa popolazione che, come le altre popolazioni precolombiane, aveva un’arte nel costruire che lascia perplessi per la straordinaria precisione. Avevano appreso alcune leggi che regolano l’universo e il nostro pianeta, come la precessione degli equinozi e i cicli di Venere. La data del 21 dicembre 2012 emerge proprio da uno dei loro calendari, quello a lungo computo. Il metodo