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Visualizzazione dei post con l'etichetta povertà

Niente soldi per mangiare nei market si ruba per fame Fabrizio Mustaro, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Cagliari Marta Cartabia Ministra della Giustizia nel governo Draghi Nei supermercati in aumento i furti per fame Un sensore anti taccheggio all’ingresso di un supermercato Rincari e crisi, in crescita i furti di generi alimentari di prima necessità Gli obiettivi principali: formaggi, salumi e tutti i prodotti freschi

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Infatti Crescono i furti per fame Sono storie diverse, anche se iniziano tutte  davanti agli scaffali dei supermercati. Tecnicamente fanno parte della stessa famiglia di reati, i taccheggi, ma dietro ci sono piccoli e grandi universi di disagio molto distanti tra loro. C’è chi ruba perché non può farne a meno e chi invece lo fa per alimentare un’insana rivendita di beni e mettere in tasca qualche soldo. I primi puntano i generi di prima necessità e mettono in tasca quanto di più nutriente possano trovare. Per gli altri la discriminante è il prezzo: più l’oggetto è costoso e più possono guadagnare una volta rivenduto. E con ladri differenti, si utilizzano anche metodi di repressione differenti: i taccheggiatori professionisti vengono denunciati subito, con chi ruba per necessità, invece, si cerca una soluzione meno drastica. Il fenomeno, purtroppo, aumenta di giorno in giorno. Il numero dei taccheggiatori che opera per diletto resta perlopiù stabile, quelli che invece rubano per necessi

PICCOLA STORIA DI UN ALTRO NATALE - Giampaolo cassitta e di SIlvia Tondini

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    Certe  volte ,    a  volte  capita      , che letteratura    (  il racconto  dell'amico  scrittore \  giornalista   Giampaolo Caassitta ) o  l'arte  :  una    foto  i questa  caso  ,   di Silvia  Tondini  una  compaesana  su facebook  la  canzone   CANTO DI NATALE - MODENA CITY RAMBLERS (MCR)   messa  a palla per   contrastare la   musica  ( ?  )   tecno  proviente da  locale affianco   descrivano  un Natale  lontano    da  quello     consumistico  e  sfavillante    , sarà una  coincidenza  o una casualità   che  più elementi    dicano  la  stessa  cosa    ? Silvia Tondini    😥triste a  Milano . 2 4   d i c e m b r e   a l l e   o r e   0 8 : 4 3    ·  Questa è’ la vigilia di Natale…… fila lunghissima per avere un pasto caldo alla Caritas …..tristezza infinita…… impossibile non piangere ----- Giampaolo Cassitta Nonna ha 75 anni e pochi sorrisi. Una pensione da 400 euro al mese che non regala troppe possibilità. A Natale, in quel turbinoso mondo di colori e lustrini, nonna

cosa è la felicità ?

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  dialogando   con  *****  su   cosa   è  la  felicità  e   i suoi limiti   mi    viene  da  canticchiare  una canzone  della mia infanzia il cui  ritornello è  :  [..] Senti nell'aria c'è già la nostra canzone d'amore che va come un pensiero che sa di felicità. Senti nell'aria c'è già un raggio di sole più caldo che va come un sorriso che sa di felicità.  su    https://lyricstranslate.com  il resto del testo Mentre cercavo il testo della canzone citata , a voi indovinare o andare sull'url per sapere o ricordare , visto che sono famosi nonostante siano passati 40 anni dalla prima esecuzione , chi sono gli esecutori ho ricevuto la notifica di un account che seguo che riportava la storia che trovate sotto Quindi credo che la risposta sia in storie come queste perchè ci sono persone che scelgono di Vivere la propria vita seguendo un percorso non lineare perchè << la retta è per chi ha fret

son le piccole cose che ridanno speranza.il caso del bar di pistoia

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  Buongiorno, mi scusi, l'altra mattina avevo fame e non avevo soldi. Grazie". Il titolare di un bar di Pistoia ha trovato fuori dalla porta questo messaggio che racconta una storia fuori dal comune: qualcuno ha rubato delle brioche dal bar perché aveva fame, ma non appena ha avuto dei soldi ha lasciato un biglietto anonimo con 10 euro dentro, per chiedere scusa e, allo stesso tempo, dire grazie. Il foglietto e la banconota sono arrivati il giorno dopo il furto di paste e cornetti e, adesso, il titolare vorrebbe assumere il misterioso mittente. "È una cosa che ci ha colpito molto", ha raccontato. E anche un pasticcere della città, che ha scoperto la storia tramite i social, vorrebbe offrire lavoro a questa persona sconosciuta: "Noi faremo un cartello che appenderemo fuori e speriamo di riuscire a offrire a questa persona un lavoro - ha dichiarato il proprietario del bar derubato - A una persona con tanta dignità è anche giusto dare un'altra possibilità"

Una cabina telefonica come casa, Iasmina salvata dagli abitanti del suo quartiere

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  REPUBBLICA 9\5\2021 A Mirafiori Sud, periferia di Torino. Per due settimane una donna rom ha dormito in un metro quadrato Chiedeva l'elemosina Iasmina, un volto diventato familiare tra i torinesi che frequentano il mercato di via Cesare Pavese, quartiere Mirafiori Sud, ultimo lembo di città tra la vecchia fabbrica e le campagne che sfiorano l'autostrada. Chiedeva l'elemosina e se ne andava. Dove chissà. E il giorno dopo tornava. Una routine che a un certo punto si è interrotta e gli abitanti del rione l'hanno vista, a sessant'anni, che si sistemava per la notte dentro una vecchia cabina telefonica caduta in disuso. Per due settimane ha creato in quel metro quadrato protetto da quattro vetri il suo giaciglio. In molti l'hanno avvicinata, hanno raccolto il suo racconto di donna rom, con una situazione personale complicata, che aveva avuto dissidi con la propria famiglia e che per quel motivo non tornava al campo. "Guarda che stanotte mi sono affacciato dal

Navajo e speculazione la doppia minaccia al mito Grand Canyon Progetti per una teleferica e un centro commerciale Il direttore del parco lancia l’allarme: addio panorama

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  La  repubblica  del  12.7.2014 PER SAPERNE DI PIÙ www.nps.org www.nytimes.com NEW YORK. La minaccia è duplice:da una parte gli indiani Navajo,dall’altra un gruppo immobiliare (sostenuto da una finanziaria italiana).Oggetto del contendere una delle sette meraviglie del mondo (naturale), una delle mete turistiche più affascinanti,emozionanti e battute al mondo:  il Grand Canyon. «È la più grave minaccia della storia», urla (un po’ retoricamente) dalle pagine del Los Angeles Times Dave beruaga, il sovrintendente del Grand Canyon National Park. Dal Mohave Point, il punto di osservazione sul bordo Sud del parco, lì dove ogni giorno si accalcano turisti di ogni risma e paese, in un prossimo futuro si potrebbe in effetti vedere (al posto della meravigliosa vista che si allunga tra le rocce fino al fiume Colorado) uno sciame di costruzioni. Alberghi, ristoranti e negozi uno in fila all’altro lungo la “mesa”,l’altopiano che porta alla riserva Navajo. Oppure una moderna telef

aiuto reciproco e solidarietà fra gli ultimi Sassari, mendicante “adotta” l’amico malato

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 da  la nuova   edizione sassari del 20\1\2014   Sassari, mendicante “adotta” l’amico malato Roberto è stato operato alla bocca dopo un tumore e non può più chiedere l’elemosina. Mirko, nonostante le difficoltà e due figli da mantenere, tende la mano anche per lui di Daniela Scano SASSARI. Quando è arrivato in Italia in cerca di lavoro, vent’anni fa, Slawomir Jacek Sieminiec ha capito che con quel nome impronunciabile non avrebbe mai fatto fortuna. Così ha deciso che si sarebbe fatto chiamare Roberto, ma la sorte con lui è stata avara lo stesso. L’unico che ancora continua a chiamarlo con il suo vero nome è Mirko, un connazionale polacco conosciuto nel 2002 e che che dal 2011 divide con lui il lavoro, quando c’è, e il marciapiede quando la crisi toglie anche quelle poche giornate in nero. Oltre l’elemosina, Mirko e Roberto non hanno mai chiesto niente a nessuno. Ora però Roberto è molto malato e Mirko chiede per lui: «Qualcuno lo aiuti, non voglio che muoia». Nell’attesa se lo è

«Quella bambina è povera, le pago io la mensa»

Il bel gesto di una ragazza di Valledoria che studia all’università di Pavia. Il Comune di Vigevano aveva escluso la bimba dalla mensa scolastica e Gloria Spezziga, dopo aver letto la notizia sui giornali, ha versato i 90 euro necessari Gloria Spezziga è una studentessa universitaria, originaria della Sardegna, che studia a Pavia. Quando è venuta a sapere che una bambina delle scuole elementari di Vigevano si è ammalata perché non le è consentito l'accesso alla mensa, ha voluto inviare un messaggio alla famiglia. "I soldi della mensa vorrei versarli io al comune di Vigevano. Rinuncio a una parte della paghetta che mi serve per mantenermi gli studi, per aiutare chi ha meno di me. Non è questo il Paese in cui voglio vivere"

una storia d'altri tempi prima del motore baby clochard, in fuga per vivere il loro amore

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La  storia    che  vi apprestate  a leggere  , cari amici e comnpagnidiviaggio  è tratta  da la nuova sardegna online del 24\2\2013  mi fa    rivenire  alla mente  questa   canzone   di un poeta  italiano  tratta   da  uno dei suoi  dischi più  belli   Lindbergh (Lettere da sopra la pioggia) (1992), Epic/Sony Music Entertainment. Ah, se potessi raccontare tutto quello che vedo e sento dall'orizzonte di questo cielo che picchia giù nel mare in questa notte cieca di luna e te se stai ad ascoltare. Maria e Manuel, baby clochard in fuga per amore La storia di due ragazzi del Nuorese di 18 e 26 anni che dormono per strada in Veneto: «Nessuno ci aiuta, i vigili ci hanno multato» SASSARI. Cinque euro in tasca, due pezzi di pizza già digeriti nello stomaco, l’aria gelida che taglia la faccia. Alle 19 della sera, mentre piove a dirotto, Manuel e Maria stanno sotto i portici nel centro storico di Portogruaro: in piedi, perché se si sedessero potrebbero becca

Sassari Scoppia un incendio nel rifugio, ma lui non fuigge e resta con l’amico malato

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Leggo sulla nuova  d'oggi    questa  news  di Daniela Scano Scoppia un incendio nel rifugio, ma lui resta con l’amico malato Commovente gesto di amicizia tra senzatetto nell’ex piazzale degli autobus di via XXVAprile, diventato una baraccopoli e una bomba ecologica - SASSARI.  Quando è divampato l’incendio, c’è stato un fuggi fuggi generale di barboni. Solo Rashid, che è molto malato e da tempo non riesce più a camminare, non si è mosso dal tugurio che è diventato la sua casa. «Non ti lascio solo», lo ha rassicurato un compagno di sventura che in effetti gli è rimasto accanto, nonostante gli inviti del clochard marocchino ad andarsene per evitare di mettersi nei guai. Il pericolo per i due uomini non era il fuoco, rimasto sempre abbastanza lontano, ma incappare nelle forze dell’ordine che qualche mese fa avevano sgomberato il piazzale di via XXV Aprile dai barboni che l’avevano occupato. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, l’altra sera Rashid era al sicuro con il su

Vent'anni trascorsi dentro un tombino Storia sommersa di 2 coniugi colombiani

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In Colombia, a Medellin, una coppia di coniugi vive da più di vent'anni all'interno di una fogna.Una vita "sotto", una storia di disagio e povertà, ma anche la forza di resistere a tutti i costi. Miguel Restrepo, 62 anni, e Maria Garcia vivono a Medellin (Colombia) in un tombino. All'interno c'è quasi tutto: una cucinino, un ventilatore, una televisione e un giaciglio per dormire. Con loro anche il cane. La foto, che fa parte di una gallery, è stata scattata dal fotografo Raul Arboleda dell'agenzia Afp.

se anche chi deve distribuire cibo ai poveri inizia a discriminare siamo messi bene

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 chiunque  si a  , visto lo scarica barile  e la mancanza  d'assumersi  la responsabilità  dell'iniziativa  discriminatoria (  vedere  articolo sotto tratto  dal  quotidiano la Stampa )    perchè ci sono altri sistemi per  discernere (   di qualunque etnia e nazionalità  siano )  i  finti poveri  e  scrocconi  : <<  tanto c'è la Caritas  o la parrocchia o i servizi  sociali  >>  da  chi   , spesso più dignitosi  e modesti , veramente  soffre   e ha difficoltà  a tirare  avanti , siamo proprio  vuol dire  che  :   da   La pellicola 'Bianco Rosso e Verdone' realizzata nel 1981 segna la seconda esperienza registica per l'attore romano Carlo Verdone. Perchè un conto  e   controlli  per  tutti\e  indipendentemente  dall'etnia  , un conto  è  se  esso viene  fatto  solo per   una detterminata categoria  . allora  questo si chiama discriminazione   CRONACA 26/05/2012 - "Niente cibo a rom e clandestini" Don Gianfr