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Visualizzazione dei post con l'etichetta politica internazionale

Se l'Occidente vuole la pace, deve digiunare

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Sebastiao Salgado , Workers Fallen worker: A fire fighter from the Safety Boss team knocked unconscious by a blast of gas from the wellhead. Greater Burhan Oil Field, Kuwait, 1991 Torno ad un mio post di qualche tempo fa, solamente per aggiornare alcune cifre: l'ente di ricerca americano National Priorities ci fornisce, qui , un aggiornamento sul costo della guerra in Iraq. Per contrasto, il sito degli Obiettivi del Millennio (MDGs) delle Nazioni Unite, tra i quali il principale è naturalmente sradicare la povertà e la fame, ha invece pubblicato di recente il Rapporto 2008, di cui segnalo uno stralcio . (...) Continua su Le coordinate galat(t)iche .

Hussein, da non credere!

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Ho puntato la sveglia alle 5,30 e sono stato fortunato. Così ho visto in diretta Jesse Jackson ascoltare Obama in silenzio, immobile, mentre le lacrime gli rigavano il volto. E sul quel viso c'era Martin Luther King, Angela Davis, Nelson Mandela. Ho seguito il discorso di McCain, dignitoso e rispettoso della contesa. Laggiù quando si perde non si invocano i brogli. Poi Obama. Già. E così mentre in Italia si faranno classi separate per bianchi e diversi dal bianco, negli Usa eleggono presidente un uomo nato a Honolulu da padre Kenyota, vissuto da piccolo in Indonesia. Che di nome fa Barack Hussein! Insomma una svolta epocale. E siccome al di là dei massimi sistemi si vive anche di piccole soddisfazioni, stamattina davanti al caffè ho immaginato il cattivo risveglio di Borghezio, Boso, Calderoli, Castelli, Bossi e compagnia. Gentaglia che siamo riusciti a mandare al governo del nostro paese. E il prode Gasparri che non si è risparmiato la cialtronata giornaliera (Al Qaeda sarà conten

Senza titolo 1842

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finalmente   dopo tante angherie   da  parte degli Usa   l'italia  si prende una bella  rivincita  VALENCIA - Luna Rossa torna in finale con un capitano napoletano: Francesco De Angelis. L’obiettivo minimo è raggiunto. Con James Spithill al timone la barca di Patrizio Bertelli straccia Bmw Oracle: è di 5-1 il verdetto definitivo.E per la prima volta gli americani sono fuori dai giochi. Negli oltre 150 anni di storia della ‘brocca’ piu’ famosa del mondo non era mai successo. Per Bmw Oracle, che aveva il budget più grande e si sentiva la barca da battere, è delusione pesantissima. La finale della Louis Vuitton, per non parlare della sfida con Alinghi per la Coppa America, gli americani la vedranno in tv.

Muri

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“Racconta la leggenda che Romolo tracciò sul Palatino un lungo solco sul quale far erigere una cinta muraria così alta e potente che nessun nemico avrebbe osato oltrepassarla. Remo oltrepassò il solco appena tracciato, schernendo il fratello per la presunzione. Questi, preso dalla rabbia, uccise il fratello e su quel sangue eresse il suo futuro regno”.   Muri, barriere, sbarramenti. Da sempre e ancora. Muri che dividono, che separano, alimentando odio e incomprensioni. Ma anche muri che occultano, nascondono, sottraggono alla vista i problemi…muri per non vedere, né sentire il grido di protesta ed il dolore degli altri popoli . E ancora muri…di omertà e silenzio, di reticenza e paura Muri di incomunicabilità e di incomprensione, barriere di disprezzo e indifferenza, di infamia e intolleranza.   Ricordo quel giorno, nel lontano 1989, quando vidi distruggere, insieme a milioni di telespettatori, il lungo e infamante muro di Berlino costruito durante la Guerra Fredda tra Unione Sovietica

Messico

“ Adelante Giorgio, si puedes. Con juicio” In un discorso alla nazione Bush delinea un nuovo piano per arginare l’immigrazione clandestina dal Messico, piazzando alla “Frontera” seimila  soldati della Guardia Nazionale che dovrebbero collaborare con i circa 12.000 della Guardia di frontiera Tremiladuecento chilometri di confine presidiati a sconfessare, se ancora ce ne fosse il bisogno, l’elasticità del concetto di democrazia made in Usa. Bel salto di qualità. Il sogno a stelle e strisce si infrange, svanisce il mito del Grande Paese che accoglie “le masse stanche, oppresse e affamate” . La terra della libertà e delle mille opportunità si è persa, forse proprio in quel tragico 11 settembre quando, insieme alle Torri gemelle, andò in fumo anche il senso di onnipotenza e di sicurezza che aveva accompagnato gli Stati Uniti fino ad allora.   Ora Bush intende erigere un muro umano ed elettronico intorno alla nazione, inneggiando alla difesa dell’identità nazionale. Un’identità che si config

Senza titolo 1213

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E c u m e n i c i Leonhard Ragaz http://ecumenici.altervista.org/html/  (si chiede di citare anche il sito in caso di diffusione sul web)  Numero curato da Augusta De Piero, insegnante volontaria in Palestina eciale Palestina   Bet_GateWall   Ho fotografato la breccia nel muro, ancora senza porta, lo scorso aprile 2005. Era venerdì, una mattina presto: la giornata festiva per i mussulmani garantiva un minor affollamento e quindi maggior tranquillità. Non c’era la jeep dei militari che spesso stazionava alla porta: i militari non amano le fotografie.Ho aspettato che passasse qualcuno; ho scattato la mia fotografia e me ne sono andata. Ogni volta che guardo le figurette di quella donna con la sua bambina riprovo il gelo che sentii allora, mentre cercavo di riprenderle e assieme di non lasciarmi sfuggire tutti gli otto metri di cemento armato che le sovrastavano.Betlemme, da dove venivano, era alle loro spalle …Avevano dovuto abbandonare il mezzo con cui e