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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesia

non sapevo che le poesie fossero anche filosofia .Quel che resta di niente di Cristian porcino

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non pensavo che con la filosofia si potesse fare poesia   . Cristian Porcino  Ferrara   Attraverso ricercate metafore, Cristian A. Porcino Ferrara ci traghetta, come un navigato Caronte, attraverso i sentimenti umani. Anche in questo ventottesimo libro, nel viaggio tra le emozioni dell’anima ci accompagnano musicisti come Mozart e Battiato, musa ispiratrice del nostro Autore, ma anche personaggi come Jung, Dante, Diogene, i Belletristi, la Bella e la Bestia, e figure come la madre dispensatrice d’amore, oppure la minuta nonna al balcone.In un altalenarsi di trepidazioni, smarrimenti, turbamenti, suggestioni, paure, amori, inquietudini, zone erogene ed ansie, Cristian A. Porcino Ferrara ci guida in questa danza Lakota che lo unisce – e ci unisce - al corpo pulsante da cui tutto ebbe origine.Infatti leggere  i cobntenuti  di  questo  libro  di  poesie  , anche per chi  ha letto i suoi preceentiu lavori e  lo segue  d'anni  ,  è come  immergersi  in un caledoscopio  di   : emozioni ,

a volte basta poco per smettere di elucubrare inutilmente ( farsi le seghe mentali )

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questa poeia suggeritami dal contatto  Maria Patanè Vivere significa scegliere. Dovremmo fare come gli alberi. Sfrondare, potare i rami secchi, rinunciare alle zavorre che ci appesantiscono e non ci fanno crescere. Solo così la linfa può salire, restituirci nuovo entusiasmo, nuova passione nella corsa verso il cielo, verso la luce. Agostino Degas Una risposta bellissima alla mia elucubruzazione / sega mentale : a che serve vivere se poi dobbiamo morire ?  

«Caro Platone, noi donne non siamo mele dimezzate alla ricerca dell’altra metà» se devo essere una mela di Emma saponaro

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colonna sonora del libro  https://open.spotify.com/playlist/4gccjUuGjF82khbJ1QMAgI?si=03f11af0fc724c2e per l'8 marzo vorrei parlare oltre che ,  vedere post precedente  , delle storie ormai note ( non per questo poco importanti ) una lotta quotidiana. Contro stereotipi, aspettative e luoghi comuni che rafforzano il divario di genere , di un  romanzo  che le  riassume  .  Esso    è  il    romanzo (  foto  a  destra  )    Se devo essere una mela     pubblicato da Les Flâneurs Edizioni, seconda prova di autrice di Emma Saponaro .  Nel libro, in esergo, la dedica è « A chi ha sacrificato anni di vita per una cosa che credeva amore ». Un argomento difficile ma reso con estrema leggerezza e ironia dall’autrice, senza sottovalutare mai gli aspetti più complessi e duri.  Può essere   definito  secondo   quest'articolo      di   Annalina Ferrante   per    settimanale https://left.it /   – a tutti gli effetti – un viaggio di formazione. Quello di una giovane donna che si sve

PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno

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ringrazio l'amica   Maria Patanè   per  aver segnalato  nel suo post  d'auguri   questa     poesia    ,,     ·    PABLO NERUDA Il primo giorno dell'anno Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati, e a mezzanotte lo andiamo a ricevere come se fosse un esploratore che scende da una stella. Come il pane assomiglia al pane di ieri, come un anello a tutti gli anelli... La terra accoglierà questo giorno dorato, grigio, celeste, lo dispiegherà in colline lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia e poi lo avvolgerà nell’ombra. Eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell’anno, sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo, ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare...

Fumo di caffè. di donatella camatta

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  Donatella Camatta I e r i   a l l e   0 6 : 0 2    ·  Fumo di caffè. Stringo la tazza di caffè per poter sentire dentro fino alla viscere il calore e malumori. Un groviglio di sentimenti, dobbiamo comprendere cosa desideriamo. Un amore assoluto non può essere soffiato via come fumo di caffè al vento. Avvolgo pensieri, ricordi cosa resta? L'aroma del sentimento. come un buon caffè. Diritti Donatella@Camatta Opera Pepe Lozano

il lato nascosto

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LA VITA

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  il Mahtma Ghandi diceva "Vivi come  se dovessi morire domani - Impara come se dovessi vivere per sempre", ed io aggiungo, non sognare con gli occhi degli altri, non piangere per quello che ti sei lasciato alle spalle, vivi con fiducia il domani.  Questa poesia descrive quello che per me è la vita LA VITA Nella mia vita ho raccolto molto e molto ho dato, felicità, tristezza, sono dentro di noi ma abbiamo sempre bisogno di qualcuno che venga a ricordarcelo. La vita offre opportunità che vanno colte, gioie, delusioni e dolori. Occorre alzarsi una volta e poi un'altra, senza perdere la speranza. La vita offre sorrisi, fiori che sbocciano in un ramo, risate giocose di bambini, occasioni per amare ed essere amati. Cosa altro puoi chiedere senza avere il coraggio di osare?  

cosa è il tempo ? una risposta sembra venire dalla poesia omonima di daniela bionda

A volte capita di bruciare gli stessi utenti e di emttere io anzichè loro ( se vogliono ovviamente ) i loro contenuti . Ed è i caso dell'amica utente Daniela di cui avete ed avrete modo di leggere sui scritti o qui su blog oppure se avete facebok sul suo account  https://www.facebook.com/daniela.bionda.77

La natura ammantata di rosso poesia di Daniela Bionda

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 Salve compagni di strada voglio parlarvi della Natura  sono sempre stata affascinata dalla natura, una natura selvaggia, tra terra e cielo, pioggia e mare, tempeste, fiumi,  montagne e torrenti. Una natura fatta di fiori di campo e grida di uccelli, per questo ho scritto questa poesia che spero vi piaccia buona lettura La natura ammantata di rosso poesia di Daniela Bionda   Io sono la natura ammantata di rosso, che nutre la terra, fa crescere le messi, la frutta odorosa, l' erba , che nutre gli armenti. Io sono vento, che piega gli alberi, tempesta, pioggia battente che fa esondare fiumi e torrenti, che annaffia la terra, distrugge i raccolti. In una tavolozza di un pittore, sarei fatta di colori accesi, il rosso, il giallo, l'arancio, ma anche il marrone della terra, l'azzurro del cielo e del mare. Il grigio di un giorno di pioggia, il bianco candido della neve. Io sono la ragazza vestita di rosso, seduta su un prato, che incrocia fili d' erba per farne corone, che o

Primavera

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  in sottofondo  Antonio Vivaldi: La Primavera Il 20 Marzo è arrivata la Primavera, ovvero questo è quello che risulta dal calendario, ma come prima si diceva "Non esistono più le mezze stagioni", oggi a causa dei cambiamenti climatici non c'è più una stagione che rispetti le sue caratteristiche e peculiarietà. Il caldo imperversa in zone che hanno sempre avuto lunghi inverni  e basse temperature, il freddo, invece imperversa in zone a clima temperato, per questo motivo, ho scritto una poesia sulla primavera, una primavera normale, di quelle di una volta. Una primavera calma e serena, una primavera di un piccolo paese che spero vi piaccia. La primavera poesia di Daniela Bionda     Osserva la ragazza che cammina cantando, senti la sua passione che si trasforma in un inno di gioia, mentre accarezza le corde del suo violino per annunciare la primavera. Dentro uno spicchio di cielo piccole nubi, scrosci d' acqua sulla terra e sui prati. I giardini si vestono di mille colo

poesie al tempo del coronavirus - codiv19 INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA di Nedzad Maksumic poeta bosniaco

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 poichè  secondo alcuni   considerano  tale  situazione  come una   guerra   mi  è venuta   anzi ritornata   in mente    questa poesia  che  lessi  mi pare    come  introduzione  al   cd  musicale  materiale resistente   poi  diventato  un film   documentario   per  i  50  anni   della  resistenza      di Nedzad Maksumic   poeta bosniaco e regista del Lik Teatar INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA Era un anno fertile per il grano come mai in passato, era tutto in abbondanza... Quelli che erano malati cronici e che tanto desideravano la morte, consegnarono finalmente con un sorriso l'anima a Dio. Nei giorni dei grandi temporali il cielo era rosso. La pioggia portava con sé la polvere dei deserti d'oltre mare. I vecchi dissero: ci sarà la guerra! Nessuno prestò credito alle loro parole. E nessuno fece nulle. Giacché, cosa si poteva fare contro la profezia! solo cantammo per intere giornate, fino a restare senza voce, per poter consumare tutte le vecchie canzoni, perch

la fine di tutti i guai spiegato da Sergio Cammariere

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Cercando un incipit     a post  intervista      a Sergio Cammaniere    mi viene  da  canticchiare  La fine di tutti i guai   che  poi da  il titolo    al suo ultimo  album . Ora        lo  so che  m'ero  promesso    di non citarla    ,  non perchè non sia bella  sia    musicalmente     sia per  il  videoclip  un capolavoro di eleganza, semplicità e originalità ! , in quanto  troppo abusata  a  scapito  dele altre canzoni  in particolare  le mie preferite   : danzando   nel vento , io  so ,  se  conosci il blues  , il  tuo amico di sempre  (  di cui trovaste  sotto  il  video   )  Ecco che   finito  di  canticchiarla    ritrovo    l'email con le  sue  risposte    alle mie  domande  . E credo che   bastino    queste    per  il  post    senza  grandi ricami introduttivi .  1)  parliamo del tuo ultimo disco "La fine di tutti i guai"   uscito lo scorso 10 maggio. Undici tracce che compongono un grande viaggio musicale nei generi e nelle citazioni come  fa 

Lu tempu

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Oggi    sono molto malinconico     e lascio  le mie  emozioni  a questa   poesia   di   Gavino Pes  ( Don Baignu ) ( Tempio Pausania ,  31 luglio   1724  –  24 ottobre   1795 )                                                                Palchì no torri, di', tempu passatu? Palchì no torri di', tempu paldutu? Torra alta 'olta, torta a fatti meu, tempu impultanti, tempu priziosu, tempu, chi vali tantu cant'è Deu par un cori ben fattu e viltuosu. Troppu a distempu, tempu caro, arreu a cunniscitti, oh pesu aguniosu! Cantu utilosu mi saristi sta tu, tempu, haènditi a tempu cunnisciutu! Tempu, ch'in un cuntinu muimentu poni tutta la to' stabbilitai, chi la to' chietù, lu to' assentu cunsisti in no istà chietu mai, ritruzzedi pal me ch'era ditentu, candu passesti, da un sonnu grai: Ah! Si tuffai, tempu malgastatu, chi bè, chi t'haarìa ripaltutu! Tempu, chi sempri in ghjusta prupulzioni di lu to' mo