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Visualizzazione dei post con l'etichetta piccoli paesi

prove di ritorno alla normalità e fake news - bufale

ieri   dopo  tre  mesi  sono andato  a   farmi  i  capelli     in una delle   barbiere  di fiducia   .Tutto ciò che mi era parso degno di deliri complottari   ( per  sapere  come la penso   cercatevi i miei  post  qui  sul blog  e sui social  o  seguitemi  )    ed  purtroppo   opinione di massa si è rivelato ed  ancora  continua  ad   essere argomento cardine di qualsiasi discussione.  Infatti   tra  i due   fratelli     barbieri   : il primo   (  quello che  mi stava facendo i capelli )  e  il secondo   (  impegnato  con un altro cliente  )    si  discuteva    delle  covid  e delle  sue   conseguenze   : 1) Ora ci vogliono mettere anche il Cic (!) sotto la pelle. 2)  vogliono obbligarci  ( anche  se  diranno che non  è  obbligatoria  ma facoltativa  )    a scaricarci ed   attivare un app pèer  trattarci   come se  non bastasse  registrare   chi entra   e chi esce  con i  suoi dati 2)Io non mi faccio nessun vaccino proprio, sono malato di cuore (37 apparentemente sanissimo, sovrap

Vincenzo Ligios il documentarista che racconta l’isola della lentezza

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canzone  consigliata  Enzo Del Re - Primo Maggio 2010 - Lavorare con lentezza ne  avevo  già parlato in precedenza  sui queste pagine ( cercate nell'archivio )  , ma  ne  riparlo perchè non i piace  l'oblio  . infatti riporto   dalla nuova  sardegna    d'oggi   14\10\2013 Vincenzo Ligios e i tempi blandi dei piccoli paesi sardi «Le interviste ai sindaci rispecchiano questa realtà»  La linfa vitale nuova prende i piedi e va via E non ci si può aspettare che una persona abituata ad altre tecniche di produzione si reinventi a sessant’anni VILLANOVA MONTELEONE Vincenzo Ligios, figlio d'arte. La vera notizia è lui, esordiente ventisettenne accanto – ma non troppo – al padre Salvatore, in un lavoro parallelo ripartito su un doppio percorso – la fotografia e il documentario – poi sintetizzato in volume, «Gli atlanti, tracce di identità». Salvatore si occupa delle foto, Vincenzo del documentario. I soggetti sono 50 sindaci (45 uomini e solo 5 donne) di altrettanti

A Vigne Surrau fotografie e video con i sindaci dei cinquanta paesi sardi più piccoli Ecco perché un paese ci vuole Dal 19 settembre ad Arzachena una mostra con le immagini di Salvatore Ligios e le video interviste di Vincenzo Ligios

Leggo  sul giornale ( la  nuova sardegna  ) di oggi che  Giovedì 19 settembre alle 10,30 presso Vigne \ cantine Surrau ad Arzachena (  un centro che   unisce  alla  vendita  e degustazione del vino anche la cultura   , vedere   mio  post precedente  sulla mostra  fotografica   sul sughero  di Roberto graffi  )  presenta il progetto culturale "Gli atlanti. Tracce di identità", selezione di fotografie di Salvatore Ligios    e video installazione di 50 monitor per 50 interviste a cinquanta primi cittadini di piccoli comuni della Sardegna di Vincenzo Ligios . L'inaugurazione sarà preceduta dal convegno " Dalla cultura alla politica" al quale interverranno: Pietro Soddu (nella foto); il presidente di Vigne Surrau Tino Demuro; il sindaco di Bidonì Silvio Manca; il sindaco di Villa Sant'Antonio Antonello Passiu; Manlio Brigaglia; Salvatore Ligios ; Sonia Borsato. Il lavoro è un omaggio al lavoro silenzioso e quotidiano svolto dagli amministratori dei piccoli comu

dalle strelle alle stalle Declino d'un grande sogno pop, la strada dal successo all'inferno Luigi fregapane

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leggo  su l'unione sarda 316\2012 la storia toccante di Luigi Fregapane ( qui news su di lui http://giannipiludu.blogspot.it/2005/12/luigi-fregapane.html )    i media e i grandi cantanti ( forse perchè ancora non si è ucciso o fatto gesti eclatanti  ) non lo cagano minimamente   e pensano solo ad  apparire    anzichè  Ma lui  tenacemente  resiste .Ma  ora lasciamo parlare  l'articolo in questione  Declino d'un grande sogno pop, la strada dal successo all'inferno di GIORGIO PISANO (  pisano@unionesarda.it   )  Ha disperatamente bisogno dell'aiuto di uno di quelli a cui non troppi anni fa dava del tu. Luigi Fregapane, detto Luis, faceva parte di un gruppo musicale che gli ha fatto sentire l'irresistibile fruscìo del danaro e il profumo della gloria pop: le ragazzine che assediano l'albergo dove dormi, la sicurezza che ti scorta fino al palco per evitare che ti divorino d'amore. Il gruppo si chiamava   I nuovi