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Visualizzazione dei post con l'etichetta piccoli borghi

La sfida di restare di mario caabresi

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canzone  consigliata  Paese mio che stai sulla collina... Si racconta spesso di chi lascia la città per fuggire nella natura. Ma la storia più comune (e meno romantica ) è quella dei piccoli borghi da cui i giovani vanno via. Un fenomeno di spopolamento che continua da un secolo e sembra inesorabile. Ma in alcuni borghi ad esempio a Calascio, in Abruzzo, è nato un progetto per dare un futuro ai ragazzi, per non farli partire. E così sono ricominciati anche a nascere i bambini.     DA    https://mariocalabresi.com/ Un secolo fa a Santo Stefano di Sessanio vivevano novecento persone, poi è cominciata l’emigrazione verso Belgio e Francia e oggi ci abitano in settanta. A Calascio erano quasi duemila, trent’anni fa resistevano in duecentocinquanta, ora sono rimasti in ottanta. Da qui sono partiti verso Stati Uniti e Canada. Siamo in Abruzzo, a 1.200 metri sul livello del mare, sotto l’altopiano di Campo Imperatore, nel cuore del massiccio del Gran Sasso. Lo spopolamento maggiore è c

I cercatori di luoghi abbandonati: viaggio con gli esploratori urbani che visitano l'Italia dimenticata

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"Prendi solo fotografie e lascia solo impronte". La frase che ai più può sembrare senza logica per gli urbexer di tutta Italia è come un vero e proprio mantra: "Vuol dire che il luogo deve essere amato e rispettato e nulla va toccato o portato via". Questo  è quello    che    fanno  gli autori  di   https://ascosilasciti.com/it/ In sintesi da    https://ascosilasciti.com/it/chi-siamo/ ASCOSI LASCITI, IN “PAROLE POVERE” Il progetto Ascosi Lasciti nasce nel 2010, dall’occhio del regista ed autore TV Alessandro Tesei (fondatore). Il suo tema principale è l’abbandono di infrastrutture, trattato in tutti gli aspetti. Si sviluppa grazie al lavoro di squadra di un team ramificato sul territorio, coordinato da Davide Calloni (amministratore), e prende la sua forma finale grazie alla sinergia tra gli esperti web di Passionlab e Subwaylab. Nel 2020 il progetto si fa associazione culturale grazie all’impegno di Cristiano La Mantia (presidente) e dei soci fondatori (E. Bai, M.

il cibo ed i prodotti locali posso essere l'incipit contro lo spopolamento dei piccoli borghi . il caso fare la festa" alle mele dell’Appenino. di Castel del Giudice, [ Isernia ]

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Cazzeggiando in rete e cercano storie \ fatti curiosi per il blog ho appreso che  : Sabato 9 e domenica 10 ottobre i coltivatori di mele e prodotti bio di Abruzzo e Alto Molise si sono ritrovati a Castel del Giudice, un comune italiano di 311 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. Fino al 1790 il suo territorio era ancora parte integrante dell' Abruzzo Citeriore secondo quanto risulta dalle Carte della Calcografia Camerale e di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, per "fare la festa" alle mele dell’Appenino.  Oltre a degustazioni, visite guidate ai meleti e al birrificio agricolo, escursioni nella natura a piedi e in e-bike, esperienze a contatto con le api per grandi e piccoli, raccolta delle mele  DA  Festa della Mela a Castel del Giudice - Il Valore Italiano e delle patate viola, c'era  in programma anche l' esposizione fotografica itinerante  a cura del fotografo  Emanuele Scocchera , spettacoli di divertenti buskers, street band e laboratori. Tale  manif

anche con la birra si può fare del bene e creare lavoro il caso della birra del "Il progetto Cacciatori di briciole e della birra messina

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da repubblica del 23\6\201 e dalla pagina https://www.repubblica.it/il-gusto/argomenti/Le_storie c'è ancora chi resiste al calo dei consumi e alle pressioni delle multinazionali \ colossi esteri che dopo aver iniziato a fare acquisti in italia con le Peroni e le Ichnusa.  Poi hanno puntato ad acquisire quelle artigianali. Vista la resistenza italiana ora cambiano strategia. E si travestono repubblica  del  23\6\2021 Cacciatori di briciole: una birra buona capace di fare del bene                     di Lara De Luna Nata dall'associazione Volontarius di Bolzano, viene prodotta da pane nero altoatesino riciclato e i proventi delle vendite vanno a finanziare i servizi a finanziare i progetti del gruppo di volontari Un gruppo di persone e una vocazione, quella di aiutare gli altri. Una vocazione che non permette di stare fermi, con le mani in mano, di chiudere gli occhi davanti alle difficoltà del mondo e che porta sempre a nuovi passi, nuovi progetti, nuovi

Ortueri, tra vitigni e graniti nel borgo che non si arrende allo spopolamento

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leggi anche   sempre  di repubblica   Ortueri e l'arte dell'estrazione del sughero: "Prodotto essenziale per la nostra comunità" Mandrolisai, un vino Doc dal sapore del territorio Ortueri, il parco Mui Muscas dedicato all'asinello sardo Al centro della Sardegna, nella Barbagia del Mandrolisai, si trova  Ortueri   paese (  unico  dei pochissimi  che  ancora   le mantengono )   con case di pietra e tradizione artigiana di una comunità che si rinnova con un'amministrazione giovane. Sugherete, asinelli e retaggio romano da  repubblica   del 22\4\2021  per i video   e il resto della  galleria  fotografica lo trovate in qui    Tra i vigneti e le foreste di sughero e lecci del Mandrolisai, sorge l’antico borgo medievale di Ortueri. Il paese, rinomato in tutta l’isola come la capitale degli estrattori di sughero, preserva con cura i saperi e il saper fare del passato contadino. Tuttora, presenta un ricco tessuto di attività agricole, zootecniche, vitivinicole, enogas

storie d'italia fra corona virus e e spopolamento dei piccoli paesi \ borghi

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    da   https://www.valsusaoggi.it/  e     da    del  https://torino.repubblica.it/cronaca/  25\3\2020 VALSUSA, È NATA AURORA MARIA: UNA NUOVA RESIDENTE A MONCENISIO La piccola Aurora Maria, bimba di Moncenisio MONCENISIO – “Questa notizia è bella in questo periodo, ma lo sarebbe stata comunque: la bimba è la 40esima residente di Moncenisio, il segno che il paese è vero e vitale”. Con queste parole il sindaco Mauro Carena commenta la nascita della piccola Aurora Maria, venuta al mondo all’ospedale di Rivoli dall’amore di mamma Jonica e papà Enrico. Dopo 7 anni di attesa, Moncenisio ha così una nuova residente. “Il papà è il capo degli antincendio boschivi – aggiunge il sindaco – ed è stato l’ultimo alunno a da andare da solo nella scuola comunale. Questa è una storia di gente che ci crede, e dimostra che qui ci sono radici”. E’ una bella notizia la nascita di una nuova bimba della Valsusa, ma soprattutto per il piccolo villaggio di Moncenisio. Un raggio di sole in mezzo

non sapevo che giocare in piazza a pallone facesse più male di una base in cui si fanno esercitazioni con armi nucleari ad uranio impoverito. il caso di Perdasdefogu, vietato giocare a pallone in strada: "Pericoloso e disturba"

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http://www.lamiasardegna.it/perdasdefogu.htm http://www.aserramanna.it/2016/09/giocavamo-a-pallone-in-strada-racconto-completo/ le solite cose italiane . dove un pallone disturba, i veleni dei poligoni militari no (  trovate  approfondimenti   nel link sopra  fra  cui  il  bellissimo racconto   di  Davide Batzella  in cui descrive    come   una  volta  si poteva   giocare in piazza    ) ... tanti complimenti al sindaco per l'originale trovata   come  quello  riportata  sotto   da  da    https://youtg.net Perdasdefogu, vietato giocare a pallone in strada: "Pericoloso e disturba" PERDASDEFOGU. Vietato giocare a pallone in piazza. A meno che non sia abbiano meno di sei anni, ma solo se accompagnati dai genitori. Perdasdefogu, 1800 anime in Ogliastra, paese dei centenari ma anche, come tanti in Sardegna, malato di spopolamento. Succede che il sindaco Mariano Carta emette un'ordinanza che nega ai pochi bambini rimasti di fare ciò che il 99 per cento dei

come si vive senza internet nel 2016 ? Facebook di strada e Whatsapp a gettoni in Molise e più precisamente a Civitacampomarano, paesino di 400 abitanti in provincia di Campobasso

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  da    http://milano.repubblica.it/cronaca  del 28.4.2016   Come si vive nel 2016 senza Internet? Per scoprirlo, lo street artist milanese Biancoshock si è trasferito per un periodo in Molise e più precisamente a Civitacampomarano, paesino di 400 abitanti in provincia di Campobasso dove la scarsa copertura di rete rende complicato navigare sul web e utilizzare qualsiasi dispositivo elettronico. Così è nato il progetto "Web 0.0", realizzato in occasione del festival CVTà Street Fest: Biancoshock ha applicato i loghi di alcuni dei più noti siti e social network ai loro equivalenti offline, usati quotidianamente dagli abitanti di Civitacampomarano. La cassetta postale è la loro Gmail, la donna più anziana  [  vedere  foto  sotto  per le  altre  qui ] del paese fa le veci di Wikipedia perché ci si rivolge a lei per avere qualunque informazione, invece di twittare si spettegola su una panchina e la bacheca virtuale di Facebook torna alle origini identificandosi con lo spazi