Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta periferie

censurare la musica trapp e rap ed gli altri generi musicali non conformi bandendoli da internet e da san remo come chiede i codacons con i Sad, il gruppo punk di Milano è la soluzione ?

Immagine
leggi anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/12/sanremo-polemica-per-la-band-in-gara.htm l   Guè Pequeno, e Young Rame. A sinistra, ai due estremi: Marracash in giacca blu e “Nazza” Calajò Se prima mi piaceva i rap e lì'hip hop e musica delle posse    ed  altri  generi  non conformi  come  il  punk  , infatti è stato uno dei veicoli da cui si è sviluppata la mia formazione politico culturale . Adesso con la quasi fusione  tra  il   rap e  il sottogenere trapper nonostante le sottili differenze    riassumibli . A qiuesto  punto non so  se  la  censura  sia  giusta   o meno    opppure condurre  ua  guerriglia  Stile  Musicale e Atmosfera   Rap: Il rap è noto per la sua enfasi sulla recitazione ritmica di versi e rime sincopate, con un’attenzione particolare alla lirica e alla tecnica verbale. L’atmosfera sonora può variare ampiamente a seconda dello stile dell’artista, ma solitamente si pone in secondo piano risp

Marco Guerra, trent'anni da libraio di periferia: "Ce l'ho fatta perché sono più veloce di Amazon"

Immagine
  da repubblica sdel 31\8\2022 Marco Guerra, trent'anni da libraio di periferia: "Ce l'ho fatta perché sono più veloce di Amazon"                         di Concetto Vecchio La libreria Pagina 348 festeggia l'anniversario a Roma Sud: "Il segreto è non fare sentire solo il lettore" C’è un gran silenzio estivo in viale Cesare Pavese quando Marco Guerra alza con gran fracasso la saracinesca della sua libreria, Pagina 348. Periferia sud di Roma, alla fine di una sfilza di palazzine tra l’Eur e il Grande Raccordo anulare. “Qui tutto è cambiato rispetto a quando abbiamo iniziato, trent’anni fa. Non c’era internet, né Netflix, non avevano ancora inventato lo smartphone. La gente usciva di più, sia di giorno che di sera, faceva lo struscio lungo questa via, nel quartiere prosperavano ancora cinque librerie indipendenti”. Guerra le elenca: quella dei Congressi, i due punti di vendita di Palma, Book and Byte e un’altra di cui non ricorda più il nome. È rimasto s

"Il disagio chi lo vive non lo vanta": Francesco Scioni, in arte Shony da Sant'Elia smonta il mito trap criminale con la sua Desaparecido

Immagine
Cercavo materiale per un post ( lo leggerete a breve è ancora in word progress ) e su https://youtg.net/canali/culture ho trovato questa bela notizia proveniente dal mondo rap \ hip hop .   CAGLIARI. "Ancora con questa gara a chi sarà Don Vito". E "il disagio chi lo vive non lo vanta". E ancora: "Da dove provieni vieni già additato. Zona popolare quindi un derivato. Pare criminale anche un incensurato". Versi, veloci, in musica di Francesco Scioni, in arte Shony, 31 anni, che in due minuti e diciassette del video "Desaparecido" - girato interamente a Sant'Elia - smonta l'artefatta mitizzazione di molti protagonisti della scena trap, che millantano radici nei quartieri popolari e più violenti, ma non sanno bene nemmeno quale sia il Codice di avviamento postale.  Un pezzo in controtendenza, quello di Shony, cresciuto al Cep e trasferito a Sant'Elia a 12 anni: due quartieri popolari di Cagliari, dove la strada b

Binario morto di © Daniela Tuscano

Immagine
Ferrante Aporti la conosco bene, è l'unica via milanese perennemente in bianco e nero. Un paradigma della città, per alcuni; benché Milano, al pari d'una maliarda un po' sdegnosa, sappia regalare, quando vuole, trilli d'azzurro. Ma Ferrante Aporti no. Conserva la sua ombra ferrigna, i sordidi magazzini, le gallerie tetre e infinite come ventri di balena. E la ferrovia. Essa pure periferica, binario sfumato fra ruderi d'erba. Da uno dei tralicci, ieri, un profugo  maliano s'è legato una corda al collo ed è balzato nel vuoto, penzolando poi per interminabili minuti. Lunga sagoma nera sul nero delle pareti. L'ha fatto di domenica, a mezzogiorno, l'ora più viva e atroce. L'ha fatto in giorno di festa, nell'invidiata distrazione del desinare, perché lui, senza nome né documenti, non l'aspettava nessuno, nemmeno il centro d'accoglienza. S'è accomiatato da un retrobottega di stazione perché solo lì il peso del vivere gli è piovuto add

[ post notturno ] Scampia, l’oasi di calcio in un deserto incompreso e IL LUNGO VIAGGIO Da Praga a Tempio in bici per rivedere un vecchio amico

Immagine
non riuscendo a prendere  sonno  , mi  metto a cazzeggiare e in rete   e    trovo  queste  due storie   la   prima storia    viene da   repubblica  online di qualche  giorno  fa   NAPOLI  - C’è un quartiere a Napoli che ha assunto l’immagine mediatica del potere della camorra. Si chiama Scampia, per molti è solo una periferia all’insegna del degrado e soprattutto un grande supermercato di droga a cielo aperto. In realtà Scampia è ben altro, è un cuore pulsante di solidarietà, impegno sociale, vitalità, partecipazione e voglia di riscatto. Non bisogna fermarsi alla superficie, alla crudeltà che fa notizia, alla sensazione di perdizione che questa periferia trasmette, quasi come se fosse un altro mondo, un quartiere fuori le mura di cinta della città di Napoli.  Se ci s’immerge nella vita di Scampia, si notano varie oasi di resistenza al degrado, avamposti di una battaglia generale contro l’abbandono sociale. Tra quelle di maggior successo, c’è una che utilizza il calci

Bella Mariposas di Salvatore Mereu anticipazioni \ SPOILER

Immagine
  Era  da tempo , forse perchè  non c'era  nessun  film  che  m'attirasse  , quasi immemorabile che non andavop al cinema . Ebbene ieri sono andato  a vedere la prima di Bellas Mariposas il film diretto da Salvatore Mereu ispirato all'omonimo romanzo di Sergio Atzeni  (  foto a  destra  )  pubblicato nel 1996 da Sellerio peraltro mai divenuto definitivo perché la morte ha colto Atzeni prima che potesse rivederlo.  Il film presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha ricevuto il Premio Schermi di Qualità " per aver molto efficacemente, adottato il registro della commedia nell'affrontare il tema del degrado delle periferie e del disagio di adolescenti senza prospettive e senza l'appoggio della famiglia".   Come  per il libro : << Anche se, occorro dirlo, il tono tanto volgare da risultare quasi offensivo e provocatorio è in parte addolcito da un’ironia di fondo non indifferente, a momenti strepitosa (grazie anche a un riuscito