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Lecco, toglie "con la forza" smartphone e tablet alla figlia: ora la madre dovrà svolgere lavori socialmente utili

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leggedo    tale news   sotto riportata   mi viene  da    commentare    meglio un abuso simile che un figlio\a rincoglionato dal cellulare o finito nelle grinfie di pedofili . piena solidarieta alla mamma da https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/ Lecco - Ha rischiato   di costare caro a una  madre lecchese  la decisione di  imporre alla figlia adolescente -  con una determinazione tale da sfociare in una querela presentata dall’ex marito - una disconnessione forzata da web e social. Il tentativo di correggere la ragazza, ritenuta troppo dipendente da cellulare e tablet, è quindi finito in  un’aula del tribunale di Lecco  e sfociato in una messa in prova della madre cinquantenne che ora dovrà svolgere  180 ore di lavori socialmente utili  in un Comune della Brianza lecchese. L’accusa per la madre dell’adolescente - 15 anni all’epoca dei fatti - era di aver abusato dei metodi correttivi e di lesioni. In aula durante il dibattimento tra le parti non è stato trovato alcun a

anziani e nuove tecnologie

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  a volte mi chiedo , se mi miei lo fanno apposta come quelli del filmato sotto a ed essere analfabetoi digitali specialmente mio padre che mio padre 80 anni è appassionato di pc e simili fin da quando aveva 20 anni ed è stato uno dei primi ad avere internet in gallura quando tiscali non c'era ed in gallura c'era nuragica . Infatti gli lo spieghato e fatto vedere e centomila volte come s'entra con p c ed cellulare sul sito dell'inps o simili con la nuova carta d'identità o con lo spid o come si usa watzapp e facebook

Scrivere a mano fa bene

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da http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2017/05/23/ Livia Langella, professoressa di inglese che ama la scrittura a mano Grazie a Livia Langella, Napoli La lettera di Livia Langella, che insegna da tutta la vita in una scuola in provincia di Napoli, ha il sapore e la musica di un giorno d’altri tempi. Eppure il tempo di Livia è anche il nostro, e non mi sembra solo nostalgia di un passato perduto (spesso migliore del presente, nei ricordi) la sua raccomandazione a non perdere mai di vista l’origine delle cose. Non dimenticare da dove vengono, cosa sono. In questo caso la scrittura. Sottoscrivo parola per parola le sue osservazioni sull’importanza dello scrivere a mano, ne parlavo tempo fa con un pedagogista, Daniele Novara. Non sono solo opinioni, esistono studi scientifici che certificano come l’abitudine di prendere appunti, di trascrivere con penna su carta i passaggi più importanti di quello che leggiamo o ascoltiamo attivi zone del nostro cervello che la scrittur

Non temo l’iphone che ho con me, temo l’iphone che è dentro di me

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  da  http://www.orticalab.it/Non-temo-l-iphone-che-ho-con-me    La tecnologia non si rivela solo uno strumento utile a renderci la vita più facile, è un modo per cercare e ottenere conoscenza, bisogna solo imparare a fermarsi   di Maria  Fioretti 25\1\2015 Riconosco l’iPhone come naturale prolungamento del mio braccio. Immaginare una vita senza, sarebbe un po’ come immaginare una vita senza amore. Terribile. Riconosco che effettivamente si sta creando una discreta confusione tra soggetto e oggetto, nel senso che non si capisce più dove finisca la tecnologia e cominci l’uomo. Sommersi dalla necessità di amministrare e fronteggiare una massa di nozioni enormi, perdiamo lentamente la cultura dell’io, rinunciando al processo conoscitivo e prendendo per buono tutto quello che viene dalla tecnologia. Ma esiste realmente questa necessità di recuperare il valore del soggetto rispetto a tutti gli oggetti di cui non possiamo più fare a meno? Potrebbe essere necessaria nell’

Addio Mr Commodore 64: è morto Jack Tramiel Ebreo polacco sopravvissuto ad Auschwitz, inventò il celebre computer (oltre al Vic 20 e al 128).

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Nei giorni scorsi   stavo cercando in rete  l'immagine da mettere  sulla mia bacheca    di facebook  del  comodore  64  quando ieri    leggo   suilcorriere dela sera  ( se  non ricordo male  )  online    questa  triste  , la morte   del  creatore  del pc  in questione     senza  nessun richiamo in prima    nelle  pagine in fondo    cioè quelle  della cultura  . Eppure  se  non ci fosse stato quel  tipo  di pc   forse non avremo neppure   tutte le  tecnologie  attuiali  nel campo dell'informatica  e  internet  sarebbe  ancora per  pochi eletti  .   Aveva ragione de  André    :<< quando si muore  si  muore  soli  >> Ebreo polacco sopravvissuto ad Auschwitz, inventò il celebre computer (oltre al Vic 20 e al 128). E ne vendette a milioni ramiel e la sua celebre creaturaMILANO - Quella tastiera squadrata e quello schermo viola, hanno segnato l'infanzia di tantissimi italiani tra i 35 e i 45. Oltre ad aver alfabetizzato all'informatica milioni di