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serafina battaglia prima collaboratrice giustizia del fenomeno mafie - da Donato Armesano

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A questa persona  (    qui   e  nei  link  ,  insieme alla  colonna  sonora sotto  maggiori  news  su    di lei  e  sulla  sua  storia   bisogna intitolarle una via al suo paese e spiegare il perche '!!!! E tutte le scuole ogni anno dovrebbero portarle lì dove hanno ucciso la sua famiglia e dire cosa le hanno fatto e spiegare che cosa e 'l 'omerta '   da   Donato Arnesano    ·  La mafia le ammazzò il marito. Ma lei, Serafina, non parlò perché era cresciuta nella trappola dell’omertà e della mafia. Poi però toccò al figlio, Salvatore, un bravo ragazzo cresciuto in un ambiente sbagliato. La mafia uccise anche lui. Per Serafina Battaglia cambiò il mondo e decise di abbandonare totalmente la vita di prima e rompere l’omertà. Era il 30 gennaio quando prese una decisione storica: dire ai giudici tutto quello che sapeva. Sicari, affari mafiosi che aveva il marito, informazioni. Tutto. Divenne la prima donna in Italia testimone di giustizia. Pagò un prezzo enorme oltre a quel

Non è questione di meridionali L’omertà è un prodotto tipico del Sud? Falso, ecco i documenti sui silenzi nordici

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un ottimo articolo sul editorialedomani  del16\3\2022   quello  dello   storico Enzo Ciconte Scrittore, docente e politico italiano, è fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose. Fra i suoi libri,  segnalo :    Processo alla 'Ndrangheta (Laterza), 'Ndrangheta padana (Rubbettino) e La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio (Laterza).        Era il 10 agosto 1867. Anni dopo nella ricorrenza del luttuoso anniversario, il 10 agosto 1904, il poeta Giovanni Pascoli prende carta e penna e scrive ad un altro orfano, Leopoldo Notarbartolo figlio del più noto Emanuele che era stato direttore del Banco di Sicilia, ucciso il 1° febbraio 1893. I due hanno avuto la “medesima sorte” dice Pascoli: sono orfani di un padre assassinato. hanno cercato la verità senza trovarla, si sono scontrati con un muro di silenzio. La conferma ci viene da alcune vicende trovate nei documenti dell’Archivio centrale dello Stato. Prendiamo ad es

l'omerta non è solo dei sardi e de su d d'italia fncl agli stereotipi dei media

da un mio amico di facebook Chicco Fresu Nessun compagno di classe al funerale di Domenico Maurantonio, studente padovano morto in circostanze misteriose mentre era in gita assieme a quelli che non si sono presentati. Com'è che non si leggono sparate sulla culture dell'omertà a Padova? E' lontanuccia da Orune... non aggiungo altro perchè due parole sono poche ed una è troppo

Lucia Merli - Omertà a Morfasso (13 maggio 2007)

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Lucia Merli - La deposizione dei testimoni "I morfassini si sono ritrovati compatti come il granito a difesa dei vivi e ancor di più dei morti.'' (Gianluca Saccomani - Libertà del 19/5/08) Lucia Merli - Omertà a Morfasso Il ricordo di un drammatico avvenimento accaduto a Morfasso, sull'appennino piacentino, a pochi metri dalla stazione dei carabinieri, davanti a decine di persone che non hanno visto, nè sentito... ...o non ricordano più nulla.