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intervista a Benedetta Pallavidino autrice di le Tourbillon de la vie - il cinema di Valeria Bruni tedeschi ' edito da Bietti Edizioni nella collana digitale Fotogrammi .

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Benedetta Pallavidino ha scritto  le  Tourbillon   de la vie  - il cinema    di Valeria Bruni tedeschi    edito da Bietti Edizioni nella collana digitale Fotogrammi . Un n  piccolo ma grande libro interessantissimo sulla carriera di Valeria Bruni Tedeschi come regista, inoltre, all’interno c’è una bellissima intervista alla stessa Valeria… Ora  Conoscendo Benedetta, profondissima conoscitrice del cinema, è inutile aggiungere altro se non: correte a comprarlo a questo link:  https://amzn.eu/d/cneJUou soprattuto   se  non conoscete questa  regista  Non ve ne pentirete! Un'ottima lettura, soprattutto se come me siete appassionati di cinema e del cinema di Valeria Bruni Tedeschi !  😉😀.  Infatti, proprio per questo che ho deciso di farle un'intervista/chiaccherata che andasse al di là del suo ultimo lavoro come riesci a conciliare l'insegnamento sulle presentazioni e l'attività letteraria ed organizzativa incontri letterari   ? La verità è che se non lo facessi, senti

La storia di Marlene Engelhorn, 29 anni, discendente dei fondatori di BASF, una delle più grandi aziende chimiche del mondo, che ha rinunciato ad una eredità di 4 miliardi di euro: “Non saprei cosa farne e non potrei essere felice”.

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 A 29 anni rinuncia all’eredità della famiglia da 4 miliardi di euro: “Non voglio essere ricca” La storia di Marlene Engelhorn, 29 anni, discendente dei fondatori di BASF, una delle più grandi aziende chimiche del mondo, che ha rinunciato ad una eredità di 4 miliardi di euro: “Non saprei cosa farne e non potrei essere felice”. A cura di Ida Artiaco Ha rinunciato ad un patrimonio di 4 miliardi di euro, il 90% di quello che le spettava, perché non "vuole essere ricca". Sta facendo il giro del mondo la storia di Marlene Engelhorn, 29enne austriaca, studentessa di lingua tedesca a Vienna e discendente dei fondatori di BASF, una delle più grandi aziende chimiche del mondo, che nel 2021 ha registrato un fatturato di oltre 78 miliardi di euro.Sua nonna occupa la posizione numero 687 nella classifica delle persone più ricche del mondo, secondo la rivista Forbes. Una fortuna generata dagli oltre 150 anni di vita dell'azienda di famiglia.A 29 anni rinuncia all’eredità della famigli

è stato il sosia di massimo troisi , ma non sfrutta l'occasione d'entrare nel mondo del cinema e preferisce fare una vita semplice .

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 Ma   non rinega  quell'esperienza  ,  e  da    a  suo  figlio nato  dopo la morte  dell'attore  ,   il nome dell'attore  stesso . Questa  è  la storia di  Gerardo Ferrara era un 31enne di Sapri che in qualche modo somigliava a Massimo Troisi. Egli  Fu contattato dalla produzione de “Il postino”, alla ricerca di qualcuno che sostituisse nelle scene più pesanti un Massimo sempre più stanco e affaticato per problemi  di  salute .Appena si incontrarono, per entrambi fu come guardarsi allo specchio. Massimo, resosi conto del suo imbarazzo, lo abbracciò e gli disse: “E tu mo’ ti fai vedere”. Per un mese buono fu il suo doppio. Era quello che pedalava sotto il sole di Procida o di Salina, si fermava ad ammirare il tramonto in cima alla collina, con quella bici tra le mani. Durante le riprese sua moglie Elena rimase incinta. Massimo le si avvicinava e le chiedeva: "Come sta Pablito? Mi raccomando, lo dobbiamo chiamare Pablito", che era il nome del figlio del Postino. L&#

«Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere

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da  http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_febbraio_14/ Lorenzo, l’eroe che ha salvato il bimbo caduto sui binari della metropolitana: «Ho un minuto, salto e lo salvo». E lo stop di Claudia (Atm) Un 18enne evita la tragedia nella metropolitana. Il sindaco: «Voglio conoscerti»                                               di Giampiero Rossi «Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere «Un minuto e mezzo. Ce la faccio». Questa l’unica cosa somigliante a un pensiero che — ore più tardi — il diciottenne Lorenzo Pianazza riesce a ricordare di quei trenta secondi di inconsapevole eroismo metropolitano. Pochi istanti per decidere Sono quasi le 15, fermata «Repubblica» della linea tre della metropolitana. Il ragazzo sta tornando da scuola e, scendendo le scale, guarda come p

Poeta musicale, influencer, regista, sceneggiatore: chi è Francesco Sole

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Da "L'amore ai tempi di WhatsApp” alla poesia musicale "Il mondo n silenzioso": l'ascesa virale di un giovane fenomeno del web. Gabriele Dotti, in arte Francesco Sole, 24 anni, modenese, sarà ospite della rubrica dedicata alle webstar in diretta martedì 18 luglio alle 15.25 sulla pagina Facebook della Cronaca Italiana di  Annalisa D'Aprile ROMA. "Sai ogni tanto mi capita ancora di vederti, quando chiudo gli occhi, certe sere prima di dormire...ogni tanto ti sento ancora passare tra le mie giornate".  Della gente fermata per strada a Milano ascolta in cuffia questa poesia. A qualcuno gli occhi si velano di lacrime. Altri guardano a terra o fissano un punto nel vuoto pensando forse al loro ricordo della persona che non c'è più. A farla ascoltare è Gabriele Dotti, in arte Francesco Sole, 24 anni, modenese. E la poesia che fa ascoltare è questa: La sua "Poesia dei ricordi" è dedicata al nonno Carlo e in un po

chi è più eroe un poliziotto ucciso da Isis o un carabiniere che riesce a a salire in cabina e fermare la corsa di un tir lanciato a 100 chilometri all'ora senza controllo poerchè l'autiosta a veva avuto un malore ?

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lo  so  che  tale discorso  vi sembrerà cinico  ma  io  considerò   di  più  eroe  chi   fa  qualche cosa    di eroico  . da repubblica  de  23   aprile  2017 Asti, il carabiniere eroe: "Così ho fermato il tir impazzito. Ma ho fatto solo il mio dovere" L'appuntato Riccardo Capeccia e il capitano Gianfranco Pino Riccardo Capeccia: "Sono riuscito a salire in cabina dopo il camion aveva travolto la nostra auto. Ma se non fosse stato per il mio capitano oggi non sarei qui a raccontarlo" di CARLOTTA ROCCI Fermare la corsa di un tir lanciato a 100 chilometri all'ora è qualcosa che possono fare solo gli eroi oppure - nella finzione - gli attori dei film americani. E invece no. Venerdì nell'Astigiano ci è riuscito un carabiniere. Riccardo Capeccia, 44 anni, una compagna e una figlia di 13 anni, appuntato scelto da 12 anni in servizio alla compagnia di Villanova D'Asti, è riuscito a frenare un camion impazzito per colpa di un malore del con

Viola, pronipote di Arturo Toscanini, talento della musica elettronica: "Se Arturo mi ascoltasse"....

Viola d'Acquarone è la più giovane discendente del maestro Arturo Toscanini, uno dei direttori d'orchestra più grandi di sempre, e ha una grande passione per la musica. A differenza del trisnonno, però, ha scelto un ambito molto più moderno in cui esprimersi: l'elettronica. "Ho sempre avuto la passione per musicisti come Bjork o i Royksopp e ho da poco pubblicato il mio primo ep col nome di Veyl". Al posto dell'orchestra, quindi, ha scelto sintetizzatori e computer: "Toscanini è stato una grande influenza per me ma non mi permetterei mai di paragonarmi a lui. Se ascoltasse quello che faccio? Si metterebbe le mani nei capelli". Mi  sembra    da queste  dichiarazioni  una  ragazza  equilibrata, modesta. A ognuno il suo stile e la propria ispirazione. Non vedo pretesa di essere ciò' che non e' e trovo pur  non piacendomi   granché  alcuni commenti inutilmente acidi.  Brava, se  quello che fai ti da' gioia, continua cosi.   cero  è ve

PERSINO IL SOLE di © Daniela Tuscano

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Caro Papà, E non sbaglio l'accento : proprio "Papà"... Come tutti i papà riservi sempre qualcosa d'imprevedibile.  Ricordi il celeberrimo discorso del tuo predecessore: "Si direbbe che persino la luna si sia affacciata questa sera..." ?                   Qui a Milano, si direbbe che persino il sole ha deciso inopinatamente di tornare.                   Non s'è trattato d'una semplice occhiata fra le nubi, ma d'un librarsi in questo ciel di Lombardia, così bello quand'è bello, e già impetuoso, caldo . Da tempo Milano non è più la città della scighera.  Ma il grigio, quello no, non glielo togli. Milano è compenetrata di grigio. Lo sono pure i suoi alberi, sempre spelagni ancorché fronzuti, nelle periferie, alle Case Bianche dove sei appena passato come altrove, come dalle mie parti. C'è sempre, sullo sfondo, un condominio sciatto e anonimo, una vita dove non accade niente, un'esistenza piovosa. Dove Dio non abita perché non ci

Roberto Baggio, il campione diverso rimasto tra noi con la sua assenza

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N.b  stavolta   non ho nessuna  colonna sonora o musica  consigliata , se  non questa  che mni ritorna  all'orecchio e  mi evoca   ricordi  d'infanzia   da proporre in quanto  ci sono già le belle canzoni  di  : Cesare Cremonini ,  Tiziano Ferro , Lucio  Dalla presenti  nel filmato   sotto    riportato Non è necessario essere  onnipresenti   sui media  o  in rete  ( infatti  la  sua pagina ufficiale su  fb non  viene aggiornata  dal  2  settembre  2014 precisamente  da  questa  foto   riportata sotto )     da  http://www.repubblica.it/  del   13\2\2017 A 50 anni Roberto Baggio è fuori: dal gioco, dal calcio, da ogni falò delle vanità. Infatti secondo    Ha smesso da oltre dieci anni di misurare il mondo con le righe del campo. Non rilascia interviste, non parla di calcio, non presenzia. Gli è riuscita la magia di scomparire dal palcoscenico, di evitare l'invenzione della nostalgia, niente più c'era una volta in America. Se n'è andato senza avere