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Zero al Massimo

    Intervista a Del Papa, autore di Ti vivrò accanto. La favola infinita di Renato Zero Massimo Del Papa (Milano, 1964), giornalista ( "sono uno che scrive", corregge lui) è seduto di fronte a me, spettinatissimo, con un orecchino nuovo fiammante al lobo sinistro. “Di' che gesticolo molto, rido spesso, mi agito e bevo a piccoli sorsi un misterioso liquido ambrato” , mi suggerisce, sornione. In realtà basta il suo sguardo attento, la sua sagoma dinoccolata e scomposta a catturare l’attenzione. - Ricordo quando mi accennasti per la prima volta al libro. Per scriverlo, hai impiegato una trentina d’anni… Aggiungo: si sente. È un libro che hai scritto per te: ed è una delle ragioni del suo fascino. - E pensare che se non fosse stato per Marinella Venegoni, una persona speciale che ha scritto una prefazione molto lucida, non l’avrei mai pubblicato. Tu sai che Renato ha reso sé stesso un ponte per la vita di tanti. Ha stravolto il suo talento da fine a mezzo, per incidere, per

Modugno "dannunziano"

Premetto che, per me, non è stata una grande estate: non di quelle indimenticabili, insomma, nemmeno da rimpiangere, eccezion fatta per una seducente settimana che un giorno o l'altro rievocherò. Un'estate, come tante, che va via; e già questo, comunque, basta a caratterizzarla, nel fluttuare dei giorni leggeri, che con gli anni diventano ancor più sciolti, inconsistenti e lontani, prima ancora che vi abbiano accarezzato. E' il mare, che perde e si perde. Trascorsi gli anni delle feste in spiaggia, resta il sapore dell'avvoltolarsi nella natura, d'una vita che sguscia via sfarinandosi, trillante come un lungo canto d'amore. Solo il grande Mimmo poteva permettersi di sbilanciarsi in vocalizzi sospirosi, non vergognandosi di quei vocativi, che nella sua ugola non suonano mai retorici ma profumati, stillanti ( argento dal cielo , appunto). E' il sole notturno della sua Puglia, ma a me ricorda l'antica Calabria, le arcate di firmamento che ricoprivano le mie

Stile libero

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Noi abbiamo Fede! Intesa come Federica (Pellegrini) , non Emilio, che lasciamo volentieri ad altri - e alle veline. Di lei mi ero già occupata lo scorso anno e ieri, ai Mondiali di nuoto in corso a Roma, ha infranto la barriera dei 4 minuti nei 400 s/l, col tempo record di 3'59''15 . E ha già annunciato che se ne partirà per una meritata e goduriosa vacanza. Ci piace perché sa soffrire, perché ammette di essere debole, perché recalcitra e sfreccia, perché sexy e romantica, perché dura come l'acciaio e trepidante come una bimba. Nel tempo, cioè, troppo breve, in cui si assapora la libertà totale. Poi qualcuno ci ricorda che siamo soprattutto femmine. E ci fa tornare all'asciutto. Tu, invece, almeno simbolicamente, continua a sfuggirgli e torna nel tuo/nostro elemento naturale. Buone vacanze a tutt*, specialmente ai cuori viaggianti. D aniela Tuscano

...ma quanti sono?

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Tenetevi forte: Isabel Allende , Pedro Almodovar e Penelope Cruz hanno appena aderito alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza . I loro nomi si aggiung ono al già sterminato elenco parzialmente pubblicato in precedenza , che nel frattempo si è arricchito della presenza prestigiosa di Rigoberta Menchù , Evo Morales , Ermanno Olmi , Alex Zanotelli e molti altri. Buone notizie anche da casa nostra: oltre ai sopra menzionati, ci giunge la graditissima notizia della partecipazione di Gianni Vattimo (futuro protagonista, con Giorgio Schultze , d'un incontro-dibattito a Venaria Reale), Imma Battaglia , Alessandro Bergonzoni , Frankie Hi-Nrg , Ivan Scalfarotto . Auspicando che altri li imitino, non possiamo non rallegrarci per l'eccellente risultato. La causa della pace e della nonviolenza è, del resto, troppo importante per passare sotto silenzio. Naturalmente, quando accenno all'Italia, mi riferisco al Paese reale. Non a quello legale (?) che però, controllando la qua

Quando due poeti si incontrano

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Nicola Brunialti: "Che emozione scrivere per Renato Zero" "Cosa penso di Zero interprete? Beh, a parer mio solo due tipi di cantanti si prestano a eseguire brani altrui: quelli molto intelligenti o quelli negati per la composizione. Anche se in entrambi i casi occorre lo stesso coraggio: ammettere il proprio limite presuppone un grande senso di autocritica. Ovviamente, Renato appartiene alla prima schiera". Parola di Nicola Brunialti , pubblicitario e scrittore per l'infanzia il quale, assieme al musicista Giancarlo Colonnello (autore di Non ho l'età e di molti jingle pubblicitari), ha regalato al celebre cantautore Dormono tutti , la delicata ninna-nanna che chiude il nuovo album, Presente . Brunialti, classe 1972, ha all'attivo quattro libri: due di filastrocche ( La mucca fa bee e A Natale fanno pace ), una vicenda illustrata sul bullismo - La maledizione del lupo Marranno - e il romanzo Pennino Finnegan e la fabbrica di baci , storia d'un ba

L'eterna madre

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  Se n'è andata all'improvviso, subito dopo l'esibizione per Roberto Saviano . Aveva 76 anni Miriam Makeba : simbolo della terra ha avuto il destino del vento, che soffia in ogni dove, e non si ferma mai. E' morta lontano dalla sua patria, perché lei, così profondamente africana, non conosceva alcun padre . Lei era solo e definitivamente madre, "Mamma Africa", e, come tutte le madri, si riuniva in ogni dove, risorgeva nel più sperduto anfratto, si trovava lì, quando echeggiava nella notte il lamento d'un figlio . Solo una madre è sempre uguale a sé stessa. Non cittadina del mondo, bensì mondo: cosmo, pianeta. Simbolo anche, certo. Ma simbolo di carne, simbolo perché donna, perché umana. Nata nel Paese simbolo del più odioso dei simboli, il Sudafrica dell' apartheid , era normale per lei accorrere e soccorrere le mille apartheid quotidiane, le apartheid dei bianchi che dall'Africa hanno tratto origine, i Sudafrica italiani che impediscono a uno scr

Me, myself and the peace

Il mio primo post qui. L'inizio di una nuova avventura,certamente entusiasmante,come tutte le avventure che dividi con qualcuno,o come in questo caso con più persone,entusiasmante perchè ti permette di parlare di te stessa e di come vedi il mondo che ti circonda e confrontare tutto questo con gli altri. In un momento nel quale tante cose ci sono negate,credo che conservare ancora questa libertà sia fondamentale. Inizio la mia storia di blogger qui su Compagnidiviaggio parlando di un simbolo: non è un simbolo a caso,chiunque lo conosce,ogni individuo l'ha incontrato,e più di una volta purtroppo ci si è scontrato contro: mi riferisco al simbolo della pace. Nasce nel 1958,creato da Gerald Holtom,un artista britannico. Viene comunemente chiamato CND perchè nasce proprio per la Campagna del Disarmo Nucleare,ed è appunto l'unione della D di Disarm e N di Nuclear (secondo il codice nautico delle bandiere a mano). Per gli anni a venire,specie i '60 ed i '70 sarà simbolo sen

Addio oro e travertino. Ecco la chiesa gonfiabile!

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Messe volanti sulle spiagge, prima esperienza a Cagliari Ma non tutti sono d'accordo e sul sito della diocesi fioccano le proteste Addio oro e travertino Ecco la chiesa gonfiabile La costruzione di una chiesa sulla spiaggia di Bibione nell'estate dello scorso anno dal nostro inviato JENNER MELETTI : CAGLIARI - Sono emozionate, le Sentinelle del mattino. «Ragazzi, è bellissima. L'abbiamo appena ritirata dalla ditta che ce l'ha costruita. È un capolavoro». Sono emozionate, queste Sentinelle (chiamate così da papa Wojtyla che disse loro: «Giovani, voi stessi siate gli apostoli degli altri giovani»). Sulla spiaggia del Poetto a Cagliari stanno per montare la prima chiesa gonfiabile poggiata sul suolo italiano. Lunga trenta metri, larga quindici, colori nero e fucsia che non ricordano certo le cattedrali romaniche. È completa di altare, abside, confessionali.

Quante strade portano al camp

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Ma come fa a piacerti Renato Zero? Correvano, o meglio passeggiavano, gli interminabili '70 e davvero non era facile capire come la compagna di liceo più freak e ricca, con le sue vacanze a Londra e le sue dissimulate raffinatezze, trovasse di affascinante e divertente nel carrozzone, nelle svenevolezze, nei travestimenti, nel neomelodico, nel patetico della Zerolandia. Come spesso accade, la soluzione dell'enigma era contenuta nella sua stessa formulazione: adorava Zero proprio perché era stata a Londra. E così ci si sarebbe davvero stupiti, a colpi di "ma va là" e di "non scherziamo", se una prefigurazione del professor Fabio Cleto avesse allora assicurato che il circo di Triangolo ed EroZero non era poi molto lontano da quel Flowers di Lindsay Kemp che invece deliziò più di una domenica pomeriggio dei non-sorcini; o dal culto di Ziggy Stardust di David Bowie, già membro della stessa compagnia di Kemp, o infine dalla boccaccesca (anche nel senso dell

Springsteen: uomo e desiderio

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I fans del Boss inorridiranno, ma io l'ho conosciuto e amato attraverso una piacevole e fresca canzone: Sherry Darling . E vi sono rimasta legata, indissolubilmente. Il doppio album The River era giunto tra le mie mani già arrembante, un diluvio carsico di gloria. Springsteen era Springsteen da un pezzo, e per me che lo avvicinavo solo in quell'occasione, quasi intoccabile.   Persino la sua fisicità mi spiazzava. Percepivo un sole  impietoso in quel volto triangolare, e soprattutto negli occhi umidi da cane di prateria.                   Era un percorso di strade, camion, distese chilometriche, più che un fiume: una piena, e la musica sgocciolava giù, roteante come clava e morbida come cuoio. Bruce, anche per via del nome, era freccia in movimento, automobile e frontiera, lavoro e sangue. L'America come volevo amarla, un moderno Faulkner, una periferia fatta storia. Ma l'impressione dell'eccesso, quella sì, mi stordiva. Ecco perché mi accostai al rivo rutilante

come passa il tempo vent'anni nfàù se ne andava Andrea pazienza

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Vent'anni fa ci lasciava Andrea Pazienza . Non ho mai saputo molto di lui, nel periodo della sua fulminea, e fulminante carriera, attraversavo una fase di ripiegamento su me stessa, sbalestrata da quegli Ottanta che i parolai attuali, semplificatori delle coscienze, inflazionano con l'immeritato aggettivo "favolosi". E che invece - parafrasando Paolo Rossi - furono veramente di merda. Gli anni dell'edonismo reaganiano, della Milano da bere, del craxismo (ant enato del berlusconismo, già rampante in tv), di Sotto il vestito niente . uesta la non-cultura dominante, incubazione/incubo maligno dello sfacelo odierno. Ma in quel riassettarsi del Potere, nel reazionarismo di ritorno, tecnologico e invasivo, resistevano plaghe di voci libere, scorrette, fugaci anch'esse, come il periodo che vivevano - o, forse, subivano -, senza tetto né legge, anarchici del sentimento prima che del pensiero. Erano i sussulti delle ultime radio indipendenti, gli stordimenti tondellia

Senza titolo 2257

A proposito del bullismo nella scuola   “Sì, quelli che hanno le mani pulite e la coscienza sporca. Quelli che si sono fatte le leggi e ora possono, con un gioco di matrioska societario, impunemente far pagare la frutta a prezzi esorbitanti”, bevette un altro sorso di caffè, ”quelli che gestiscono le società che portano dei coglioni a strimpellare, anche male a volte, e li pagano a peso d’oro, e più li pagano e più loro guadagnano; quelli che acquistano brocchi all’estero con società di loro proprietà e guadagnano per la procura e per il rimborso dell’Iva. Potrei continuare ancora per molto. Tra questi bisogna cercare chi ha fatto sparire Bobore”.(da “Il mistero delle   99 tavolette d’argilla rossa”, ed. Tracce, 2005 Pescara). Ecco inizio il tema del bullismo nelle scuole con questo brano estrapolato dal mio romanzo. Cosa c’entra direte voi? Secondo me la cattiva politica, quella che agevola con le leggi gli interessi delle lobby, è la madre di tutte le cause. In buona sostanza qual è

Zichichi - aumento temperatura è fenomeno naturale

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“ I cambiamenti climatici hanno origini naturali” Lo sostiene il professor Antonino Zichichi al Seminario internazionale in corso in Vaticano fino al 27 aprile. CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 26 aprile 2007 (ZENIT.org).- Intervenendo il 26 aprile in Vaticano al Seminario internazionale organizzato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace sul tema “Cambiamenti climatici e sviluppo”, il professor Antonino Zichichi, Presidente della World Federation of Scientists, ha spiegato l'origine naturale dei cambiamenti climatici. A questo proposito l'illustre scienziato ha infatti sottolineato che l’intervento delle attività umane influisce per meno del 10% e che i modelli utilizzati dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, Commissione ONU fondata nel 1988) per simulare e prevedere i cambiamenti climatici sono incoerenti e non validi dal punto di vista scientifico. Con una argomentazione precisa e scientificamente dettagliata, il professor Zichichi, che è anche