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Visualizzazione dei post con l'etichetta medioevo

stroncature precoci dei cattolici integralisti alla fiction il nome della rosa

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Ieri ho visto la 3 e 4 puntata della fiction il nome della rosa continuo a confermare la sua buona fattura ed tenere in sospeso il giudizio fino alla fine della fiction . Per il momento mi sta piacendo non è niente male . Una fiction che   Sta colpendo nel segno visti gli attacchi dei cattolici fondamentalisti /integralisti o clerico fascisti come si chiamavano una volta come dimostra questa stroncatura aprioristica    da  me  riportata    su Fb   Giuseppe Scano   Ieri alle 11:19  ·  Tempio Pausania Si vede che la fiction ha colpito e sta colpendo duro se certi integralisti cattolici come il sito (  qui  l'articolo   ) sotto citato la ..... Stroncano senza aspettarne la fine . Un motivo in più per vederla fino alla fine ILSUSSIDIARIO.NET IL NOME DELLA ROSA/ A chi giova ridurre il Medioevo a un’accozzaglia di pregiudizi? Andranno in onda questa sera la terza e la quarta puntata de “Il nome della Rosa”, la fiction Rai

Google, Vint Cerf lancia l'allarme: "Dietro di noi un deserto digitale, un altro Medioevo. Se tenete a una foto, stampatela"

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da L'Huffington Post | Di Giulia Belardelli pubblicato: 13/02/2015 14:52 CET Aggiornato: 13/02/2015 15:05 CET La tecnologia digitale rischia di trasformare il ventunesimo secolo in un nuovo Medioevo, un’epoca quasi inaccessibile alla storia. Un allarme paradossale, ancora di più considerandone l’origine: il Dottor Vinton “Vint” Cerf, uno dei " padri di internet ", oggi vicepresidente di Google, dove lavora da dieci anni con la carica di “Chief Internet Evangelist” (letteralmente, Evangelista-Capo di Internet). Bene, ora Cerf ci mette in guardia sul “buco nero” verso cui, inconsapevolmente, ogni giorno spingiamo i nostri documenti più cari e importanti: testi, fotografie, video che parlano delle nostre vite, ma anche documenti legali, testimonianze, informazioni preziose per chi – nel secolo prossimo o in quelli a venire – cercherà di capire qualcosa di noi e della nostra storia. Ritrovandosi con un pugno di mosche in mano, a meno che il concetto di “prese

Booe Muliake ( il re templare )di Angelo Masia

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Poichè , cvedi il caso del romanzo   l'eleganza del riccio  ,   il passaparola oltre la rete  è il mezzo più efficace  che  ci sia per  diffondere  libri      faccio  un po'  di " propaganda  "  al libro  ( sotto  un a presentazione  video  )    dell'amico   scrittore    Angelo Mascia  (  al centro la  locandina   inviatami   via  fb   insieme alle  altre  foto   dall'autore  )   Care amiche e cari amici, Sabato 9 giugno Boe Muliake verrà presentato a NAPOLI nella splendida e suggestiva antisala dei baroni del L MASCHIO ANGIOINO. La presentazione di Boe Muliake è inserita nella 'Giornata templare' organizzata dall’'Accademia Partenopea Federico II in collaborazione con La Confraternita dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay. E’ un’occasione fantastica non solo per presentare il romanzo, ma anche per far conoscere la straordinaria storia della Sardegna. Grazie al vostro aiuto e al vostro ‘passaparola’ il m

Abominio - 2

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Mette a dura prova i nostri ideali, ma le tentazioni appartengono alla vita umana. Proprio perché non sono un'imbelle irenista, e ho sempre scritto con onestà, non temo di mostrare il seguente filmato. E poiché, anche in queste ore buie per l'umanità, non temo le parole, spero abbiate fissato bene i volti dei due assassini di Sanaa Dafani , la cui vicenda ricalca quella della tristemente nota Hina Saleem . Li ho nominati al plurale, perché, se solo il maschio ha scatenato materialmente la sua furia belluina ( "voleva decapitarla" , ha accusato il fidanzato), la femmina che giustifica il suo complice-padrone è colpevole quanto lui. Maschio e femmina, non uomo e donna, non marito e moglie, non padre e madre, non famiglia. 45 anni lui, 39 lei, e ci appaiono così decrepiti e inguardabili. Tanto bella la ragazza, quanto brutti gli assassini. Orrenda la femmina, orrendo e senza scampo quel suo sguardo fisso, ottuso, cieco. La bruttezza dell'ignoranza, della cattiveria,

"Ero forestiero, e mi avete imprigionato"

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Don Luigi Ciotti: «Come ai tempi della discriminazione razziale» «Non sic urezza, crudeltà. Non c’è altra parola per definire le misure sull’immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c’è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalità, nei diritti e doveri di ogni cittadino parte attiva del consorzio sociale. É doloroso constatare come questa legge ci faccia scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Baluardi contro il ritorno della barbarie e della guerra, antidoti perché legge sia tutela del bene comune a partire dai più deboli, non legge del più forte. Sono vittime della povertà, gli immigrat

"8 marzo: una bambina, una donna, senza Chiesa"

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Carissimi, “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna” (Mt 5, 20-22). Parole severe quelle di Gesù. Non dissimili da quelle di alcuni maestri del suo tempo, che ricordavano: il comandamento è di non spargere il sangue, ora, chiunque umilia il suo prossimo, chiunque lo fa arrossire di vergogna, è come se ne spargesse il sangue, è perciò lui stesso omicida. La mattina, alla preghiera, noi non siamo molti, sei, sette, otto persone al massimo. Che oggi, quando, in apertura, si è fatta la memoria della vita, erano tutte, tra lo smarrito e l’indignato. Perché noi non siamo abituati a pastori così. Come quello che è entrato, a

Giorgio Cremaschi: "Al capitalismo piace questa crisi"

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Dobbiamo smetterla di discutere delle chiacchiere e guardare alla sostanza dei provvedimenti che vengono presi. Per ora non c'è un solo paese occidentale che abbia deciso misure per far aumentare i salari e fermare i licenziamenti. Anche Obama tace sul salario minimo di legge, che negli Usa è fermo al 1998. Al contrario tutte le decisioni che vengono concretamente varate servono a sostenere le banche, la finanza, i programmi d'investimento, di ristrutturazione, di licenziamento delle imprese . Sotto l'onda dell'emergenza globale si affermano criteri sociali che sono quelli di una vera e propria economia di guerra . E anche gli investimenti militari veri e propri aumentano. Mentre i poveri reali crescono a dismisura, si definiscono ristrette categorie di poveri ufficiali . In Italia stiamo sperimentando l' elemosina di Stato che tocca, con la carta sociale del governo, un milione e duecentomila persone. C'è del metodo in questa follia. Si usa la crisi per sele

Senza titolo 972

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IL MIO NUOVO LIBRO LO STRANO CASO DI FEDERICO II DI SVEVIA UN MITO MEDIEVALE NELLA CULTURA DI MASSA Ecco - dopo SUD EST Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia - il mio nuovo libro. La prefazione è di Raffaele Licinio   e la postfazione è di Franco Cardini, entrambi noti storici del Medioevo. Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice barese Palomar, nella collana "altreStorie". --- LINK DEL BLOG DEDICATO AL LIBRO: http://federicosecondodisvevia.splinder.com/