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Visualizzazione dei post con l'etichetta leggende

mai 4 di copertina è cosi galeotta e veritiera . Madaleine Miller la canzone di Achille

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  Lo  so     che    si  dovrebbe    e  sarebbe  più  giusto  aspettare   a  leggere  tutto il libro, per recensirlo    cioè   poter definirlo valido   o meno  .  Ma se  una persona  -- come suggeriva Nicola Tanda  il mio  compianto  prof    universitario di letteratura   italiana  --  ha    gli  strumenti  critici o  s'informa  cioè  legge la  trama oppure   sente   dal  vivo l'autore ad  una  presentazione    della  sua opera  , lo sente  o legge  su  media  ,  o ha  la fortuna     ad intervistarlo  per  il suo sito  \  blog  ,  ecc  dovrebbe   essere  in  grado   gia   dalla  quarta  di copertina  o da primi  capitoli  farsi  al  90 %   un idea  in merito a  ciò  che  s'appresta   a  leggere  o regalare  \  farsi regalare   Io  ho  appena      iniziato    a leggere  i primi  due  capitoli  fin ora   ( trovate  a sinostra la foto dell'autrice e sotto la  copertina      )  di  La  canzone  di  achille  di  madeline   Miller , dopo averne sentito parlare

Nicolino Locche: la leggenda del pugilato che vinceva senza combattere

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da https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/nicolino-locche-la-leggenda-del-pugilato-che-vinceva-senza-combatter e/ e da Sports Unlimited News  per  le foto   Nicolino Locche è considerato uno dei migliori pugili di tutti i tempi e, ad oggi, viene ricordato, specialmente per la sua particolare prestazione sul ring: vinceva incontri senza combattere.Non si proteggeva la faccia in modo che i suoi avversari tentassero di colpirlo. Metteva entrambe le braccia dietro la schiena e, nel frattempo, parlava con il pubblico. Diceva: “Ora vedrai come colpirò questo”. Oppure ironizzava: “E io? Quando picchio? Osservava le mani del suo avversario e sapeva dove avrebbero diretto il colpo. Era sempre un secondo avanti. Faceva stancare e frustrare i suoi rivali, per poi abbatterli con un paio di colpi ben piazzati. Era diverso da tutti gli altri pugili. Gli altri avevano sempre i pugni chiusi, i tricipiti in tensione... Nicolino Locche usciva sul ring rilassato, con le braccia sciolte, i pugni

morte di un campione ,Edson Arantes do Nascimentonoto Pelè

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Quest' anno   dal punto  di vista  sportivo  oltre    che per  i  mondiali anomali  (     vedere   l'archivio  del  n blog   tra  novembre     e le prime due  settimane  di  di dicembre  )  per  la morte  di Pelè    .  Uno  dei più grandi   giocatori    del secolo scorso   quando  il   calcio ancora   era    calcio   non   come oggi :  business ,  corruzione  , gossip  , droghe  .  Infatti egli   a  quanto riporta  https://www.sportmediaset.mediaset.it/        [... ]Nonostante sia stato l'atleta più pagato quando era in campo con Santos e Cosmos di New York, Pelé è riuscito a raccogliere una fortuna economica in particolare dopo aver smesso di giocare. Secondo il portale "Celebrity Net Worth", il patrimonio netto della stella brasiliana supera i cento milioni di dollari. Fin dagli inizi, O Rei ha scelto di investire i suoi risparmi nel settore immobiliare. Il suo più grande affare fu l'acquisto per 100mila dollari di un'imponente magione negli Hamptons, a

da dove nascono le storie ? Cosa serve per scrivere una buona storia? Dove si trovano le idee migliori?

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La curiosità dei bambini non ha limiti, soprattutto quando si tratta d'indagare realtà molto distanti da loro. Per trasmettere la passione per i libri e per la lettura, sarebbe bellissimo se i bimbi, oltre a frequentare librerie e biblioteche con spazi a loro destinati e con libri di qualità, potessero incontrare, di tanto in tanto, chi quei libri li scrive e li illustra, chi li dà alla luce.Infatti   La prima  risposta  che  ho  dato  alla figlia  (  ha  15  anni  )  di mio cugino che  incuriosita dall'ultimo numero  di Dylan Dog  (  copertina  a sinistra  ) che innesta sulla vicenda principale una riflessione metanarrativa sul concetto di idea e una sorta di seduta di analisi leggera e brillante sul lavoro dello scrittore e sui meccanismi della scrittura è   : << Forse dalla primavera  ,  dai bei  sogni  , dai  fiori di pesco  e   di ciliegio , dalle passioni che ci  avvolgono  dall'amore     che   ci unisce  dal sangue  e dalla carne  >>( AntoAngelo Liori 

non sempre fare di testa propria e quindi essere anarchico è negativo il caso di di Tarcisio Burgnich alla semi finale dei mondiali del 1970 in italia -germania

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Il nome  in se    non mi diceva niente  , essendo     cresciuto negli anni 80\90  ,  proprio  quando   Tarcisio Burnignich    era  già  andato in pensione .  É  dai miei  genitori , oltre  che dalla  tv  che  parla  della  sua   morte  .  E fra gli  articoli coccodrillo   che ne  parlano    ho  trovato questo d repubblica    del 26\5\2021  qui l'articolo completo     .  Articolo che     conferma   il  mio  commento  , che è  anche  il titolo del post    d'oggi   [...]  Ma anche gli immobili, venerabili e quasi eterni nella loro postura, una volta nella vita si concedono la vertigine del viaggio, come la prima e unica gita in aereo dei nonni. Dunque - e non in una partita qualsiasi ma nella mitica Italia - Germania =  4- 3  Messico '70 - Tarcisio Burgnich scappò di casa. Accadde nel primo tempo supplementare e sul risultato di 2-1 per i tedeschi, quando Muller aveva appena segnato e gli azzurri sembravano già depressi. Era un pericolosissimo momento di stanca, quando puoi pe

l'ultima maglia di pele Il tesoro custodito da Jimmy: l'ultima maglia di Pelè e altre storie sportive

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La prima storia è già ormai  storia . Ma a volte capita che che ritorni in auge a distanza di tempo, quarant'anni in questo caso , dal momento in cui è avvenuta .  Infatti quarant'anni fa, il 28 agosto 1977, Pelé giocava la sua ultima partita ufficiale.                   Era la finale del campionato nordamericano: O Rei era il fiore all'occhiello dei Cosmos di New York, la squadra imbottita di mostri sacri – tra cui Beckenbauer e il nostro Giorgio Chinaglia – che avrebbe dovuto far scoppiare la passione per il soccer anche nei riluttanti Stati Uniti. Ma in quel match decisivo i supercampioni stentarono a imporsi sugli onesti pedatori dei Seattle Sounders; e Pelé non riuscì a segnare. Merito anche del giovanissimo terzino che lo marcò: si chiamava Jimmy McAlister ( foto dell'epoca sotto e foto recente sotto  ) , aveva vent'anni ed entrò in campo solo perché i titolari erano infortunati. A fine partita Jimmy riuscì anche a portarsi a casa la