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Visualizzazione dei post con l'etichetta legalità

diario di bordo n°24 anno I dopo le minacce il licenziamento dalla cooperativa di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il taxista che rispetta la legge sul poss., Si risposano 43 anni dopo il divorzio: “Ci riproviamo per la seconda volta” Si ritrovano 43 anni dopo essersi detti addio e ci riprovano.,la sostituzione dei giornalisti con l'intelligenza artificiale

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  canzone  suggerita Gracias a la vida - versione di Ginevra di marco Vi ricordate la storia di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il tassista bolognese dichiaratamente antifascista che ha combattuto con coraggio i colleghi No-Pos (e No-Tax…) pubblicando ogni giorno gli incassi del proprio lavoro, tanto in contanti quanto digitali. Ebbene, dopo le gomme dell’auto tagliate, minacce, insulti di ogni genere, poco fa la notizia che Red Sox è stato addirittura sospeso dalla cooperativa per cui lavora. Invece di premiarlo ed elevarlo a esempio, Mantovani è stato sanzionato con motivazioni a tratti surreali, adducendo sue presunte dichiarazioni lesive degli associati. Invece di difendere Mantovani da vandalismi, violenza verbale e avvertimenti, lo si isola e lo si tratta come una specie di pericolo pubblico. D’altronde, in un Paese che dichiara guerra ai pos e in cui la Presidente del Consiglio definisce le tasse “pizzo di Stato” è perfettamente in linea e coerente. Il mondo al contrario

ma prima di modficare le leggi sui reati di mafia ci pensano o fanno finita solo per fare parata e gazzosa a cosa ha vissuto e vive questo paese ora che le mafie sono ovunque non più solo al sud ?

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 dopo   la  firma   del decreto che  abolisce  il reato dell'abuso d'uffico   e la proposta  (  speriamo resti  una  proposta per tranquillizzare  i sodali mafiosi )    in ricordo delle   stragi  del 1992     di abolire il reato   d'associazione    mafiosa    e il  solito pistolotto ipocrita  «Combattiamo le zone grigie»  che  vie  pronunciato ogni   anno     all'anniverario  di Facone  e Borselino ,    mi chiedo   la stessa   del titolo  del blog  e  del    post   , vedere  sotto , di     Leonardo Cecchi   Quando qualcuno dice di voler mettere mano ai reati per mafia, depotenziandoli, dovrebbe pensare a cosa ha vissuto e vive questo Paese. Era il 20 luglio quando questi tre ragazzi furono crivellati con oltre 40 colpi di fucile mitragliatore. Si chiamavano Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco. Avevano tutti vent’anni o poco più. Erano semplici tirocinanti in un pastificio a Pomigliano d’Arco. Avevano da poco vinto una borsa di lavoro e stavano impa

L' AMORE PER UN FIGLIO TI FA' COSTITUIRE E RITORNARE IN CARCERE A SCONTARE LA PENA LA STORIA DI PIERO BASILE

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 di  solito  si  sente  parlare ,    vedere  i  lik  sotto  i  recenti  casi  di conaca   solo per  citare i più clamorosi  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/07/gioventu-allo-sbando-fing-di-stare-male.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/07/a-16-anni-prende-di-nascosto-lauto.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/06/gioventu-bruciata-incidente-roma.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/06/elia-baby-alla-sua-vittima-io-ho-preso.html di generazioni allo sbando o succubi  dei  like      . invece oggi propongo una storia , sarà una mosca bianca ma fa ben sperare,  di Piero Basile Pietro Basile, il 29enne latitante condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio del padre Franco, 42 anni, la notte di Capodanno del 2014 nella loro casa dopo l'ennesimo litigio in famiglia. da la nuova sardegnas del 11\7\2023 «Pietro si è costituito per suo figlio»Nuoro Parla la compagna di Basile, il giovane che er

Il sogno di una giovane donna: vincere la criminalità seguendo Falcone e Borsellino In "La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia" la magistrata Annamaria Frustaci racconta dell'educazione "civica" di Lara, 13enne calabrese con il sogno di fare la giornalista

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  fonte    repubblica  del  25\12\2012  Lara è una ragazzina di 13 anni che da grande vuole fare la giornalista. Ma anche fare la scrittrice le piacerebbe molto. Vive in una terra difficile, impenetrabile,  misteriosa come la Calabria . Una terra nella quale, spesso, anche soltanto pronunciare la parola “giustizia” diventa quasi un’impresa. Lara l'ha capito presto, tra gli ulivi del nonno, alle prese con i soprusi del vicino di casa, e sui banchi di scuola, dove a dettare legge sono Totò – un coetaneo della ragazza - e i suoi amici. Un giorno, in un edificio abbandonato, Lara e Totò trovano un cagnolino bianco e morbido, che guaisce chiedendo aiuto. È lei a vederlo per prima, eppure il ragazzo reclama il suo diritto di tenere il cucciolo tutto per sé. Lo fa con la rabbia e la prepotenza del bullo, del “malacarne” che ha un destino segnato. Non ci sta Totò a farsi portare via il cucciolo da quella ragazzina che lo affronta a testa alta, senza paura. Ma Lara ha ormai intuito che il s

La storia del padre che denuncia il figlio 16enne che aveva pestato un compagno di scuola È accaduto a Castrolibero, in provincia di Cosenza. Il giovane ha pestato un ragazzo di 14 anni e, alla fine, ha confessato tutto ai genitori che non hanno esitato e lo hanno portato dai Carabinieri

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Questa lettera  e  questo  fatto mi interrogano prima come zio diretto ( la figlia di mio cugino ) ed indiretto  (  il nipote di un parente lontano di mia nonna   paterna  )  e poi come cittadino. Essa Impone a tutti noi una riflessione profonda sulle nostre idee, le nostre convinzioni, sul confine tra le nostre certezze e le nostre debolezze umane. Mi auguro di non vivere mai quello che stanno vivendo i genitori di entrambi, vittima e carnefice, ma mi auguro, se mai dovessi ritrovarmi in quei panni, di avere la stessa dignità di questi genitori. Ma  soprattutto  , mette  in discussione   , le mie credenze  che     certi   genitori    difendo  i  figli a spadfa  tratta  anche  quando  sono  colpevoli  e  li giustificano  sempre  .   riprendono  la  news  dal  contatto Lorenzo Tosa   4 o f n s 9   h     ·   A Castrolibero (Cosenza) accade che un ragazzo di 16 anni massacri di botte uno di 14 e poi confessi tutto ai genitori. In tanti avrebbero difeso il figlio, lo avre

I Briganti tornano in campo: donato un pulmino alla squadra di rugby attaccata dalla mafia

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  p.s    i se  il video  non si dovesse  vedere    lo  trovate  qui    non dipende  da me   ma  da  BLOGSPOT  infatti   nonostante  abbia copiato regolarmente il codice   embed  dal sito di repubblicavideo     non  c'è  stato niente  da fare   . Io  ho segnalato  un anno  fa   nel forum  do blogger  il problema   ma  non  ho ma i  ricevuto  riposta   Rubgy Briganti A.S.D. è una società sportiva nata nel 2006 a Catania, nel difficile quartiere periferico di Librino, per offrire un'alternativa alla strada ai giovani e giovanissimi della zona. Negli anni centinaia di ragazzi si sono alternati nei campi da gioco, passandosi la palla ovale. E questa attività sociale è stata vittima di intimidazioni, atti vandalici o incendiari. L'ultimo, il pulmino che la società utilizzava per portare i propri rugbisti in trasferta per la Sicilia dato alle fiamme. E' per questo che l'Ance, l'associazione dei costruttori edili italiana, ha deciso di donare un furgone nuovo di zecca a

“Ha detto no ai guadagni facili che la camorra gli avrebbe promesso e ha realizzato il sogno che aveva nel cassetto... La favola di “Don Cafè”, una storia piena di tradizione, sogni e speranze!...

Molti diranno     che  ogni volta si tende sempre a beatificare quando questa dovrebbe essere la normalità e non l'eccezione.  Ma    a  volte   è meglio cosi

Se la mafia non è il nemico ma lo è la cultura mafiosa (di M.Galli)

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da http://www.alessioporcu.it/commenti/galli-mafia-cultura-mafiosa/  del    4 giugno 2017 di Marco GALLI Sindaco di Ceprano Il problema più complesso non è combattere la mafia (  anzi le mafie  aggiunte  mia  ) , ma la cultura mafiosa che la sostiene, si prostra, la difende.Un’impresa ancora più difficile in una nazione che ha fatto del clientelismo e del servilismo verso i potenti una peculiarità quasi unica, tra i Paesi avanzati del continente. Una nazione dove l’onestà non è di moda, così come la legalità. E che per questo sconta un livello di corruzione altissimo, con un costo in termini economici e di qualità della vita che non ha uguali. Il ritardo dell’Italia sul piano economico e sociale non è dovuto al mancato investimento di risorse. Ma dalla corruzione che ha deviato gli investimenti nelle tasche dei mafiosi e dei politici corrotti.Purtroppo ancora oggi si fa troppo poco e i centri di potere restano sostanzialmente gli stessi, anche se cambiano nome,

conta e cammina edizione 2017 tempio pausania 3\4\2017 reading di mafia caporale Giuseppe de Trizio ( musiche ) e Leonardo palmisano ( Testi )

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L'impressione   che mi sono fatto assistendo  al  reading  (  Leonardo Palmisano testi e lettura  ., Giuseppe de Trizio musiche )   di mafia caporale tenuto a il 3\4\2017 a  tempio  pausania   per l'edizione   di quest 'anno  di  conta  e  cammina     Festival della Legalità in Sardegna unico nel suo genere, con proiezioni, spettacoli teatrali, libri, laboratori interattivi, mostre, tappe itineranti, e appuntamenti mirati dai 0 ai 100 anni di     è che  esiste  ( per  parafrasare  un   famoso  libro )  una quinta  mafia  che non è quella  classica  ( 'ndrangheta  , mafia   ,camorra  , sacra corona unita ,mafie  straniere  )   ma  è  fatta di mentalità  ,  di clientelismo  ,  di piccola e grande e corruzione    non solo finanziaria  ,ecc. ma  soprattutto del  io  no vedo  , io  non parlo io non sento , che  possono essere  sintetizzati   o nelle tre  scimmiette  (  🙈🙉🙊  )  o  negli indifferenti di Gramsci .Essa non ha  un luogo  geograf

la sfiga [ un cellulare perso e usato a scrocco da chi lo ha trovato ]

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Oggi  ho scoperto che mi hanno rubato il cell   , con  scheda  annessa  è  si  sono messi  a fare  connessioni e  chiamate   peste lo colga e lo si coddi un trau  (n teremine    che non traduco   perchè  credo  che   anche  i non sardi   lo  capiscano e colgano la frase   poca educata   e gratuita  e me  ne  scuso ma  quando ci vuole  ci vuole  )  a chi approfittando dello smarrimento del mio cell si è divertito con internet e chiamando consumandomi l'offerta e e il resto del credito.  Ma  andiamo con ordine nel racconto   Non sono tanto superstizioso, mai una settimana che ormai  volge  al termine   fatta  di sfiga  ,  mi sa  che inizierò a crederci   e  faro  cosi Lunedì causa  la  mia  sbadataggine  di non mettere  mai le cose    nello stesso posto   , perdo al lavoro il cellulare  . Lo  chiamo e  o  lo facciamo chiamare e  sms  da  : colleghi  , babbo   .Lo   cerchiamo  dappertutto ( tranne     e  forse era li   nei plateau  delle piante  da  portare in ne

Giornata della memoria per le vittime della mafia a tempio pausania ( Olbia-tempio )

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foto di  Giovanni Antonio Puliga   Venerdi scorso  si  è tenuto  a   Tempio la Giornata della memoria per le vittime della mafia . Essa  è  stata organizzata   dal    presidio di Libera "Rita Atria" di Tempio insieme a ll'associazione L'Almunìa  ( per    maggiori informazioni  su  d'essa  ecco    la loro  pagina di facebook  ) , presieduta da Antonio Masoni.  E'  stato  un bellissimo momento  ( peccato che ho combinato casini  con la  digitale  e quindi  non ho  nessun filmato  e  foto  , ma  ne trovate  sotto  un testo    recitato  brillantemente                                                                                      interpretato  dalla  bravissima  Maria antonietta  Pirrigheddu    foto  a  destra e  sempre  dalle   altre  foto   , che trovate  qui  in quest'album di facebook   .,   la bravissima Patrizia Pitzianti  ( foto  presa  dal suo profilo di facebook  )   ottime -- per  quel  che  ne  capisco di  danza     (  foto a  des