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L'altro 27 gennaio giornata della memoria terza puntata cattolici , protestanti , testimoni di geova nei lager nazisti

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Ora nei simboli    dei campi nazisti  presi dalla voce wikipediana   :   simboli dei dei campi di concentramento nazisti  riportati sotto   Schemi riassuntivi dei simboli Seguono alcuni schemi riassuntivi dei simboli. TRIANGOLI Politici Criminali Emigrati Testimoni di Geova Omosessuali Asociali Zingari Normale Recidivo Prigioniero di compagnia di disciplina Ebreo Nota [46] ALTRI SIMBOLI Ebreo che ha una relazione "interrazziale" "Ariana" che ha una relazione "interrazziale" Ebreo ad Auschwitz dalla fine del 1944 Sospetto di fuga Numero di matricola Bracciale marrone: prigioniero speciale In ordine discendente: numero di matricola, rettangolo da recidivo, triangolo o stella, membro di battaglione penale, sospetto di fuga [46 ]  La classificazione "ebreo-testimone di Geova" appare contraddittoria, ma la definizione nazista di "ebreo", in base alla politica "razziale" nazista, includeva pe

Enrico Angelini combattè sui monti intorno a Foligno insieme alla V Brigata Garibaldi dio 90 anni cancella Svastica sul muro del rifugio della Resistenza

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 da http://www.corriere.it/  del  4\3\2015  Svastica sul Rifugio della Resistenza E il partigiano 90enne va a cancellarla  «Un’offesa insensata, chi l’ha fatto ignora la nostra storia» di Federica Seneghini .) Angelini, 90 anni, mentre cancella la svastica dal muro di cascina Raticosa (foto da Twitter/@spicgil ) Su quelle montagne, nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 1944, 24 giovani partigiani furono catturati dai nazisti. Alcuni di loro furono spediti a Mauthausen, altri a Flossenbürg. Dove morirono. Una storia che in pochi ricordano, che molti non conoscono. Enrico Angelini invece sì. Perché era lì. Aveva 19 anni e su quei monti tra Foligno e Trevi, in Umbria, tra il 1944 e il 1945 combattè i nazifascisti insieme ai compagni della V Brigata Garibaldi. Per questo quando martedì il vecchio partigiano, oggi 90enne, ha saputo che qualcuno si era portato via la targa ricord

Birkenau. Porrajmos, lo sterminio Rom e Sinti. Una parola da imparare. Come Shoah e Metz Yeghern

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da  http://www.rainews.it/   di Roberto Olla 30 luglio 2014 Il 2 agosto i rappresentanti di tutte le comunità Rom e Sinti si ritrovano ad Auschwitz per parlare agli altri europei. Un giorno dedicato al presente e al futuro Porrajmos, la devastazione, il grande divoramento. Lo sterminio nazista dei Rom e dei Sinti. Una parola da imparare. Come Shoah, la tempesta che tutto distrugge, lo sterminio degli ebrei. Come Metz Yeghern, il grande male, lo sterminio degli armeni. Macchie nere sugli abiti lindi dei contemporanei. Genocidi prima che venisse coniato il termine stesso di genocidio (dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin nel 1944). Grandi numeri: 500.000 persone dei popoli nomadi europei assassinate dal cosiddetto Terzo Reich. Forse 800.000 secondo altri storici, ma non è questione di numeri. Non solo. Genocidio è la volontà, il progetto di far scomparire un intero popolo, la sua gente, la sua cultura, la sua lingua. Tutto cancellato, devastato