Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta islam

Chi è Islam Khalilov, il 15enne che ha salvato 100 persone a Mosca nell’attentato

Immagine
da   fanpage.it Fino a pochi giorni fa la sua era la vita di un 15enne come tanti altri di Mosca, passata tra la scuola e gli amici, ma venerdì c'era anche lui al Crocus City Hall di Krasnogorsk mentre gli attentatori freddavano a sangue freddo centinaia di persone. Islam Khalilov, questo il nome dell'adolescente, era al lavoro – part-time – come guardarobiere del teatro e nei minuti che hanno seguito la carneficina ha guidato un gruppo di spettatori verso una porta che conduceva a un edificio adiacente portando al sicuro almeno 100 persone. Solo più tardi ha pensato a se stesso. Islam Khalilov ha raccontato gli interminabili minuti della strage di Mosca. "All’inizio ho sentito dei suoni strani provenire dal primo piano. Ho pensato che fosse arrivato un gruppo rumoroso". Ma poi ha capito: "Ho realizzato che se non avessi reagito subito avrei perso la mia vita e quella di molti altri", così ha guidato centinaia di persone verso la salvezza. Prima dell’assunz

uso strumentale della parola cultura dello stupro e attacco nazionalista a rula jebreal perchè ha detto : << Da Palermo a Caivano, la cultura dello stupro dilaga. L'Italia in direzione opposta al MeToo, malgrado una premier donna>>

Immagine
 leggere  l'importanza   dei  termini   e dell'uso  parole   e i due    libri  La manomissione delle parole , a cura di Margherita Losacco, Milano, Rizzoli, 2010,  ISBN 978-88-17-04368-7 . La nuova manomissione delle parole , a cura di Margherita Losacco, Milano, Feltrinelli, 2021,  ISBN 978-88-07-49306-5 . il  termine   Cultura dello stupro  da  https://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_dello_stupro  usato a partire dagli studi di genere dalla letteratura femminista e postmoderna, per analizzare e descrivere una cultura nella quale lo stupro e altre forme di violenza sessuale sono comuni, e in cui gli atteggiamenti prevalenti, le norme, le pratiche e atteggiamenti dei media, normalizzano, minimizzano o incoraggiano lo stupro e altre violenze sulle donne. La prima definizione del concetto viene attribuita[5] al documentario dal titolo Rape culture[6] del 1975 in cui la regista Margaret Lazarus descrive come lo stupro sia rappresentato nel cinema, nella musica ed in altre forme di